Roma 17 Agosto 2014

DA: Pietro Sabato, Presidente Nazionale del Partito Italiano Nuova Generazione.

A: Trasmissione: Reazione a Catena, in onda su Rai Uno alle ore 18,50 condotta da Amadeus.

 

A: Procura della Repubblica, Piazzale Clodio, 12 – 00195 -  Roma - Relazione che sarà consegnata a mano dopo le vacanze estive, negli appositi uffici di ricezione denunce, come ulteriori testimonianze, riferite alle tre denunce di minaccia di morte, riferite allo scrivente, presentate esattamente in ordine di data: il 14 Luglio 2014 prot. con il n. 065742 – del 18 luglio prot. n. 065972 e del 24 luglio prot. n. 066193.

 

A: CSM a mezzo E mail inviata in data odierna, ed a mezzo Fax 064452916 – 064457175 sarà inviata dopo le vacanze estive nei primi giorni di Settembre, alla cortese attenzione del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano e del Vice Presidente del CSM Dott. Michele Vietti.

 

A: Ansa ed ai maggiori quotidiani Nazionali ed Internazionali.

 

Oggetto: Pietro Sabato è stato sempre un libro aperto. Domanda Lubranesca: Invece, secondo le Istituzioni in indirizzo e di Voi amiche ed amici lettori, come si difenderà LA RAI da questi ulteriori fatti, di seguito elencati e ben documentati?

 

   Seconda Parte:  Un Cane Buono da Salotto…

 

Carissimo Amadeus, faccio riferimento alla relazione di ieri inviataVi a mezzo E mail, dove rivelerò tutta la verità in una sequenza maniacale, e quindi inconfutabile, di seguito in fondo in allegato, cioè elencherò tutti i messaggi scambiati tra il sottoscritto ed il mio amico e vostro informatore ammanicato, di cui voi conoscete bene il nome, in quanto ieri sera durante la trasmissione è emerso un altro vostro messaggio subliminale, determinato dall’ aver menzionato durante il vostro gioco,  la famiglia CUPIELLO, mi sembra un sillogismo inconfutabilmente e palese, in quanto presumo sia stato riferito al mio messaggio inviato al mio amico e ripeto vostro informatore, a cui ho inviato il seguente messaggio di seguito descritto, esattamente il 10 Agosto 2014: dissenteria acuta in casa CUPIELLO: Carissimo, ieri sera mentre ti accomiatavi sono stato colto da un forte vento di fagiolo, fammi sapere tu come stai, non vorrei fosse stata la mia parmigiana, poi dopo quella pontificata, mi sono sentito benissimo ho bevuto tanta acqua, e non ho preso nessun medicinale, ho dormito come un ghiro. Ti ripeto fammi sapere tu  come stai . Ciao Pietro

DA: Amico X A. Pietro - Nessun disturbo per me, digestione tranquilla.
A presto.
Ciao, amico x

Gli stessi messaggi sono descritti di seguito in allegato, il tutto per anticiparVi la sequenza della costruzione dei fatti.

Ed ora riprendiamo l’argomento chiave, che ripeto, sarà difficile smentire, dalla esaustiva documentazione dei messaggi scambiati fra il sottoscritto e l’amico friz, tutti allegati in fondo a questa relazione.

Quindi, attenzione! Vorrei precisare che la mia prima forte infezione intestinale mi è stata cagionata il 9 Agosto 2014 dalla pizza consumata in una pizzeria di Frascati, ripeto offerta dal mio amico X e vostro committente, e dopo poche ore dal rientro in casa sono stato colto da tale disturbo e sono stato costretto a prendere degli antibiotici e dopo 8 ore il medicinale consueto: enterogermina 4 miliardi/ml Sospensione orale. Invece così come è specificato nel mio secondo disturbo intestinale, presumibilmente cagionato dalla mozzarella contenuta nella mia parmigiana, che però non ha cagionato disturbo al mio ospite, così come è stato confermato dallo stesso, per giunta il sottoscritto per questo successivo malessere, così come descritto nel messaggio, non ha ingerito alcun medicinale, evidentemente sarà stato un leggero richiamo del mio primo disturbo avvenuto nella pizzeria di Frascati, dove appunto in due persone avendo consumato due pizze, due birre e due bruschettine, il mio ospite ha pagato in tutto Euro 30,00. Carissimo Amadeus, la prossima volta dategli un baget di spesa più  alto a queste vostre spie. Dopo tutto ciò che avete copiato dai miei scritti, da cui avete tratto guadagni stratosferici, penso di meritare almeno un ristorante a cinque stelle. Avrei voluto vedere addirittura Vissani alle mie spalle che mi mesceva un vino prelibato, dalle Terre Aquilane, cioè: un Pecorino IGT del 2010, ovviamente avendo nel mio piatto, anzi una pizza, una aragosta. Quindi, vorrei rimarcare la differenza che corre tra il sottoscritto, e voi tutti, facenti parte dei poteri forti, volendo confessarVi l’unica bugia che ho raccontato nella relazione di ieri, a proposito della mia condizione affetta da dissenteria durante la trasmissione Reazione a Catena, di due giorni fa, dove appunto è stata evidenziata la parola: ARIA, che come affinità alla mia condizione intestinale, sebbene presunta, era appropriata, e che quindi ho dichiarato che non ho potuto seguire il finale della trasmissione, invece in verità vi dico, che la verità è un’altra, cioè, che sono stato distratto da una telefonata, e non da un forte vento di fagiolo, da cui da tempo sono definitivamente guarito. Ma non ritratterò il racconto, perché un poco di fantasia non guasta, dovete ammettere che calzava benissimo, la parola: ARIA, ripeto, con la mia dissenteria, pur sempre di melodia trattasi, quindi, ho dovuto calcare la mano su questo argomento, per metterVi maggiormente in cattiva luce.

Concludo, come vedi, carissimo Amadeus, sono sempre un libro aperto, io dico sempre la verità, invece Voi siete disponibili a dire tutta la verità sul vostro conto? Visti questi fatti siete degni di essere paragonati ad una vera e conclamata banda bassotti.

Cordiali Saluti

                                                                                          Lo Sputtanetor Pietro Sabato

DA: Amico X - V/S committente

A: Caro Pietro,
domani (domenica) nel tardo pomeriggio, verso le ore 19,00 , potrei
passare da te per un giro panoramico e , se sei disponibile, per andarci a
mangiare qualcosa insieme per cena (naturalmente sei mio ospite ).
Che ne pensi ?
Sentiamoci per eventuale appuntamento .
Ciao  - 3 Agosto 2014 Domenica

 

DA: Pietro 4 Agosto 2014

A: Amico X

Come vedi ho cambiato argomento, poi ci siamo dimenticati della PECCOLA, ( cioè avevo chiesto di installarmi la posta certificata PEC) ed infine ho telefonato a Marino e non mi volevano dire il prezzo degli appartamenti . Mi hanno detto che bisognerà andare di persona. Secondo te è normale questa società? ( Voce Narrante: Il tutto mi e stato consigliato dal mio amico X, prima della cena a Frascati, evidentemente aveva un suo tornaconto se io dovessi acquistare un appartamento nella località di Marino, Castelli Romani.)

Sono stato male, un disturbo intestinale, tu come stai? Non credo sia stata la pizza. Fammi Sapere, Ciao Pietro

Voce Narrante:

questo racconto non è altro che il nuovo argomento consigliato dal mio amico X, cioè evitare di parlare di politica in questi giorni di vacanze.

Ed ecco accontentato…

 

DA: AMICO X

A: Caro Pietro ,
può essere normale non dire subito il prezzo. Di questi tempi i
costruttori , pur di vendere, cercano qualche metodo alternativo.
Se hanno un taglio di metratura che ti può andare, a mio avviso vale la
pena prendere un appuntamento ed andare a vedere . Nessun disturbo per me, digestione tranquilla.
A presto. Ciao, amico x

 

 DA Pietro  9 Agosto ore 8,30
 A: Amico X
 Carissimo amico, visto e considerato che in questi giorni sei solo in
 casa, avendo tutta la famiglia in vacanza, vorrei ricambiare il tuo
 invito, con una cena ruspante a casa mia, a base di una parmigiana dop
 prettamente pugliese, accompagnata da un vinello prelibato quale: Un
 Grosjean Vallèe D'Aoste Pinot Noir 2013, dopo non c'è più niente. Se non
 hai altro da fare fammi subito uno squillo, perché per preparare tale leccornia
 occorre molto tempo. Ciao fammi sapere subito
 Ciao Pietro,   Ore 19,30 pietanza in tavola.

 

 Riscontro, DA :AMICO X

 A: Pietro
 grazie per l'invito.
 Potrei venire stasera , altrimenti mi sarà un difficile più avanti .
 Posso arrivare non prima delle ore 20,30 .
 Va bene ?
 Fammi sapere.
 Grazie - 9 Agosto ore 10,40

 

DA: Pietro 9 Agosto ore 10,48

A: Amico X

OK confermato corro subito a fare la spesa, Ciao ti Aspetto


DA :Pietro: il giorno successivo dopo la cena: dissenteria acuta a casa Cupiello  - 10 Agosto 2014

A: Amico X

Carissimo, ieri sera mentre ti accomiatavi sono stato colto da un forte vento di fagiolo, fammi sapere tu come stai, non vorrei fosse stata la mia parmigiana, poi dopo quella pontificata, mi sono sentito benissimo ho bevuto tanta acqua, e non ho preso nessun medicinale, ho dormito come un ghiro. Ti ripeto fammi sapere tu  come stai . Ciao Pietro

 

DA : AMICO X Subject: Re: Dissenteria Acuta in casa Cupiello...

A: Caro Pietro
per me tutto a posto. Forse ti ha dato fastidio la mozzarella. Buona domenica
CIAO X
Il seguito è descritto nella relazione di ieri, del 16 Agosto 2014.

Di nuovo Buone Vacanze

                                                                                                                   Pietro Sabato

Voce Narrante

La matassa sembrerebbe ingarbugliata, invece di seguito il racconto di ciò che è successo il giorno successivo, cioè, la reazione a catena del sottoscritto in seguito ad un altro messaggio subliminale inviato dalla RAI, buon divertimento…

 

Roma, 18 Agosto 2014

DA: Pietro Sabato, Presidente Nazionale del Partito Italiano Nuova Generazione, alias, che si sappiano d’ora innanzi le credenziali dello scrivente:  elencherò la maggiore, cioè: Il vero Promotore della liberazione della Signora Alma Shalabayeva e della Sua figlioletta dagli arresti domiciliari in Kazakistan, e di averLe riportate nel nostro Paese, senza colpo ferire, il tutto è riscontrabile nel mio sito web con prove incontrovertibili e tanto altro che non posso rivelare, perché molto compromettenti per la mia incolumità fisica. Trattasi di soluzioni valide dettate dal sottoscritto, attualmente al vaglio delle Istituzioni.

 

A: Trasmissione Reazione A Catena in onda Su Rai Uno, alle ore 18,50 condotta da Amadeus.

A: ANSA ed ai maggiori quotidiani Nazionali ed Internazionali.

Oggetto: Faccio sempre riferimento alla relazione inviataVi ieri, cercando di elencare i fatti nel modo migliore possibile, sono certo di annunciarVi che quest’altro episodio che sto per svelare ritengo sia la ciliegina sulla torta, che corona le precedenti relazioni, infatti il tema di oggi è riferito alla soluzione del rebus di ieri sera, andato in onda appunto durante la trasmissione Reazione A Catena, che non è stato altro, un tranello sottoforma di messaggio subliminale diretto al sottoscritto, Cioè:

Giovane…..Ra              e  -  ed il terzo elemento è stato: Leone. Quindi, la soluzione completa è stata: Giovane Rampante Leone. Ebbene devo ammettere che ho una memoria di ferro e dopo una notte insonne alle ore 11,30 di questa mattina ho ricordato in modo inconfutabile chi ha pronunciato queste parole il 14 dicembre del 2009, cioè il giorno successivo al vile attentato del 13 dicembre subito dal Buon Silvio Berlusconi. Di seguito i relativi sviluppi della vicenda… Buon lettura

 

Carissimo Amadeus, con questi tuoi messaggi subliminali mi stai costringendo a lavorare in questi giorni di vacanze, ed innanzi tutto sto infrangendo gli ordini del vostro ammanicato che mi ha imposto di non parlare più di politica in questi giorni di vacanze, invece eccomi al chiodo a parlare ancora di politica. Ebbene ieri sera quando è apparsa la soluzione finale di Reazione a catena, sono andato in estasi, proprio in brodo di giuggiole, al sol pensiero di essere stato considerato dalla RAI : Un giovane Leone Rampante, ma non ero tanto convinto di tutta questa solerzia, meglio dire contentino, oppure, guazza, da parte di Matrigna RAI, nei miei confronti. Infatti dopo una notte insonne mi sono ricreduto, ricordando perfettamente chi ha pronunciato quelle parole, ed a chi erano riferite, ebbene sono state le parole pronunciate dall’On Bonaiuti che il 14 Dicembre del 2009, uscendo dall’ Ospedale dove era ricoverato il Buon Silvio Berlusconi, che il giorno prima, come sopra accennato, il 13 Dicembre, il giorno ricorrente Santa Lucia, aveva subito l’attentato, colpito al viso, esattamente alla mascella da un oggetto contundente, costituito da un souvenir in ceramica della Madonnina di Milano, ed in quella occasione, l’On. dichiarò ai giornalisti che il buon Silvio, aveva superato l’intervento alla mandibola e godeva ottima salute, come appunto un giovane Leone rampante. Ma ora viene il bello, ebbene come è risaputo in tutto il mondo, dalle mie molteplici e mail, nazionali ed internazionali, che il sottoscritto sin da quei tempi, e purtroppo sino ai nostri giorni, cioè, attualmente sono ancora in causa contro Mediaset S.P.A. e la Endemol Italia S.p.a. per diversi plagi di copyright che ho subito. Quindi, dopo questo maldestro evento subito dal Buon Silvio, ricordo che feci notare ad alcuni soci del circolo di tennis, che la disavventura capitata al Premier, si rispecchiava totalmente in un fatto realmente accaduto negli anni 50, tradotto in diverse scene descritte a pagina N. 77 del libro sceneggiatura del mio film: Maccarolo…. Politico da Sempre… esattamente, dalla scena n. 61 alla n.63  (altra fatalità, nel gioco del lotto il n. 77 è rappresentato dalle gambe delle donne, quindi entriamo in tema con il buon Silvio, che non le disdegna affatto.)

Di seguito le scene del film: Maccarolo… Politico Da Sempre…

61 -   INTERNO CLASSE QUINTA ELEMENTARE (Anno 1953)

 

Il maestro sta punendo un bambino in piedi vicino alla cattedra, con le famose spalmate.

 

                                       MAESTRO

Giovanni, ti ho detto di aprire bene la mano, e guai  a te se la ritrai  di nuovo.

 

Il bambino apre la mano, il maestro è pronto con la bacchetta per picchiarlo ma quando sta per colpirlo,  ritrae di nuovo la mano.

 

                                       MAESTRO

(sempre più arrabbiato)

Giovanni, mi stai proprio facendo perdere la pazienza; dammi la mano e guai a te se provi a ritrarla.

 

Il maestro ci riprova di nuovo ma neanche questa volta riesce a colpirlo. Tutta la classe comincia a ridere. Così l’insegnante desiste dalla punizione e sorridendo manda il bambino al suo posto. Intanto il maestro si deve recare in direzione e si rivolge a Pietro che è il capo classe.

          

                                       MAESTRO

                Pietro vieni qui e stai attento alla classe. Io devo andare dal direttore.

               

                                       VOCE  NARRANTE

Il maestro era molto orgoglioso di Pietro, era l’unico di cui si fidava, era stato capoclasse dalla prima alla quinta elementare sebbene avesse cambiato tre maestri. Inoltre non aveva mai subito una punizione. Pietro doveva stare attento che gli altri bambini non facessero chiasso e il suo compito era quello di scrivere sulla lavagna i nomi dei buoni da una parte e dei cattivi dall’altra, e il maestro era l’unico dell’Istituto che quando si assentava dall’ aula, lasciava sempre la porta aperta.

Pietro, per evitare bisbigli inutili preferiva non scrivere nessun nome sulla lavagna. Per tenere a bada la scolaresca, preferiva destreggiarsi con la bacchetta del maestro simulando l’atto di bacchettare i suoi compagni più irrequieti, riponendola immediatamente sulla cattedra, evitando così di rivelare al maestro, nel caso di un suo improvviso rientro in classe il metodo del bastone e la carota, assolutamente vietato dal suo ruolo di capo classe. Ma il sistema era condiviso da tutti i suoi compagni, che non venivano mai puniti dalle bacchettate del maestro, che non si rendeva conto come mai in ogni suo rientro in classe la sua scolaresca era così disciplinata che non si sentiva volare una mosca, e non trovando mai nessun nome da punire scritto sulla lavagna, ovviamente, ignorando del tutto il metodo di Pietro, inoltre tutto ciò, suscitava una particolare invidia da parte degli altri maestri che invece, uscendo dalle loro classi dovevano chiudere la porta alle proprie spalle per evitare che i fastidiosi schiamazzi dei loro alunni disturbassero le classi vicine.

 

Ma un giorno infelice per Pietro, accade che un bambino parlottava con i vicini di banco. Pietro si accorge e lo chiama.

 

                                       PIETRO

                Giovanni Leone, stai zitto e non dare fastidio agli altri.

 

Giovanni si alza e si avvicina minaccioso piano piano a Pietro. Giovanni è molto più sviluppato di Pietro e quindi più alto, allora, Pietro si avvicina alla cattedra prende in mano la bacchetta.

 

                                       PIETRO

                Adesso se non torni al tuo banco ti do una rigata sulle mani.

 

Giovanni impaurito dall’ atteggiamento aggressivo di Pietro torna di corsa nel suo banco però infervorato da tale ingiusta repressione si ribella e inveisce contro Pietro dicendo:

 

GIOVANNI

(ancora più minaccioso)

Adesso basta; mi hai scocciato. Tu le bacchettate non me le dai nemmeno per finta, il tuo compito è quello di scrivere i nomi sulla lavagna.

 

Giovanni si ribella, si alza dal banco per picchiare Pietro, che vedendolo avanzare minaccioso, per non fargli male con la bacchetta, preferisce lasciarla subito sulla cattedra del maestro, e difendersi prendendo il cancellino della lavagna fatto di stracci e lo scaglia sulla fronte di Giovanni con tutta la sua forza, come un consumato giocatore di rugby. Giovanni viene colpito proprio sulla fronte, all’ altezza degli occhi e viene accecato dalla polvere di gesso. Cade a terra e comincia a piangere e a gridare.

 

Entra un bidello.

 

                                       BIDELLO

                Ma che diavolo sta succedendo qui dentro?

 

Vede Giovanni a terra che piange e si copre gli occhi.

 

                                       GIOVANNI

                E’ stato Pietro. Mi ha tirato il cancellino sugli occhi, Aiutatemi! non ci vedo più!

 

                                       BIDELLO

(a Pietro)

                Con te faremo i conti dopo.

 

Prende Giovanni in braccio e lo porta fuori dalla classe.

 

 

 

62 -   CORRIDOIO SCUOLA

 

                                       SECONDO BIDELLO

                Ma che è successo ?

 

Guarda la fronte di Giovanni sporca di gesso.

 

                                        PRIMO BIDELLO

Presto vai a chiamare il direttore e il maestro. Lo dobbiamo portare di corsa in ospedale perché questo non ci vede più

 

63 -   INTERNO CLASSE QUINTA ELEMENTARE

 

Entra il maestro. E’ visibilmente arrabbiato. Guarda Pietro con occhi severi e poi tutta la classe.

 

Il maestro si rivolge alla scolaresca

               

MAESTRO

Giovanni ha avuto un serio problema agli occhi. Dio santo ma non vi rendete conto! Pietro lo sai che con questa tua bravata, Giovanni può diventare cieco? Adesso vieni qui e allunga le mani. Perché hai lanciato il cancellino a Giovanni?

 

PIETRO

                Perché Giovanni parlava sempre e dava fastidio agli altri.

 

                                       MAESTRO

Il tuo compito era quello di scrivere sulla lavagna i buoni da un lato e i cattivi dall’altro, e non quello di lanciare oggetti.

 

 

                                       VOCE  NARRANTE

La MDP segue la punizione di Pietro deve avere dieci bacchettate sulle mani, Pietro accusa un dolore tremendo, ma non vuole farlo vedere e come Muzio Scevola non ritrae mai le mani, subendo in silenzio la punizione. Chiude gli occhi e fa una smorfia di dolore. I compagni di scuola vedendo il loro capoclasse subire la punizione senza ritrarre le mani, rimangono in silenzio senza dire una parola, e nello stesso tempo sono orgogliosi del loro capoclasse, che con il suo metodo ha evitato di far prendere molte punizioni alla scolaresca.

 

Il maestro, dopo aver terminato di infliggere la punizione a Pietro:

 

MAESTRO

                Pietro, da oggi in poi non sarai più capoclasse. Ora vai a sederti.

Voce Narrante

Sono ormai trascorsi 50 anni che Pietro non vede Giovanni Leone e spera di rincontrarlo presto e chiedergli scusa, con la speranza che non sia diventato veramente ceco.

 

                                                                              Fine del racconto…

 

Tornando ai giorni nostri, ricordo che nel dicembre del 2009 mostrando il mio libro sceneggiatura ai miei amici del circolo, feci solo notare che ciò che avevo scritto nel copione, era in modo maniacale correlato con l’attentato accaduto al Premier, cioè, evidenziando solamente la dinamica dei due episodi fatalmente simili e peraltro anche il nome del mio compagno delle scuole elementari, che appunto si chiamava, Giovanni Leone, cioè, le stesse parole pronunciate il 14 Dicembre dall’On Bonaiuti all’uscita dall’ospedale dove era ricoverato il buon Silvio.

Evitando ulteriori commenti. Evidentemente questi miei  amici arpie del circolo di tennis, avranno caricato la mano riferendo tutt’altra storia al Premier, buon Silvio, ad esempio che il sottoscritto è una persona che porta iella. Ma attenzione battaglione! Vi ripropongo ciò che è scritto in voce narrante, appena sopra menzionato, e ben riflettendo, emerge tutt’altro, un fatto che fa venire la pelle d’oca, cioè:

Voce Narrante

Sono ormai trascorsi 50 anni che Pietro non vede Giovanni Leone e spera di rincontrarlo presto e chiedergli scusa, con la speranza che non sia diventato veramente ceco.

 

Ora chiedetevi, in che giorno è avvenuto l’attentato al Buon Silvio? Ebbene il 13 Dicembre, Santa Lucia, la protettrice dei Cechi, infatti il Buon Silvio fu Colpito alla mascella, quindi la soluzione è una sola, un sillogismo che scagiona totalmente il sottoscritto da tale infamante nomea. E quindi invece consiglierei il Buon Silvio Berlusconi di andare ad accendere moltissimi ceri a Santa Lucia, che gli ha salvato gli occhi, e di non credere alle male lingue, il tutto è provato anche dalla relazione di pronta guarigione del sottoscritto, inviata il 13 Dicembre del 2009 al Premier, di seguito in allegato, dopo queste poche righe in neretto…

 

Non augurare alcun male al tuo peggior nemico, poiché ricadrebbe su te stesso!

Questo è il motto di mio nonno materno Pietro, che mi ripeteva sempre in ogni occasione, quando litigavo con un mio amico alle scuole elementari, ma qualche anno fa ho saputo dalla buonanima di mia madre che u CTOR, mio nonno, faceva tanta beneficenza, lui regalava ai poveri legna e carbone, per cucinare e riscaldarsi di inverno, invece menava duro ai suoi creditori benestanti se gli dovevano dei soldi,  e alla fine del mese i conti di mio nonno quadravano sempre, diceva mia Madre. Sicuramente non come il nostro management Statale.    

 

Concludo,  carissimo Amadeus hai notato cosa mi hai fatto ricordare? Ora ti prego porgi le mie scuse al vostro ammanicato che mi ha imposto di non parlare più di politica in questi giorni di vacanza, però mi raccomando digli la verità, che sei stato tu che mi hai fatto spolverare fatti risalenti a cinque anni fa, e ricordati di salutare il Premier, il Buon Silvio Berlusconi, ed il fatto, riferito quando Egli era nel pieno periodo del bunga bunga, quando gli chiesi di pensare al sottoscritto ogni qualvolta che suonava l’organo, perché il sottoscritto era in uno stato di astinenza forzata. Per concludere, digli di riferire al Suo figliolo di  regolarizzare la mia posizione di plurimo plagiato. Così come ho proferito al vostro ammanicato, dopo avergli  fatto vedere le mie opere, cioè oltre al libro sceneggiatura, anche il supplemento composto da circa 1350 pagine dattiloscritte, correlato da molte immagini a colori, la maggior parte vignette umoristiche, e dopo aver dato uno sguardo approfondito, mi ha chiesto cosa chiedevo in cambio dei miei scritti, ed il sottoscritto tosto ha risposto chiedendo  5.000.000,00 di euro, ed  invece il vostro amico dopo aver mangiato la mia parmigiana, ha replicato facendo lo spiritoso dicendo, forse volevi dire 5.000.000, milioni di vecchie lire, ed invece ho replicato la cifra iniziale, aggiungendo anche una congrua percentuale sui diritti d’autore.

Cordiali Saluti.

Questa volta vorrei firmarmi senza lo Sputtanetor, ma la mia mano ormai ha già scritto, Pietro Sabato

Di seguito l’allegato promesso, risalente al 13 Dicembre del 2009, Carissimo  Amadeus, la mia è una agenzia nulla sfugge…

 

Voce Narrante

Sebbene da circa due mesi è in corso il contenzioso appena descritto nella relazione precedente, con la società Medusa S.P.A. dei Berlusconi, non posso esimermi di ricordare che il 13 Dicembre 2009 il Premier Silvio Berlusconi, è stato vittima di una vile aggressione, per cui di seguito il mio commento sull’accaduto…

 

Roma, 13 Dicembre 2009

DA: Pietro Sabato, Presidente Nazionale del Partito Italiano Nuova Generazione.

A: Premier Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. ANSA

A: ANSA

Oggetto: Vile aggressione a Milano, vittima il Premier Silvio Berlusconi.

 

Il Campanello d’allarme!!!

 

Il Premier Silvio Berlusconi in data odierna a Milano dopo il comizio delle ore 18,00, nel momento del commiato dai suoi sostenitori è stato oggetto di una vile aggressione, consumata da un esaltato quarantenne che ha colpito il Premier al viso con un oggetto contundente. L’uomo è stato arrestato, risulterebbe uno squilibrato mentale. Il tutto ci addolora, sperando che in un prossimo futuro la politica in generale assuma una tematica meno aggressiva tra le parti, affinché non venga riflessa sul cittadino tale esasperazione, che potrebbe concludersi, come in questo caso con gesti inconsulti, di gran lunga più gravi.

Auguro al Premier Silvio Berlusconi una repentina guarigione, unitamente porgo i più sinceri auguri di Buon Natale.

Fine di tutto l’episodio, ed in data odierna 18 Agosto 2014, anche la RAI, ha detto fine, ormai sconfitta su tutti i fronti, si è arresa mandando in onda durante la trasmissione Reazione a catena la seguente soluzione del rebus finale:

VUOTO – ASPIRAZIONE – FINE

                                                                                                                   Pietro Sabato