Roma, 15 Novembre 2010                                                                                         

DA: Pietro Sabato, Presidente Nazionale del Partito Italiano Nuova Generazione.

A: Corte Suprema di Cassazione, Settima Sezione, R.R. a mano presso l’Ufficio Protocollo di Piazza Cavour, Roma.

A: RAI Radiotelevisione Italiana S.P.A. Direzione Affari Legali e Societari, Avv. P. Lax, Viale Mazzini, 14 00195 Roma, R.R.

C.P.C.: Endemol Italia S.P.A. Via Montezebio 32, - 00195 Roma  R.R.

A: ANSA - E – Mail – Ed ai maggiori quotidiani Nazionali, Europei ed Internazionali.

 

Primo Oggetto: Riferimento al Procedimento Penale, Corte Suprema di Cassazione, N. Prot. N. 37148/ 2010. Numero di Ricezione della Cassazione  Gen. 37070 – 2010. In riferimento alla relazione dello Scrivente del 11/11/10 - n. Prot.00000 depositata in Cassazione.

 

Secondo Oggetto: Riscontro dello scrivente alla lettera Rai del 9 Novembre 2010 Prot. ALS/ Cont/ N.0019783.

La RAI continua a proporre il solito scarica barile declinando le responsabilità ad altri, evitando di produrre prove certificate. Intanto la Società Endemol Italia S.P.A. non si espone e zittisce, un Suo legale telefonicamente si è espresso dicendo che invierà il riscontro alle relazioni dello scrivente, sottoscritto, entro 60 giorni.

Nel mio Paese si Dice: Campa Cavallo che l’erba Cresce!

 

E’ Inammissibile! La Banda Bassotti… non vuole ammettere di aver messo le mani nel sacco del Maccarolo  e non si arrende alla inequivocabile evidenza dei fatti!!!

 

Egregio Avvocato, P. Lax, Le rispondo alla Sua del 9 Novembre, dove Lei si ripete nella stessa litania, della Sua precedente del 3 Novembre c.m., adottando il vecchio sistema dello scarica barile, additando sprovveduti personaggi, includendo il sottoscritto come oggetto di paragone, in quanto tutti, noi sprovveduti, avremmo mosso pretese di diritti d’autore in modo improponibile. Invece mi sembra giusto, che tutti questi personaggi, includendo il sottoscritto, dovrebbero avere la possibilità di dimostrare in Tribunale, il Reato di Plagio subito, con le proprie prove disponibili, siano o meno ineccepibili, ed a tutti, un accorato, in bocca al Lupo!

Invece per quanto riguarda il mio caso, ho la certezza che la RAI e la Endemol Italia S.P.A. abbiano commesso il reato di plagio nei miei confronti.

Per esempio, riferendomi al plagio dell’Eredità, Lei Avvocato, nella Sua lettera del 3 Novembre scorso, ha scritto una filastrocca, la stessa ripetuta nella Sua successiva del 9 Novembre c.m., che mi pregio elencare di seguito i contenuti:

“Le segnaliamo che analogamente al Sig. Pistillo per “ Il treno dei desideri” contestazioni plagiarie rispetto a “L’Eredità” e, in particolare, “La Ghigliottina” sono state formulate nel 2010 dal sig. Aldo Rami, che non hanno trovato riscontro così come , allo stato, non l’ha trovato la Sua. Fine della Sua incongruente performance difensiva. Egregio Avvocato, mi scusi, tutto questo, che vordì? Cosi dicheno a Roma, quanno nun se capisce il nesso del discorso, nel Suo caso privo di alcuna documentazione valida. Le sue sono solo parole al vento. Per rendere meglio il concetto, desidera per caso che Le canti la canzone di Mina? Dove vuole andare a parare?

Adesso, Le chiarisco per l’ennesima volta il Plagio dell’Eredità, da cui il sottoscritto rivendica i diritti d’autore, avendo recentemente ed ampiamente provato e descritto nei minimi particolari, e con prove inconfutabili, la dinamica del fatto.

Se ben ricorda, quando la trasmissione l’Eredità cambiò volto nel Settembre del 2005, quindi postuma alle mie performance, sin dalla prima puntata notai il plagio, ma tenni a freno la mia impulsività evitando di denunciare subito il fatto, preferendo attendere come il famoso cinese, per raccogliere altri indizi, che mi avrebbero portato a scoprire palesemente la verità, e infatti dopo pochissimo tempo, se non erro, al terzo debutto della rinnovata trasmissione l’Eredità, esattamente il 16 Settembre del 2005, emerse inconfutabilmente la prova del Reato di plagio, quando la soluzione finale della Ghigliottina è stata: G8, metaforicamente parlando, l’ inequivocabile arma del delitto. Ebbene, questo episodio nella scorsa relazione del 3 Novembre c.m. è stato dal sottoscritto paragonato con il delitto di Avetrana, che ancora non è chiara la dinamica del delitto: Domanda: l’arma usata per uccidere la povera Sara, è stata la cintura dei pantaloni di Michele Misseri, oppure una corda?

Invece nel Suo caso Avvocato, è proprio palese l’arma del delitto, che si è materializzata, con la soluzione finale della Ghigliottina: G8 , ripeto il 16 Settembre, 2005 alle ore 19,58.

Tutta la dinamica, chiamiamola ironicamente delittuosa, la troverà nella relazione del 6 Novembre 2010 inviata in Rai, alla Endemol ed in Cassazione, protocollata con il N. 22926, a pagina n. 5, titolata appunto: ” La banda Bassotti”.

Cambiando discorso, con domanda: perché ha fatto l’orecchio da mercante, evitando di chiarire il motivo mosso dal sottoscritto, per cui la trasmissione: “I sogni son Desideri” annunciata dalla Balivo, nel mese di Aprile 2009, fu subito sospesa, inseguito al mio Aut Aut? Il tutto è descritto nella relazione del 11 Novembre c.m. a pagina n. 3, di cui mi pregio di allegare, in coda a questa relazione. Peraltro, la stessa del 11 Novembre 2010 è stata depositata in Cassazione con il N. di Prot. 00000.

Come vede Avvocato tra noi c’è molta differenza, io concretizzo con fatti alla mano, invece Lei racconta solo frottole. Proseguendo, per quanto riguarda la Sua sacrosanta contestazione, per i diversi paragoni da me espressi, nella mia del 6/11/10, sarebbe opportuno, citare il detto: “ Il Bue dice cornuto all’Asino”.

Se ben ricorda, è stato prima Lei che mi ha additato, paragonandomi al Signor Pistillo, come un comune sprovveduto. Domanda: Lei conosce bene il galateo? E’ a conoscenza che: è cattiva educazione additare le persone? Quindi per giusta rivalsa ho reso solo pan per focaccia, quindi tutto ciò che ho scritto si riflette a pennello sul Vostro comportamento, paragonabile al caso Montecarlo, Fini & Tulliani, oppure al Delitto di Avetrana, come sopra accennato, e dulcis in fundo, al Film di Avatar, perché le Sue performance difensive, lo ammetta, fanno acqua da tutte le parti, perché Lei non comunica, sta esponendo solamente illazioni fantastiche, senza alcuna prova plausibile, meglio dire, sta fornendo prove Inammissibili.

Sicuramente Egregio Avvocato Lei sarà un pessimo giocatore di Tressette.

Come, io La chiamo a Denari e Lei mi viene a Bastoni. Se lei avesse giocato a Tressette con la Buonanima di mio Padre, Vito, sa quanti ceffoni avrebbe preso per ogni errore?

Mi esprimo ancora meglio, mi deve scusare, non sono Laureato come Lei, ma recentemente ho appena conseguito un corso accelerato in Sputtaneria Avanzata, presso La Bocconi Amari della Università di Putignano, in Provincia di Bari, quindi cercherò di essere più incisivo e chiaro possibile. Le chiacchiere stanno a Zero, sintetizzando: Tutti i format, Il Treno dei Desideri, altro; I sogni son Desideri, e il format, Home Estreme Makeover Edition, si riflettono tutti in un unico format, e quest’ultimo copiato alla lettera dalle scene N. 137, 138, 139, 140, 141, della sceneggiatura del film: Maccarolo Politico da Sempre… registrata in SIAE il 25 Marzo del 2004.

Concludo, ripeto, Le allego la relazione del 11 /11 /10 depositata in Cassazione, e protocollata, con il N.       composta da 10 pagine, escludendo le Sue due Lettere, quella del 3 Nov/ e quella del 9 Nov/ 2010, che invece mi pregio di allegare, in visione alla Corte Suprema di Cassazione, affinché siano valutate le Sue inconcludenti performance.

Se la Sua difesa si riduce qui, non vedendo alcun spiraglio di mediazione, alla risoluzione pacifica del caso, non mi resta che salutarLa, con un arrivederci al 13 Maggio 2011, alla prima udienza che si terrà a Roma, presso la Corte Suprema di Cassazione.

Se invece desidera inviarmi altri scritti incongruenti, sarò lieto di beffeggiarLa ulteriormente, meglio dire sputtanarLa in tutto il mondo.

Questo è il mio Mestiere.

Mi permetta Avvocato, le Vostre rimostranze non sono altro che supercazzole, con la differenza, che le Vostre fanno piangere, mentre quelle del Grande Ugo, facevano sbellicare dal ridere.

Di nuovo, Distinti Saluti

                                                                                                                   Pietro Sabato