Politico da sempre.

 

Lettera indirizzata al Dott. Enzo Biagi

 

Roma, 4 Giugno 2002

 

Egregio Dott. Biagi, sono Pietro Sabato Presidente del Partito Italiano Nuova Generazione.

Pochi giorni fa Le ho inviato per posta, una petizione per conoscenza, dal titolo “ Liberate Vanna Marchi” indirizzata alle Autorità, per la sua risoluzione; ed alcuni giorni prima, esattamente il 2 Maggio, Le ho inviato un email altrettanto interessante, i cui contenuti riguardavano, Il Ministro Le Pen che sosteneva la propria campagna elettorale, dimostrando con la sua politica, di essere razzista e antisemita, e dopo queste mie due lettere, Lei ha fatto dei commenti, le cui finalità ironiche non sono state esattamente dal sottoscritto capite; quindi, per evitare ulteriori commenti, seguiti dai relativi chiarimenti, preferisco tagliare corto e passare al contrattacco e sintetizzare con poche parole, imitando il Vostro linguaggio giornalistico telegrafico, raccontando, la mia storia di politico, peraltro ampiamente documentata nel sito del Partito, tranne questo periodo politico che mi accingo a descriverLe, ritenuto agli inizi della attività politica non necessario da evidenziare, e che oggi invece torna utile e indispensabile, come la ciliegina sulla torta del nonno. Buona Lettura:

Tornando indietro negli anni, la mia attività politica, ha inizio nel lontano 1973, quando in quel periodo, sbarcavo il lunario da semplice dipendente nell’ ambito di una Società di autonoleggio, e che durante la ricorrenza annuale, della solita festa aziendale, mi esibivo, con monologhi, battute ironiche e parodie, riferite a colleghi e dirigenti di primo, secondo e terzo livello, tutti, non si salvava nessuno, in quella giornata, il mattatore era Pietro Sabato, ma durante i restanti giorni dell’anno, tiravo la cinta dei pantaloni, dato il mio atteggiamento, che mi impediva di fare carriera. Pertanto Le allego una fotocopia a colori , di una mia foto del tempo, con preghiera di non divulgarla, ove sono ritratto con il mio amico e collega R. D. P., dando luogo ad una parodia divertentissima. La politica vera, non mi ha mai interessato, la ritenevo in quei tempi noiosa e priva di interesse, ma dopo 30 anni, coinvolto in prima persona, con l’acquisto della mia prima casa, ove per fatalità e crudele destino, trovasi tuttora, in un grande agglomerato urbano, assediata da due fattorie, con circa 400 giovenche, che tutti i giorni, lasciano sul terreno, tonnellate di sterco che restano tutto l’ anno ad essiccare, eternamente e perennemente, come i ghiacciai del polo nord, frase poetica, già menzionata nel corso di altre vertenze. Inoltre, nel sito del partito troverà documentato, che dopo un anno dalla mia presenza in questa zona, per completare l’ opera di bonifica, il comune ha fatto installare, un ripetitore telefonico di elevata potenza, in una delle due fattorie, dal sottoscritto, oggetto di petizione, e per questa giusta motivazione, strada facendo, fra un lezzo di pipì, di popò e qualche onda magnetica nelle spalle e senza la s, sono diventato un politico, attaccando senza mezzi termini tutte le fazioni politiche, da me ritenute, oggetto di critica. Pertanto, riferendomi, al Suo sospettoso commento sopra descritto, andato in onda dopo il Telegiornale delle ore 20, se ben ricordo, Venerdì 31 Maggio, non ritengo quindi, che il mio comportamento politico, passato e presente, palesemente e ampiamente documentato, possa essermi servito, per imitare un personaggio storico, che preferisco non nominare per rispetto, di cui il sottoscritto e la maggior parte della gente, ne ignoravano la Sua passata esistenza e le Sue gesta, di benefattore di vite umane; fin quando, recentemente, è stato trasmesso in TV il film, ove viene documentata la Sua storia.                                                                                                 

Concludo, affermando, che c’è stata da parte del sottoscritto, una tendenza ispiratrice verso due personaggi storici, di altra nobile e medesima stima, il primo, il grandioso Totò, riferendomi al modo ironico e schietto della conduzione politica scritta sulla carta e il modo di fare coreografia sul terrazzo della Sede del Partito, allestendo, delle maschere allegoriche e collocando nei punti estremi del terrazzo, due rauchi altoparlanti, nel periodo ricorrente il Carnevale, e in questo modo il sottoscritto, si diletta, microfono nella mano, esibendosi, in lunghi soliloqui, restando però, saggiamente eclissato nell’ appartamento, e i cittadini, vicini di casa, a loro volta, imbarazzati da tale scenario, si nascondono dietro le tende delle loro finestre, lasciandole socchiuse, per ascoltare al modo, e alla moda, “Vota Antonio” l’ operato politico, svolto dal sottoscritto, durante l’anno solare.

Infine, il Partito Italiano Nuova Generazione, per fatalità, è stato fondato dal sottoscritto, nel Giugno del 2000, data storica per l’ Italia, riferita al centenario della scomparsa del grandioso Giuseppe Verdi, di cui è, il secondo ispiratore spirituale del Partito, sia dagli ideali politici dell’artista, dalle arie famose composte, dalle opere terrene, tramandate ai diseredati, sia dalla Sua umile origine.

 

                                                                                                             Distinti Saluti

                                                                                                              Pietro Sabato

                                         

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