Roma 17 Novembre 2004

 

Egregio Sig. Giudice Santi Licheri, presso Rete 4 Mediaset

 

Lo scrivente è Pietro Sabato, Presidente Nazionale del Partito Italiano Nuova Generazione.

 

Oggetto: Trasmissione Grande Fratello, in onda su Canale 5 Mediaset.

               Processo Caso Guido, concorrente espulso dalla casa per grave turpiloquio.

 

Egregio Sig. Giudice Santi Licheri, in riferimento su quanto è stato trasmesso su Canale 5 Mediaset, durante la trasmissione televisiva Buona Domenica del 14 Novembre scorso, condotta dal Dott. Maurizio Costanzo, la maggior parte degli italiani, sottoscritto incluso, hanno assistito al processo in oggetto, dove l’inquilino della casa del grande fratello, Sig. Guido, colto da raptus, causato da un disappunto, si sia lasciato andare bestemmiando, contravvenendo così ad un grave reato contro le nostre leggi Costituzionali, ma il sottoscritto, come al solito, vestendo i panni del Cavaliere Lancillotto, vorrebbe spezzare una lancia a favore dell’ impaurito e tartassato imputato, rivolgendomi direttamente a Lei Sig. Giudice, visto che si è preso l’onere di processare l’imputato, difeso dalla pur affascinante Signora Della Chiesa, ma palesemente di parte, sorella del Grande Fratello, il cui processo si è concluso con la condanna condizionale dell’imputato.

Signor Giudice, non ha mai dubitato in cuor Suo, che la vera colpa di questo grave reato sia imputabile al Grande Fratello? Il vero responsabile di tale reato, poiché ha portato all’esasperazione il fratellino Guido, che al momento della fatale espressione, essendo sin dalla mattinata febbricitante, doveva essere esonerato dalla penalizzazione tuguriale, (licenza poetica) in quanto tale luogo era privo di riscaldamento ed igienicamente precario, come dichiarato pubblicamente dalla cantante Iva Zanicchi, che all’interno del tugurio era alle prese con i fornelli per la cottura della polenta.

Quindi, secondo la mia opinione, il Grande Fratello, in barba al regolamento, dovrebbe innanzitutto tenere presente che i concorrenti chiusi nella casa sono delle persone umane e non dei polli o galline che stazionano in un pollaio alimentati solo con una manciata di mangime; ma deve rigorosamente provvedere quotidianamente a dei controlli medici, ed essere informato della salute di ciascun fratellino e sorellina.

Per cui, non vorrei credere lontanamente che il Grande Fratello, pur sapendo che il concorrente imputato versava in condizioni precarie di salute, abbia volutamente infierire tale penalità tuguriale, quindi è tacito dedurre che con questo provvedimento preventivo, di cui appena accennato, si poteva evitare questo grave reato, che sicuramente pesa e peserà sulla sola testa del fratello Guido.

Concludo pensando, che con tali attenuanti, inviterei il Signor Giudice di riaprire il caso e rivedere la sentenza di condanna condizionale inferta in primis al Sig. Guido e tramutarla in assoluzione piena, per non aver commesso il fatto, in quanto in stato di eccitazione febbrile non riscontrata dai responsabili della casa del Grande Fratello.

Ritengo che non si possa infangare per tutta la vita la moralità di una persona, per fare audience televisiva.

 

Distinti Saluti

                                                                                                                   Pietro Sabato

 

P.S.: Questa relazione è stata inviata a tutti i maggiori quotidiani e reti televisive nazionali, il 17 Novembre 2004 alle ore 18,40.

Oggi 18 Novembre è stata effettuata l’errata corrige relativa al nome del Sig. Giudice Santi Licheri, nella E mail del 17 /11/ 04

appunto errata, chiedo venia Sig. Giudice.