Roma, 24 Novembre 2009
Da: Pietro Sabato, Presidente Nazionale del Partito
Italiano Nuova Generazione.
www.nuovagenerazioneroma.it E mail saturdaysrl@tiscali.it or litsabato@interfree.it
Via Cropani, 49 - 00118 Roma Tel e Fax 39 06/7231027
A: Presidente della Camera On. Gianfranco Fini R. R. N.13050092924-1
Palazzo Montecitorio 00186 Roma
A: Cour
Europèenne des Droits de l’Homme, Conseil de l’Europe – 67075 Strasbourg – Cedex - France – Tel. 33 (0)
388412018 Fax 33 (0) 388412730.
R.R. N. RA 262878496 IT.
Del 27/11/2009.
Si richiede a questa Istituzione
un intervento Straordinario affinché si faccia piena luce su questi fatti di
seguito elencati, che in Italia, il porto delle nebbie, vengono sottovalutati,
e regolarmente archiviati. Grazie per la Vostra disponibilità.
Distinti Saluti
Il Presidente Pietro
Sabato
C.C.: Presidente della
Repubblica, Giorgio Napolitano - ANSA
A : Avv. Giulia Buongiorno Onlus Doppia Difesa ANSA
A : Michelle
Hunziker Onlus Doppia
Difesa ANSA
C.C.: Avv. Luciano Sovena Istituto Luce S.P.A.
Oggetto: si richiede la Riapertura del Caso Ogieva Valentina, Parte lesa, del 3 Settembre 2004, contro
Il Sig. P.V. Finanziere scelto appartenente al
Comando Reparto II Servizi Castelfusano, della
Guardia di Finanza.
A Proposito di Stronzi…
Egregie Signore e Signori ed Istituzioni in
indirizzo, soprattutto vorrei rivolgermi all’On. Gianfraco
Fini, circa i fatti raccontati ieri sera 23 Novembre 2009, durante la
trasmissione Striscia la Notizia, dove è emerso la visita che Lei Onorevole recentemente
ha fatto in un comprensorio di extracomunitari, che ha
esortato a denunciare tutti gli stronzi che fanno
discriminazione etnica, offendendo l’onorabilità dell’essere umano.
Ma qualche anno fa Egregio Onorevole, se ben
ricorda, Lei ha preso le difese di qualche stronzo
che non ha fatto del tutto il suo sacrosanto dovere previsto dalle nostre Leggi
vigenti, dichiarando metaforicamente, che non si poteva infangare un intero Corpo
Armato per la negligenza di un solo individuo, prendendo la curva molto larga,
elogiando l’operato di detta Arma in oggetto, del
nostro amato Stato, che tanto si è prodigata negli anni nell’ adempiere il
proprio dovere contro la criminalità.
Domanda:
Secondo Lei, un borsone contenente mutande ed
affini, come nel caso in oggetto costituisce un grave reato contro Lo Stato? La
domanda continua: trattandosi poi, di una allora quasi bambina di colore, di
nazionalità Nigeriana, che data la sua conformità fisica ossea, determinata
dalla circonferenza dei polsi di appena 14 cm.,
costretta a sbarcare il lunario per se e per sostentare con pochissimi euro alla
settimana, la sua poverissima famiglia costituita
da sette persone, tutte residenti in Nigeria? Secondo Lei Onorevole, rovesciando
la medaglia, quale è il reato più grave quello della
vendita delle mutande abusivo, oppure quello di uno stronzo
in divisa che strattona e ferisce una ragazzina fragilissima e malnutrita, a
cui ha procurato una abrasione lacero contusa al polso sinistro,
successivamente svenuta e trasportata in ospedale, omettendo inizialmente addirittura
il ricovero e per giunta, il cui dottore dichiara per iscritto un referto
mendace, confondendo un polso per un dito, inoltre detta Valentina, non avendo
ricevuto dallo Nostro Stato, un solo bicchiere d’acqua, dalle ore 12, ora del
fermo sino alle ore 23,10 ora del rilascio?
Le allego una sequenza di foto, inviate illo tempore in Procura ed omesse
dal pubblicarle nel mio sito, perché non volevo sputtanare
più di tanto l’Arma della Guardia Di Finanza, credendo di risolvere il caso in
Procura, che suppongo con il suo intervento Papalino, il caso è finito successivamente in Archivio, che oggi invece approfitto
pubblicando le foto, ritenendo che se queste foto fossero state pubblicate a
suo tempo, il Suo primo giudizio sarebbe stato sicuramente diverso, data la Sua
sensibilità dimostrata alcuni giorni fa dichiarando emeriti stronzi,
tutti coloro che dimostrano di discriminare l’essere umano, secondo il colore
della pelle.
Pertanto, le allego tutta la documentazione cartacea
comprensiva di due foto della ragazza, chiedendo che nel caso Lei ritenesse
giusto riaprire il caso, affinché tali soprusi vengano
definitivamente scongiurati.
Ovviamente perdonando il Finanziere P.V., allora, un fanciullo finanziere
scelto, che lo Stato Italiano, nella figura dei Superiori in Grado, ritenuti
responsabili per non aver abbastanza impartita l’etica morale, che un militare
dovrebbe applicare nei confronti del prossimo, ribadendo che pochi mesi prima
che accadesse questo increscioso episodio, la Corte Suprema di Cassazione,
emanò una legge tutt’ora in vigore, che testualmente
dichiara: E’ categoricamente vietato costringere il Gentil Sesso per i polsi,
detta costrizione è condannabile penalmente con qualche anno di carcere, considerata
atto di libidine, che in questo caso, secondo la documentazione di seguito
esposta è stata infranta, e che quindi lo Stato si prenda le proprie
responsabilità, riaprendo il caso e risarcendo la ragazza Nigeriana per i reati
di lesione corporali e risarcendo anche il sottoscritto che in questi anni si è
sostituito allo Stato, in qualità di Presidente di Partito Costituzionale,
assumendomi direttamente la responsabilità del reato ascritto dalla Procura,
ribadisco, ingiustificatamente, pagando secondo la mia coscienza, i danni a
questa ragazza, che attualmente da quella data sostengo come posso, essendo un
povero pensionato, con versamenti in denaro, che invece tempo fa in veste di
imprenditore, inviai direttamente in Nigeria, al Padre di Valentina Sig. Josef, una cospicua somma di
denaro, peraltro documentabile, tramite la banca Western Union Bank. La Ogieva Valentina, circa
tre anni fa, essendo in stato interessante, e visto che in Italia è difficile
ottenere il permesso di soggiorno, decide di trasferirsi in Francia, dove da alla luce un bellissimo bambino di nome Edga, intanto il sottoscritto da povero pensionato, attualmente
continua a sostenerla a distanza, inviando di tanto in tanto, pochi contanti.
Attualmente, vive con il suo figliolo
in una località Francese, in una stanza in subaffitto di appena quattro metri
quadrati, senza l’apporto del marito, suo conterraneo, che a sua volta per motivi di
lavoro vive in Irlanda.
Pertanto Egregio Onorevole
Gianfranco Fini, nel caso volesse fare giustizia riaprendo il caso, Le allego
tutta la documentazione e relative foto che provano il reato di lesioni
corporali ed altre cause gravi appena elencate, affinché alla Signora Sonia Aloan, detta Valentina, Le vengano riconosciuti i danni
morali e materiali che cinque anni fa gli sono stati negati, poiché il caso ripeto,
fu archiviato ingiustificatamente, magari oggi, si possa cavare il ragno dal
buco, avvalendosi dell’assistenza legale della onlus
elencata in indirizzo a cui fanno capo, l’On. Avv. Giulia Buongiorno e Michelle Hunziker. Inoltre si
richiede il rimborso di tutti i denari che il sottoscritto ha dovuto versare a
questa ragazza, sostituendosi allo Stato, documentabili dai versamenti che ho effettuato tramite la Western Union Bank,
soprassedendo a tutti i denari versati brevi mano dal sottoscritto, non
documentabili, quando la ragazza era in Italia.
Distinti Saluti
Pietro Sabato
Di seguito gli allegati inerenti ai fatti accaduti
cinque anni fa…
Roma,
3 Settembre 2004
Spett.le Procura Della
Repubblica Italiana Piazzale Clodio, 12 – 00198 Roma
C.
C.: Egregio Vice Presidente Del Consiglio, Onorevole Gianfranco Fini, Camera
Dei Deputati Piazza Montecitorio,1 - 00186 Roma
C.
C.: Egregio Sig. Sindaco di Roma Walter Veltroni – Piazza del Campidoglio, 1 - 00186 Roma
Lo Scrivente è Pietro Sabato, Presidente Nazionale
Del Partito Italiano Nuova Generazione
Oggetto Denuncia:
Ogieva Valentina
nata in Nigeria il 14 Febbraio 1986 – Contro Sig.P.
V., appartenente al Comando Reparto II Servizi Castelfusano,
con il Grado di Finanziere Scelto, questi sorprendeva la Signora in oggetto
nella commercializzazione abusiva di slip uomo donna, tovaglie, canovacci,
federe per cuscini, slip per bambino, calzettoni uomo donna ecc. ecc. ma il modo di contestare l’infrazione alla Ogieva, non è stata eseguita nelle norme vigenti di uno
Stato Democratico come il nostro, dove ancora si rispettano i diritti umani, in
ugual misura etnica.
Di seguito la descrizione dei fatti.
Innanzi tutto il sottoscritto si costituisce parte
civile in difesa della Signora Ogieva, che come prima
accennato, per sbarcare il lunario commercializza indumenti porta a porta, ed è
stato in questo modo che alcuni mesi fa l’ ho conosciuta nel mio negozio sito
in Via Marco Valerio Corvo, 28 Roma e in quella occasione,
ho omaggiato la Signora con alcune magliette del Partito il cui marchio ormai
Vi è noto, e a questo proposito, uscendo fuori tema, vorrei aggiungere che ho
distribuito tante magliette ai miei amici e purtroppo ho notato che nessuno di
loro l’abbia mai indossata, quindi, preferisco donarle a persone che veramente
ne hanno bisogno e come si è visto non si vergognano di indossarla, ed è stata
questa motivazione, che mi ha spinto a costituirmi parte civile, perchè il 3 Settembre 2004, la Ogieva,
al momento del vile fermo effettuato dal Sig. P. V.,
alle ore 12,30, indossava la maglietta del Partito Italiano Nuova Generazione,
ed è stata fermata e aggredita come una terrorista, più dettagliatamente, Il Sig. P. V., ha prima spintonato con violenza la piccola
fiammiferaia, il cui peso corporeo è di Kg. 47, e la circonferenza dei polsi è
di appena 14 centimetri, (come il polso di un bambino) e peraltro è sofferente di stomaco e fegato, denutrita, sulla soglia dell’anoressia.
Dopo questo dettaglio, il Sig.
Finanziere Scelto, al momento della contestazione, non ha salutato militarmente
la Ogieva, come da manuale, non indossava la divisa
militare, non si è qualificato e non ha mostrato nessuna tessera personale, che
comprovava la sua qualifica appartenente alla Guardia di Finanza dello Stato
Italiano, e peraltro, al momento del fermo non ha chiesto il documento alla
piccola sventurata, invece, come prima accennato, l’ ha spintonata,
poi le ha scippato con violenza la borsa dalle mani, affermando di volerla
sequestrare.
Chiunque a questo punto avrebbe pensato di trovarsi
di fronte ad uno scippatore, o un drogato, difatti, la malcapitata, ha pensato
bene di difendere la sua proprietà tirando a se la borsa con tutte le sue
forze, assumendo l’atteggiamento del tiro alla fune, ma il Finanziere Scelto,
non si è limitato a sottrarre con la sua forza di uomo,
la borsa dalle esili mani della Ogieva, ma
addirittura, per farle mollare la presa gli ha sferrato alcuni pugni sui fragili
polsi, trascinandola al suolo supina, e la borsa si è letteralmente lacerata, e
si spera di trovare ancora il corpo del reato. ( Una borsa di colore blù)
Dopo
questo efferato evento, la piccola Valentina, era
veramente terrorizzata, quando un signore con molta grazia le si avvicina ed
estrae dalla tasca il tesserino, e si qualifica come Poliziotto,
tranquillizzando in modo paterno la vittima, che ormai depredata umiliata e
percossa, perde i sensi, e si risveglia in ospedale, ed uscirà dopo circa tre ore,
dopo essere stata visitata da un Medico fantasma, che al momento del congedo
dall’Ospedale di Ostia non ha rilasciato alla paziente il referto medico, che
avrebbe descritto, che la vittima ha riportato una escoriazione sanguinante sul
polso sinistro e relativa contusione del polso stesso. ( Signori Procuratori,
non siamo in Brasile, giustizia sia fatta).
Subito
dopo, è stata trasferita nell’ufficio di Guardia della Finanza di Ostia, successivamente a Roma, in Questura in Via Genova
per accertamenti e nuovamente, il ritorno al comando della Finanza di Ostia per
firmare la notifica dell’infrazione commessa, è stata congedata alle ore 23,
10, come dimostrano gli allegati, e durante tutto questo tempo, non è stata
foraggiata, neppure un bicchiere d’acqua, nel mio paese si dice “ Manc a li cani” traduzione = un trattamento che non si
riserva neanche ai cani.
La Ogieva dopo aver vagato
per Ostia Lido alla ricerca della Metropolitana, per raggiungere Roma e tornare
a casa presso la chiesa Apotecosta in via Casilina, alle ore 1
disperata, ha l’idea di telefonare alla sede del Partito Italiano Nuova
Generazione, ricavando il Numero telefonico del Partito, dalla maglietta che
indossa, e il sottoscritto si è subito mosso in soccorso della piccola
sventurata, e dopo averla raggiunta alla stazione di Ostia centro, la ospita
nella sede del Partito e stessa abitazione del Presidente, che dopo averla
rifocillata, le prepara un giaciglio per la notte.
Fine della storia.
Debbo aggiungere, che nella borsa
ormai lacerata, oltre all’abbigliamento elencato nel verbale, che mi pregio di
allegarVi, il Sig. Finanziere Scelto non ha scritto
che è stata rinvenuta una Bibbia, abbastanza lacerata dall’uso, che è stata
successivamente restituita .
Concludo, per dare un messaggio a
tutto il mondo, terroristi inclusi che uccidono senza pietà, professando la
cultura della morte, invece di avere più rispetto per la persona umana,
pertanto, il sottoscritto:
chiede che la Signora Ogieva venga risarcita dallo Stato Italiano, per
l’ammontare di Euro 200.000,00 ( Duecentomila euro ) come risarcimento danni
per le percosse lesive subite, da un rappresentante dello Stato Italiano,
trauma psicologico e danni morali, una cifra importante, affinché Valentina
possa finalmente acquisire una licenza per poter svolgere la sua attività
legalmente.
Trascorsi 30 giorni, se la mia richiesta non sarà
soddisfatta agirò per via legale, per far riconoscere alla parte lesa i diritti
di cui sopra.
Distinti Saluti
Pietro
Sabato
Roma, 9 Settembre 2004
Spett.le
Procura della Repubblica Italiana Piazzale Clodio, 12 - 00198 Roma
C.C.: ASL Roma D Presidio
Ospedaliero G.B. Grassi Dipartimento di Emergenza ed Accettazione, Prof. Matcovich
C.C.: ASL Roma D Presidio
Ospedaliero G.B. Grassi Dipartimento di Emergenza ed Accettazione, Medico di PS
Sig.Taranto Aldo.
Rif. Oggetto :
Denuncia del 3 Settembre 2004 ( errore di data in quanto il fatto è accaduto il 3
Settembre e la denuncia invece è stata scritta il giorno successivo) Ogieva Valentina Contro Sig. P.
V. Finanziere Scelto del Comando II Gruppo Roma Lido di Ostia
(Roma) Via Alcide Pedretti N. 17 .
NS.Rif. : Raccomandata del 5
Settembre N. 12451225172/ 8
Lo scrivente è Pietro Sabato, Presidente Nazionale
del Partito Italiano Nuova Generazione, costituitosi parte civile nella
denuncia in oggetto.
Dopo varie ricerche, sono emersi nuovi fatti che
provano che la Signora Ogieva Valentina, il 3
Settembre alle ore 15,36 è stata ricoverata presso il Presidio Ospedaliero G.B.
Grassi di Ostia Lido, (RM) come persona ignota,
Cartella clinica di PS N: 2004072872, che mi pregio di allegarVi, e risulta che
la Ogieva è stata assistita dal Medico di PS Taranto
Aldo, ( caratteristiche fisiche: basso di statura robusto con gli occhiali di
anni circa 35 ) che dopo 5 giorni, nel corridoio adiacente la stanza del
Primario del Pronto Soccorso Prof. Matcovich, ha riconosciuto la Signora Ogieva
che unitamente al sottoscritto arrancava alla ricerca di questo certificato,
finalmente, paziente e medico si sono cordialmente salutati in presenza del
Primario e della Gentilissima Signora della Segreteria Sanitaria del Presidio
Ospedaliero, che dopo alcune telefonate, ha rintracciato il Primario del Pronto
Soccorso che era nella Sua stanza in riunione con altri Medici e fra questi
c’era anche il Medico, Dott. Taranto, che ascoltando
la mia denuncia, ha ricordato subito l’episodio accreditandosi l’intervento
ospedaliero. Quindi, una volta rintracciato il Medico
fantasma, non restava altro che rintracciare la cartella clinica fantasma, che
il Prof. Matcovich dopo
accurate ricerche, il giorno successivo è riuscito a ritrovare.
Appena ricevuta la buona novella, mi sono recato
nuovamente ad Ostia a ritirarla, esattamente il giorno 9 Settembre 2004 ore 13,
dopo aver ringraziato il Primario per il Suo zelante interessamento, ho letto
nel verbale di pronto soccorso, che la Ogieva è stata registrata come paziente ignoto, quando risulta che il
Sig. P. V., è stato per tutto il tempo del ricovero a
fianco della sua contravventrice, persino quando il Medico Taranto Aldo la
stava visitando, che ha invitato il Finanziere Scelto, ad uscire dalla stanza.
Quindi è tacito pensare che si è voluto schedare la
paziente come persona ignota per non avere grane future.
Domanda: perché il Finanziere P. V. non ha scritto
tutto ciò nel suo verbale?
Per meglio specificare: se alle 14,30 La Ogieva è stata fermata sulla spiaggia e alle 15,36 è stata
ricoverata in Ospedale e dimessa alle 18,03, come mai questo periodo di tempo
non è stato reso noto nel verbale?
Inoltre come faceva la
paziente in stato d’ansia reattivo come risulta nel certificato, a presentarsi
il giorno successivo alle ore 8 presso gli uffici della Guardia di Finanza di
Ostia, quando è stata rilasciata alle 23, 10 e la metro per raggiungere Roma,
chiude alle ore 23,30, considerando che la Ogieva e
arrivata alla stazione di Ostia alle ore una del 4 Settembre 2004 e in seguito
è stata soccorsa dal sottoscritto, affamata e assetata? Altra anomalia nel
verbale del pronto soccorso: alla voce esame obbiettivo,
ottavo rigo: ESCORIAZIONE PRIMO DITO MANO SINISTRA, invece dalle due
foto inviate in allegato alla Procura, risulta sul polso, ben sei centimetri
distante dal pollice. Sembra strano che un Medico del pronto soccorso non
sappia distinguere le dita delle mani, dai polsi. La motivazione di questa
dichiarazione mendace, è stata fatta volutamente dal Medico, per salvaguardare
in caso di processo il Sig,Finanziere
P.V., perché oltre a perdere il posto, poteva finire
in galera, ultimamente e stata approvata una legge che ferire una ragazza ai
polsi, viene considerato un atto di libidine, reato grave punibile penalmente.
Inoltre sulla maglietta che indossava l’ Ogieva il giorno del fermo, sono ben
visibili le macchie di sangue sulla parte sinistra all’altezza del seno,
gesto consueto di chi si ferisce, ritraendo il braccio a se, cercando di
saturare la ferita.
Concludo, non vorrei atteggiarmi ad
Avvocato, sono sicuro che l’Avv. Taormina mi darebbe ragione, ma per fortuna
non è morto nessuno, ma l’episodio resta grave, per il periodo storico che
stiamo vivendo, accendere altre micce sarebbe la fine, è necessario quindi,
ridimensionare alcuni elementi delle forze dell’ordine, palesemente razzisti,
magari degradarli, senza far perdere loro il posto di lavoro, una lavatina di
testa ogni tanto, per dare l’esempio, il tutto non guasterebbe.
Distinti Saluti
Pietro
Sabato
PS.: Errata corrige nella relazione precedente del 3
Settembre, (che effettivamente è stata scritta invece
il 4 Settembre, come prima il alto specificato), al rigo ventiseiesimo è
sbagliata l’ora, anzi, alle ore 12,30, la Ogieva è
stata fermata dal Sig. P V. alle ore 14,30.
Errare umanum est, anche
gli Avvocati di grido a volte sbagliano.
Roma,
17 Settembre 2004
DA: Pietro Sabato, Presidente Nazionale del Partito
Italiano Nuova Generazione.
A:
Procura della Repubblica Italiana, Piazzale Clodio,12
- 00195 Roma
C.C.: Egregio Vice Presidente
del Consiglio On. Gianfranco Fini, Camera dei Deputati, Piazza Montecitorio,1 - 00186 Roma
C.C.: Egregio Sig. Sindaco di Roma Walter Veltroni-
Piazza del Campidoglio,1 00186 Roma
Ieri, 16 Settembre, ho ascoltato il telegiornale di
Rete Quattro delle 18,30 e successivamente quello
delle 20 di Rai uno, che unitamente hanno riportato la notizia da tempo
risaputa, dell’ encomiabile lavoro del Corpo di Guardia di Finanza che svolge
sul nostro territorio, sequestrando materiali di consumo contraffatti di
fabbricazione estera.
Dopo
questa notizia, mi sono sentito coinvolto, in quanto,
il 4 Settembre scorso, come Vi è noto, il sottoscritto si è costituito parte
civile in difesa della extracomunitaria nigeriana Ogieva
Valentina, ((per gli amici lettori consultare nel sito gli articoli precedenti
del 4 Settembre e successivamente del 9 Settembre) che appunto ha commesso tale
infrazione, (sebbene il reato sia minore in quanto il materiale sequestrato
trattasi di biancheria intima Made in Italy), rilevata da un focoso Finanziere.
Quindi per i signori giornalisti,
che non conoscono i fatti, direttamente dalla fonte, Vi allego la denuncia e
relativa indagine successiva.
Quindi, nel caso la mia coda di paglia fosse
giustificata e riferita al caso Valentina, per il sottoscritto, sarebbe il
massimo politico raggiunto, così come, il cacio sui
maccheroni. Apriamo quindi, una piccola parentesi nel mio passato politico.
Ricordate, quando nel 1999
il Presidente della Repubblica Italiana in carica, fece abolire la sfilata delle
forze armate del 2 Giugno, ritenendo tale manifestazione molto dispendiosa per
le casse dello Stato ed ormai inutile in un Paese Democratico come il nostro?
E che invece il sottoscritto
Don Chisciotte, a cavallo del suo ronzino, Presidente
del partito politico più piccolo del mondo, con un solo iscritto, lo stesso
Presidente, fece subito ripristinare
nell’anno successivo, grazie alla geniale creatività di una sfilata di carri
allegorici e raffinatissime e sottilissime metafore.
Pensate, dopo questa ultima
notizia riportata dai telegiornali, che il sottoscritto ha collegato al caso
Valentina, sono stato costretto a modificare la sceneggiatura del Film MACCAROLO
( nel copione originale registrato nel 2004, a pagina 79, scena 133 che omette
i veri fatti accaduti all’interno della Questura, tagliando volutamente
l’accaduto perché ritenuto inopportuno, che invece oggi, dati i nuovi eventi,
sono costretto a rivelare, i contenuti, disponibili a pagina n. 148 e 149 -
scena n. 110, del libro sceneggiatura aggiornato: Maccarolo…
Politico da Sempre. Ribadisco che detto copione è
stato da tempo inviato e suppongo, già ben visionato dalla Procura della
Repubblica e da altri esponenti di alto rango politico.
Dopo aver letto dette testimonianze, chiunque
penserà che il sottoscritto è un grandissimo
estimatore di tutte le Forze Armate dello Stato Italiano e il caso Valentina,
non vuole scalfire minimamente tutto l’operato svolto dalle Forze dell’Ordine,
ma vuole punire i singoli soggetti che all’interno delle nostre Istituzioni
usano il proprio potere in modo errato, scalfendo il buon nome della nostra
Democrazia.
Concludo, patti chiari,
difenderò a spada tratta il caso Valentina, affinché Le siano riconosciuti i
danni richiesti.
Distinti Saluti
Pietro Sabato
P.S.: Di seguito allego la
Scena N.110 del film Maccarolo.
Episodio divertente realmente accaduto. Ricordando a tutti i lettori che non si
sta raccontando una FICTION, sono tutti fatti
realmente accaduti. Buon divertimento… Dopo questa relazione potrete
consultare le foto della Ogieva Valentina, dove è
evidenziato il graffio sul polso sinistro procuratosi durante la colluttazione
con il Finanziere P.V. inoltre, il referto del medico del pronto soccorso
dell’Ospedale Grasso di Ostia Lido Roma, ed altra documentazione, in totale
quattro allegati, che sputtanano il Medico del
pronto soccorso dell’Ospedale Grasso di Ostia Lido, che invece ha stilato un
referto medico mendace, dichiarando che la ferita era riportata sul primo dito
della mano sinistra.
110
- INTERNO QUESTURA DI ROMA MATTINA
Pietro il giorno 22
Novembre 2000, è convocato dalla Questura di Roma di Via Genova, per discutere
il percorso della sfilata dei carri allegorici, che dovrebbe
aver luogo l’ultima Domenica di Carnevale il 25 Febbraio 2001. Dopo essersi
recato in portineria e munito di permesso, si reca negli uffici del primo
piano, per definire con il Dirigente di turno, i permessi relativi
alla manifestazione carnevalesca, appena accennata.
Dopo una breve
attesa:
IL
PIANTONE DI TURNO
Sig.
Sabato, si accomodi nella stanza 120 Dott.ssa
Gentile.
PIETRO
Buongiorno, sono
Pietro Sabato del Partito Italiano Nuova Generazione, mi avete
convocato per discutere il percorso della sfilata dei carri allegorici che avrà
luogo il 25 Febbraio 2001.
Dott.ssa GENTILE
Ho letto il suo programma
di sfilata, ma sarà meglio rileggere insieme il percorso.
Quindi, lei vorrebbe
iniziare la sfilata da Piazza Cinecittà, percorrere
la Tuscolana direzione centro, Via delle Cave, Via Appia Nuova, Piazza Dei Re Di Roma, San Giovanni, Via Merulana ,Via dei Fori Imperiali,
Via del Quirinale, per finire in Via Veneto. Non le
sembra un percorso molto lungo per una manifestazione carnevalesca? Poi mi dica
perché vuole sfilare per via dei Fori Imperiali? E Via
del Quirinale? ( Tale programma, con relativo tragitto,
a suo tempo fù inviato per conoscenza in Prefettura e
alla Procura Della Repubblica Italiana.)
PIETRO
Ormai!
(Si Suppone che
anche il Grande Gigi Proietti dopo questa mia affermazione storica, abbia preso
spunto per inventare il famoso spot pubblicitario del caffè… esprimendosi
oramai, invece di ormai, un caro saluto al grande Gigi, e non t’ arrabià, la mia è solo una supposizione, e non una
supposta.
VOCE NARRANTE
La Dottoressa, ha un
attimo di riflessione e non insiste sulla domanda conclusasi
con un ormai, perché ha capito cosa voleva far intendere il Politico Pietro, e
incassa la battutina in silenzio.
Infatti,
la sfilata delle Forze Armate dello Stato del 2 Giugno 2000 è stata da poco
soppressa dal Presidente Della Repubblica in carica, perché era stata ritenuta
inutile e molto dispendiosa per le casse dello Stato, in un paese ormai
democratico, quando invece, esaminando il comportamento politico generale,
molto litigioso, sembra proprio che non esista più, il senso dello Stato.
La Dottoressa a
questo punto da uno sguardo alla sua assistente e assumono subito un
atteggiamento più attento, per meglio difendersi dalle battute insidiose del
Politico Pietro e capire invece le sue vere finalità politiche.
Dott.ssa GENTILE
Senta Sig. Sabato, comprenderà che non possiamo
concedere tutto questo spazio per una manifestazione carnevalesca,
occorrerebbero molti blocchi stradali, la dobbiamo invece circoscrivere nella
sua zona.
PIETRO
Allora, Dottoressa,
mi conceda almeno di arrivare sino a Piazza Dei Re Di
Roma, dove c’è LA MAMA’.
Pietro pronuncia
queste parole restando serioso e imperativo nella sua richiesta.
La Dottoressa
unitamente all’assistente ormai guardinghe, insieme
esclamano in modo tale da far sembrare di aver scoperto il personaggio
invisibile del partito oppure un personaggio losco.
LA DOTT.SSA
GENTILE E L’ASSISTENTE INSIEME PRONUNCIANO
Chi è la MAMA’?
Chi è la MAMA’?
Allora Pietro, con
un sorriso smagliante, istintivamente, con la stessa espressione delle due
interlocutrici, risponde:
PIETRO
La mamma, per
onorare la mia mamma ottantacinquenne, che non vede più sfilate di carri
allegorici da almeno 40 anni, data in cui si trasferì a Roma, appunto nei
pressi di Piazza Dei Re Di Roma, in Via Domodossola, lasciandosi alle spalle il
suo Paese Natale Putignano, rinomato per il Carnevale
più antico d’ Italia, che si svolge da circa 700 anni,
attualmente è uno dei più famosi d’Italia. Soddisfatta Dottoressa?
Così Pietro mette a
segno un altro punto.
Dott.ssa GENTILE
Sebbene
presa in castagna per la seconda volta, con un sorriso si rivolge a Pietro:
Sig.
Sabato, mi dispiace, ma posso concedere il permesso di sfilata da piazza Cinecittà sino all’altezza
del cinema Atlantic, Via Tuscolana
direzione centro e in una sola corsia.
A questo punto,
Pietro ha raggiunto il suo scopo, il suo messaggio è stato ormai recepito, ed accetta.
PIETRO
Va
bene Dottoressa, per quest’anno mi accontento,
grazie infinite per la sua collaborazione.
VOCE
NARRANTE
La Dottoressa, una
bellissima donna, saluta Pietro estasiata dal suo
comportamento burlesco, ma finemente politico.
Si
da il caso, che la SFILATA DELLE FORZE ARMATE DEL 2 GIUGNO NEL 2001 è stata di
fretta in furia ripristinata.
Ai posteri l’ardua sentenza!
Lo sceneggiatore
Pietro Sabato