Roma ,18 Agosto 2003

 

“Nevica Fuoco Sulle Nostre Teste”

 

Lo scrivente è Pietro Sabato, Presidente Nazionale del Partito Italiano Nuova Generazione.

 

Correva l’anno 2003 del 12 Agosto.

 

Come un capriolo tallonato da un incendio boschivo, fugge atterrito verso un luogo più sicuro, così il sottoscritto è scappato dalla città infuocata da un caldo torrido mai verificatosi nella storia dei tempi, per trovare refrigerio nella propria residenza montana in provincia dell’ Aquila a 1050 metri di altitudine. Riposare con le finestre chiuse e una coltre di lana che ti cinge il corpo, in questo periodo di calura, è il massimo del piacere.

Pertanto, riferendomi al titolo fantastico di questa relazione, è doveroso da parte mia commentare questa torrida nevicata di fuoco di piena estate, volendo formulare una domanda a tutti gli Statisti, Politici, Meteorologi e Scienziati del mondo ed infine a tutto il mondo dell’informazione, affinché se ne parli, volendo prima descrivere sommariamente lo stato dei fatti. Questo caldo torrido ormai così persistente da circa tre mesi, si è verificato per la maggiore in Europa occidentale, in linea d’aria o meglio dire sulla stessa longitudine del vicino tanto bombardato Irak, come tutti abbiamo potuto vedere in diretta TV, alcuni pozzi di petrolio dati alle fiamme e tutte quelle centinaia di tonnellate di bombe esplose durante questo conflitto durato circa due mesi, domanda: tutto questo marasma, potrebbe aver emanato nell’atmosfera una enorme massa di calore, tale da rafforzare negativamente l’anticiclone, che ancora oggi specialmente a basse quote, ci attanaglia e che non intende mollare la presa? Dopo questa domanda, vorrei commentare pensando come la stragrande maggioranza di tutti i cittadini del mondo, che questa guerra privata si poteva evitare, se fosse stata usata la strategia della diplomazia internazionale, costringendo il dittatore all’esilio, caso contrario sarebbero dovute intervenire le forze dell’ONU, con piani di guerra meno devastanti, per attenuare eventuali ritorsioni dal mondo islamico, e dopo la facile vittoria degli Stati Federali, costringere il dittatore, alla onorevole resa e successivo esilio, in questo modo, senza lasciare alcun strascico terroristico, evitando assolutamente di giocare al vecchio west, mettendo al bando la testa del dittatore e dei suoi seguaci con delle taglie da capogiro, che non hanno fatto altro che incrementare il terrorismo islamico in loco e nel mondo, con quotidiani riti sacrificali di vittime di militari Statunitensi, Inglesi, Danesi, terroristi e civili, aggiungendo infine altre innumerevoli vittime in Europa, nel caso si dovesse avvalorare la mia ipotesi. I nostri vecchi.

Concludo, chiarendo, che questo mio punto di vista, non significa che io sia un antiamericano, anzi a maggior ragione, vorrei tanto aiutare l’ America e il mondo intero con il simbolo del Partito Italiano Nuova Generazione e delle sue semplici strategie di pace, per risanare questa difficile situazione politica, etnica e da un problematico fondamentalismo religioso.

 

Distinti saluti

 

                                                                                                                                   Pietro Sabato