Roma, 29 Aprile 2014

DA: Pietro Sabato, Presidente Nazionale del Partito Italiano Nuova Generazione.

A: Spett.le CSM alla cortese attenzione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e del Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Dott. Michele Vietti. Segue fax 064452916 V/S rif. recente relazione del 5/2/2014 prot. n. 6275  - Fax inviato il 29 aprile 2014 ricevuto alle ore 10,43 con esito positivo.

A: Presidente del Consiglio Dott. Matteo Renzi

A: ANSA ed ai maggiori quotidiani nazionali ed internazionali.

Attenzione! La relazione in allegato è stata aggiornata, Buona lettura

 

OGGETTO: Ennesimo sollecito per la risoluzione di varie vertenze di plagio di copyright, Pietro Sabato, contro Mediaset, ed altri, che da circa due anni è stata presentata al CSM, con la speranza di giungere ad una giusta sentenza.

Altro, la relazione in allegato risalente al 17 Aprile u.s. per motivi tecnici, non ho potuto divulgarla a mezzo video You Tube, sicuramente con una interpretazione visiva farebbe un altro effetto. Quindi mi riservo in tempi brevi di divulgarla.

Rivolgo un messaggio al Presidente del Consiglio: legga bene questa relazione, e sputtani tutta questa gente, che ancora usa delle strategie mafiose per lucrare sulla pelle degli Italiani.

Dopo questo laborioso e variegato oggetto sopra descritto, vorrei fare una tiratina d’orecchi a tutte le Istituzioni Italiane, in quanto sul tema razzismo si predica bene e si razzola male, riferendomi alle immagini trasmesse dal TG Uno, ieri, 28 Aprile c.m. dove un giocatore di colore di una squadra di calcio di serie A, mentre si accingeva ad eseguire una punizione dal calcio d’angolo, quindi vicino ai tifosi, uno di questi gli ha lanciato una banana, ovviamente in segno evidente di disprezzo razziale, il giocatore imperterrito ha raccolto il frutto, lo ha sbucciato e ne ha mangiato una parte, e successivamente con il boccone amaro in bocca, come se nulla fosse accaduto ha proseguito il gioco. Da questo nobile gesto è nata una solidarietà inimmaginabile, grandi personaggi di colore bianco sono stati ripresi a sbucciare banane, ed a mangiarne, compreso anche Lei Signor Presidente Matteo Renzi, che insieme all’allenatore della Nazionale Italiana di calcio avete consumato una banana. Tutto bene sin qui, ma mi chiedo, come mai il mio Partito che è l’unico al modo degno di mangiare banane, e che ne mangia da 14 anni, cioè dal mese di giugno del 2000, data in cui è stato costituito, ma purtroppo, come il detto romanesco è considerato: come la sora Camilla, tutti la vonno ma nessuno se la piglia, addirittura il mio partito sembrerebbe invisibile agli occhi di tutto il mondo politico, come se non fosse mai esistito. In altre parole bistrattato da tutti, come se voi tutti vi vergognaste del simbolo del mio partito, che è costituito da un orso Grisly Canadese, in atteggiamento protettivo verso quattro bambini di diversa etnia e quindi di colore. Avete forse vergogna di presentare al mondo il sottoscritto, il Presidente di questo partito ridente, che da 14 anni vi sta imboccando di varie soluzioni per uscire da questo vorticoso ginepraio mafioso? Come giustificate questo Vostro blasfemo comportamento?

Ai posteri l’ardua Sentenza! Buon primo Maggio a tutti. 

                                                                               Il Vostro Sputtanetor,  Pietro Sabato

e buona lettura….

Roma, 17 Aprile 2014 Giovedì Santo ore 19,00

DA: Pietro Sabato, Presidente Nazionale del Partito Italiano Nuova Generazione.

A: Messaggero, alla Cortese Attenzione del Dott. Marco Molendini

A: ANSA ed ai maggiori quotidiani Nazionali ed Internazionali.

A: Equitalia E mail

C.P.C. Buon Silvio Berlusconi, (INGRATO) E mail per la Giornalista Endemol in esclusiva, inviata alle ore 13,00 circa. Questa stessa relazione invece sarà divulgata ai maggiori quotidiani Nazionali ed internazionali, questa sera alle ore 19,00, per commemorare secondo le sacre scritture, l’orario in cui l’apostolo Pietro, per tre volte consecutive rinnegò Gesù.

Oggetto: Oggi Giovedì Santo, Gesù viene rinnegato per tre volte consecutive da SAN PIETRO, così come in epoca più recente, il Critico fiorentino, Pietro l’Aretino, che di tutti disse mal e di Cristo disse: non lo conobbi.

Quindi, spero che ai giorni nostri tutto ciò non si ripeta, nei miei confronti, nel caso Marco Molendini, noto giornalista del Messaggero, per evitare la crocifissione, in modo metaforico, non voglia comportarsi in egual modo, rinnegando la nostra amicizia, consolidata da diversi incontri di tennis risalenti ad un ventennio fa, avvenuti nel circolo di tennis Oasi di Pace.

Pietro Sabato nell’orto degli Ulivi…

Carissimo Marco, resti solo tu nel campo dell’informazione a divulgare queste notizie prima della mia metaforica Crocifissione. Cioè bistrattato da tutto il mondo politico e giornalistico. Ma vorrei sperare che con il tuo aiuto, divulgassi a tutto raggio queste notizie, facendoti prima alcune semplicissime domande: Secondo te chi è stata la persona che stando seduto a tavolino, per modo di dire, cioè, percorrendo alcuni chilometri in auto, sino in Tribunale, presso la Procura di Roma in Piazzale Clodio, presentando regolare denuncia ed in due fasi, a distanza di appena sette giorni, ed in altri 16 giorni successivi, con la collaborazione attiva delle Istituzioni, sia riuscito a liberare la Signora Kazaka, Alma Shalabaieva e la Sua Figlioletta dall’esilio Kazako, riportandole illese, nel nostro Paese, senza colpo ferire? Ebbene, evitando le frottole divulgate dal tuo giornale, per conoscere il vero autore di codesta impresa, basterà collegarti in Rete You Tube e digitare: Nuova Generazione Pietro Sabato La Shalabaieva è libera Terza parte Discorso Fine anno 2013.

Altra domanda: prendiamo in esame il caso Berlusconi: secondo te chi è stato l’Avvocato, Laureato in Sputtaneria Avanzata con la votazione di 110 e Lode, presso la Bocconi Amari dell’Università di Putignano in provincia di Bari, e senza l’ausilio dei notissimi avvocati, Coppi e Ghedini, sia riuscito, ad alleviare la condanna del Buon Silvio Berlusconi? Peraltro risolvendo il tutto a tavolino, cioè, questa volta senza uscire di casa, vale a dire evitando di sprecare un libbra di benzina, quindi, senza  inquinare l’ambiente di C - O – 2,  usando invece una strategia, determinata da una esemplare E mail sputtanatrice che mi pregio di allegare di seguito, cioè, tutto l’articolo diramato qualche mese fa, che ha indotto i Giudici della Cassazione ad un ripensamento circa la pena iniziale di quattro anni di carcere, inflitta all’ingrato buon Silvio, (nei miei confronti) ed alla interdizione di anni cinque dai pubblici uffici, che successivamente dopo i miei scritti sputtanatori, la pena da quattro anni di carcere, Gli è stata ridotta a sole quattro ore alla settimana, sino al mese di Febbraio del 2015, come assistente sociale presso una clinica privata di anziani, con l’onere di sostituire i pappagalli ai pensionati indigenti. Considerazione: se avessi mia nonna in quella clinica la dimetterei immediatamente, meglio non fidarsi. Dopo questa mia considerazione allegorica, è emerso che il Premier di Sua spontanea volontà ha dichiarato che oltre a queste attività infermieristiche, vorrebbe dedicarsi al giardinaggio, considerando il Premier un grande stratega, io sottoscritto sarei molto cauto a concedere tale attività, mettendo dei paletti, escludendo categoricamente la semina di funghi, per evitare che questi funghi una volta emersi, siano colti dalle signore pensionate, tutti conosciamo la storia del giardiniere di un convento di suore di clausura, tramutatosi in ortolano, coltivò l’orto con semi di funghi porcini, tanto per restare in tema, ed inseguito alla successiva crescita, durante la raccolta, accadde che le suore cantando e cogliendo con gioia questi funghi, con il seguente suggestivo ritornello: ecco un fungo tra la la, ecco un secondo fungo tra la la, ecco un terzo fu…ecco un terzo fu…ecco un terzo  fu… ecco un terzo fungo tra la la. Quindi carissimo Premier potrebbe verificarsi una sgradevole sorpresa. Inoltre, durante un telegiornale, è stata filmata una zona di questa struttura per anziani, cioè, la sala d’aspetto, meglio dire una vera e propria aula magna, dove in un angolo della sala, come un ago in un pagliaio, vedrà che su un trespolo di legno è collocato un piccolissimo televisore di tre pollici, simili a quelli visti trenta anni fa nelle cucine delle massaie italiane. Quindi esorterei il Buon Silvio a sostituire questo piccolo televisore, con uno più professionale adeguato ai giorni nostri, magari acquistarne uno con un mega schermo HD tridimensionale di 55 pollici, ovviamente corredato da tantissimi  occhialini tecnologici. Dopo queste mie battute ironiche, ma con delle successive e giustificate richieste, ovviamente alla portata del Premier, vorrei rimarcare che Egli, grazie alla condanna definitiva, avrà in questi giorni anche la possibilità di ottenere permessi per recarsi in altre città per svolgere l’attività politica, restando quindi il Leader del partito, Forza Italia, ma come da comunicazione di Bruxelles, non potrà candidarsi alle elezioni europee. Ma sono convinto che se Bruxelles conoscesse queste mie realtà, anche questa condanna sarebbe stata revocata. Niente male, ma potrà comunque condurre la sua campagna elettorale, e quindi avere soprattutto, la fedina penale pulita.

Concludo, carissimo Marco, augurandoti buona Pasqua, tranquillo non ti conviene rinnegarmi, vedrai, domani sarai orgoglioso di avermi conosciuto, e fra cento anni sarai in seguito santificato, come uno dei due ladroni crocefissi, accanto a Gesù.

Ciao Marco e buona Pasqua e buona Lettura, e torniamo indietro di qualche mese…

                                                                                                                   Pietro Sabato

Segue altro allegato….

Roma, 7 Settembre 2013

DA: Pietro Sabato, Presidente Nazionale del Partito Italiano Nuova Generazione.

Sent: Saturday, September 07, 2013 8:26 AM

Subject: Fw: Sentenza Mediaset: per la Visione del Ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri ed ai maggiori quotidiani Nazionali ed Internazionali...

 

La relazione in allegato, inviataVi alcuni giorni fa, è stata aggiornata, e dopo essere stata resa nota al Ministro della Giustizia, Dott.ssa Annamaria Cancellieri mi è sembrato opportuno divulgarla anche in tutto il mondo politico.

----- Original Message -----

From: Saturday Srl

To: ansa ; ANSA

Sent: Friday, September 06, 2013 10:53 AM

Subject: Per la Visione del Ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri

 

Egregia Signora Ministro, La ringrazio per avermi risposto, e spero che dopo l'incidente sia già in ottima forma.

Dopo tredici anni di intensa attività politica, prima di Lei, solo il Presidente Giorgio Napolitano ha risposto ad una delle migliaia mie E mail.

Pertanto mi sento fortunato, ed approfitto per inviarLe la mia relazione riferita al processo Mediaset, giusto per allietarLe la giornata, non intendo influenzare in alcun modo il Suo giudizio su questa triste pagina di Storia.

Cordiali Saluti

                                                                                                                   Pietro Sabato

Roma, 3 Agosto 2013 ore 11,20

DA: Pietro Sabato

A: ANSA

ATTENZIONE! BATTAGLIONE!

Scoop eccezionale! Veramente da non perdere, in allegato in fondo a questa relazione, dal titolo: Imprenditori di serie A ed Imprenditori di serie B… Buona lettura…Una vera Bomba…

                                                                                                                   Pietro Sabato

Roma, 2 Agosto 2013 ore 6,33

DA: Pietro Sabato

A: ANSA ed ai maggiori quotidiani Nazionali Europei ed Internazionali.

Oggetto: il commento definitivo dello scrivente sul Caso Mediaset, di seguito in allegato…

Roma, 1 Agosto 2013 Ore 15,30

DA: Pietro Sabato, Presidente Nazionale del Partito Italiano Nuova Generazione.

A: ANSA, Prego di divulgare questa E mail dopo le ore 18,30, per non condizionare i  Giudici consiliari della Cassazione.

OGGETTO: Processo Mediaset: Lo scrivente qualche ora prima della sentenza della Cassazione, interpella dall’aldilà Re Salomone sulla vicenda Mediaset, ed Egli si esprime così:

 

S. S. S. - Silvio, Santo Subito!

Assoluzione piena per l’On. Silvio Berlusconi, per non aver commesso il fatto, in quanto nell’anno in cui Gli è stato imputato il reato di frode fiscale, era impegnato in politica come Presidente del Consiglio, e quindi aveva precedentemente delegato le funzioni manageriali della Sua Società ai suoi diretti dipendenti, si suppone maggiorenni per assumersi tali responsabilità. Quindi accertate queste inconfutabili circostanze, a favore dell’On. Silvio Berlusconi, Re Salomone lo assolve da ogni responsabilità penale, ma nello stesso tempo, condanna la Società Mediaset a risarcire lo Stato Italiano di 7.000.000,00 di euro, tanto quanto richiesto dal Tribunale per frode fiscale. Infine, per rivalsa, RE Salomone condanna lo Stato Italiano a risarcire l’On. Silvio Berlusconi la somma di 5.000.000,00 di euro per averLo vessato di accuse infondate per un lunghissimo lasso di tempo, in quanto si ripete, non responsabile del reato imputatogli, inoltre si tenga conto che trattasi di una persona, che oltre a dare lavoro a circa 50.000 dipendenti, è anche una persona che ha 77 anni. Pertanto, si esige un po’ di rispetto per una persona di una certa età, e quindi di evitare di essere tartassato al livello di un comune delinquente, bisognerebbe invece cospargere un tappeto di petali di rose durante il suo cammino.

Così bruscamente si è conclusa la sentenza di Re Salomone, è caduta la comunicazione dal Paradiso, evidentemente Egli non ha voluto aggiungere altro, per evitare di trascendere sulla Giustizia Italiana, quindi ha preferito lasciare al sottoscritto la facoltà di concludere. Quindi concludo, ambasciator non porta pena…dimenticavo di dire, che Re Salomone ha subito risposto alla mia E mail, non ha atteso dieci anni per emanare il Suo Giudizio, ha impiegato appena 5 minuti, si vede che era già a conoscenza della vicenda, ha fatto solo una addizione per risolvere il caso: 2+2 = 4 . La matematica, la materia ignorata dalla nostra Giustizia.

Nei giorni successivi, durante una trasmissione andata in onda su Rai Tre, c’è stata la replica di un giornalista, che ha ironizzato sulla mia addizione, ed io replico rispondendo, che se la giustizia italiana usasse di più la matematica, cioè: LA RAGIONE per valutare i processi, invece degli inutili riferimenti ai vari numeri di codici, rif. art. 3 del comma 4, del 1998, riferito al comma 5 del rif. art, 99, del comma 58, del 2050 etc etc. Ebbene, a tale proposito, per fatalità in questo stesso periodo, esattamente, per quattro settimane consecutive, nel primo pomeriggio domenicale, su RAI UNO c’è stata una replica comica del passato, di circa venti anni fa, dove Renzo Arbore, insieme ad altri attori comici, ironizzavano pesantemente sul metodo usato dai nostri giudici per fare giustizia, cioè quello di citare diverse supercazzole prima della sentenza, composte da numeri di codici ed articoli. Conclusa la mia replica al giornalista fantasma di Rai Tre, sperando di averlo convinto, che la matematica è più utile delle supercazzole appena sopra citate, per definire un processo. Quindi mi accingo a chiarire meglio la sanzione amministrativa di 7.000.000,00 di Euro, subita dal Buon Silvio.

Successivamente all’ intervento di Re Salomone, del 1 Agosto alle ore 15,30, in cui condanna Mediaset a pagare tale ammenda, c’è stata la replica del Buon Silvio Berlusconi che durante il Comizio tenuto il 4 Agosto scorso, in una piazza di Roma, ha voluto puntualizzare con tono alquanto alterato, di averne già pagati 10.000.000,00 per questa incresciosa vicenda, invece di sette milioni, cioè, con l’aggiuntiva penale di tre milioni. Tanto per essere precisi sul racconto. Pertanto ritengo che Mediaset avendo già pagato tale sanzione amministrativa, secondo la legge non deve più nulla allo Stato e di riflesso anche il buon Silvio, domanda: che centra il carcere su questa vicenda? Ai posteri l’ardua sentenza!

Cordiali Saluti                                                                                          

                                                                                                                   Pietro Sabato

P.S.: Roma 1 Agosto ore 19,40 La Sentenza della Camera Consigliare della Cassazione, come volevasi dimostrare è stata implacabile, ha confermato i quattro anni di carcere per Silvio Berlusconi, invece ha rinviato al Tribunale di Milano la sentenza di 5 anni di interdizione dai Pubblici Uffici, che a sua volta potrà essere ridiscussa nuovamente dalla Cassazione. Una catena di Sant’ Antonio interminabile.

La mia diretta opinione su questa triste vicenda, ovviamente è totalmente condivisa con quella Paradisiaca di Re Salomone, sebbene il sottoscritto ha un contenzioso in corso contro Mediaset di plagio di copyright internazionale, che a suo tempo molto diligentemente secondo il mio metro giuridico, avrei fatto un buco nell’acqua se avessi denunciato il Buon Silvio, perché in quel periodo Egli era il Presidente del Consiglio, quindi non era responsabile delle azioni del Suo figliolo, Pier Silvio, nominato responsabile del settore cinema di Mediaset. Pertanto, fatta questa premessa, attualmente tale plagio è in esame presso il Consiglio Superiore della Magistratura, che spero nel mese di settembre si definisca, così come mi è stato promesso dalla Dott.ssa Miglietta, della Segreteria del Consiglio Superiore della Magistratura. Detto questo, ribadisco che il sottoscritto preferisce combattere i propri nemici con lealtà, sebbene nel mio caso, come appena sopra accennato, il Cavaliere Buon Silvio Berlusconi, non è coinvolto direttamente, ripeto, così come non lo è nel processo odierno, in quanto, illo tempora, in altre faccende politiche impegnato, ma faceva più rima (affaccendato), invece è stato ugualmente condannato per aver evaso 7.000.000,00 di euro all’Erario, pur avendo versato nel corso degli anni, circa nove miliardi di euro di tasse, facendo un paragone con un comune cittadino, Silvio Berlusconi, dato il Suo altissimo reddito, è stato condannato a quattro anni di carcere per un reato paragonabile ad una multa salata, cagionata da un divieto di sosta, con il morso del somaro, cioè con ganascia. Pertanto, ritengo che con questa sentenza il vero vincitore sia stato proprio Silvio Berlusconi. Conosciamo tutti la storia, chi è vittima di UNA PALESE ingiustizia prima o poi viene Santificato.                                                                                               

                                                                                                                   Pietro Sabato

                                  Allegato del 3 Agosto 2013, ore 11,20, l’articolo tanto atteso, quello bomba…

 

Così come ci sono classi sociali di serie A e di serie B, anche nelle sfere più alte della finanza ci sono, Imprenditori di serie A ed imprenditori di serie B… B…come Berlusconi.

Tengo a precisare che non sono stato pagato da nessuno per rivelare a tutti gli italiani questo increscioso episodio accaduto circa trenta anni fa.

Devo confessarmi, ho il pallino dell’avvocatura e quindi vorrei spendere una lancia a favore di Berlusconi, solo per dimostrare che sono più bravo degli Avvocati Coppi e Ghedini, ripeto questo mio intervento è prettamente disinteressato, anche perché sopra avrete letto che sono in causa contro Mediaset, e si tratta di una causa veramente seria, trattasi di plagio di copyright internazionale, e non sono bazzecole, sono veramente alterato, contro il figliolo del Premier, Pier Silvio Berlusconi.

Fatta per l’ennesima volta questa premessa, veniamo subito ai fatti: prenderei questa vicenda con un pizzico di ironia, ricordando un concorrente della famosa trasmissione: “c’è posta per te”, condotta dalla Maria De Filippi, ebbene questo anziano concorrente cercava dopo 50 anni la sua ex amorosa e si rivolse a lei dicendo: tiiiiii ricordiiiiiii quando etc etc.

Quindi mi rivolgo a tutti gli italiani, in particolar modo ai cittadini Romani con la stessa esclamazione: viiiii ricordateeeee quando fu realizzata la metropolitana A di Roma, dal tratto Anagnina,  Battistini?

Ebbene, vinse l’appalto un famosissimo Imprenditore italiano, cocainomane, addirittura dalla corrosione provocata dalla droga, aveva nelle narici una protesi d’argento. Egli non è più fra noi. Pace all’anima SUA.

Ebbene questo signore consegnò la metropolitana finita, con l’antico e suppongo ancora attuale sistema tribale della assegnazione degli appalti pubblici, nel nostro bel Paese, puntualizzando, tra i più cari del mondo, i cui costi sono talmente gonfiati che sia possibile effettuare una sorta di scarica barile di passa mano dell’appalto. Praticamente: se la Ditta madre che si è aggiudicato l’appalto pubblico, per esempio, indicativamente per Euro 1.000.000,00, cosa fa per non sporcarsi le mani di cemento e di altre responsabilità, ha la facoltà contrattuale, dopo aver detratta la sua ipotetica fetta di guadagno, per dire il 20% , cioè dopo aver intascato 200.000,00 euro, senza aver edificato un solo mattone, cede sulla carta l’appalto ad una altra Società minore, per 800.000,00 euro, e questa catena continua fin quando per costruire la Metro rimangono gli spicci, e dopo la detrazione di tutte queste percentuali, meglio dire mazzette, l’ultima società appaltatrice che deve veramente realizzare ed ultimare l’opera, finiti i denari, acciabatta i lavori, evitando di rispettare le normative vigenti inerenti alla sicurezza dell’opera, e secondo le leggi, suppongo attualmente ancora vigenti, nessuno va in galera.

Invece in altri casi, addirittura quando il giro ingordo di mazzette si propaga esageratamente, quindi con le restanti briciole, l’ultima società appaltatrice che dovrebbe realizzare l’opera, inizia i lavori e subito dopo dichiara fallimento, e lascia l’opera incompiuta, come le molteplici opere pubbliche denunciate da Striscia la notizia, che si limita solamente a fare il teatrino, ma evitando di descrivere per filo e per segno la dinamica malavitosa del nostro sistema di assegnazione degli appalti pubblici. In dialetto putignanese, il tutto si può tradurre in: au arrev chiant u zep. Traduzione = Quando finiscono le forze, cioè i denari, ti fermi. Ripeto e nessuno va in galera. Ebbene tengo a precisare, che queste rivelazioni non sono farina del mio sacco, bensì di un noto e bravissimo Magistrato, che pubblicò in rete questo giro malavitoso degli appalti pubblici, io feci in tempo a copiare questo articolo, che ovviamente attualmente è stato cancellato dalla rete, posso solo dire che le iniziali del cognome di questo famosissimo Magistrato, iniziano  con la I, di Italia. Quindi il sottoscritto, conoscendo queste dinamiche da parecchi anni, ho approfittato il momento propizio per denunciare questo giro malavitoso, ripeto in difesa del buon Silvio Berlusconi, e quindi riprendendo il discorso, a riguardo della costruzione della Metro Romana, linea - AnagninaBattistini, nessun ingegnere dell’epoca, non chiedetemi i nomi, volle approvare il collaudo, sapete il motivo? Perché la buonanima, il vero responsabile dell’opera, sapendo di non dover mai prendere la Metro, avendo a disposizione altri mezzi più sofisticati per gli spostamenti, come auto di lusso, lemusin, elicotteri ed aerei privati, ebbene, per lucrare svariati milioni di lire, ci consegno una canna fumaria di un camino, invece di una metropolitana, peraltro lunga circa 20 chilometri, cioè dal capolinea Anagnina per oltre 16 lunghe fermate sino all’altro capolinea Battistini. Mi spiego meglio, vale a dire che se in quei tempi, fosse scoppiato un incendio dal capolinea Anagnina, e viceversa dall’altro capolinea Battistini, si sarebbe propagato per tutta la linea, un grande risucchio di fiamme, con un conseguente grande disastro strutturale e con un elevatissimo numero di vittime. Ebbene, la linea fu ugualmente attivata, si presume senza collaudo, ma subito dopo iniziarono i lavori di adeguamento alle normative vigenti di antincendio, altri scavi durati circa dieci anni, il cui costo superò la spesa stessa per costruirla, ed ovviamente a spese di noi fessi contribuenti, compreso il sottoscritto. Ebbene a questo famosissimo industriale non fu torto un capello, e la nostra Giustizia sapeva, ma non alzò un dito contro di Lui. Sentenza prevista ergastolo a vita. Fine dell’arringa dell’Avvocato Pietro Sabato, Laureato in Sputtaneria Avanzata presso la Bocconi amari dell’Università di Putignano in Provincia di Bari, con 110 e Lode. Se non si comincia a sputtanare non si farà mai giorno nella nostra bella Italia.

Concludo, dopo questi fatti raccapriccianti, chiodo* (chiedo) da ignorante avvocato, l’assoluzione piena per il buon Silvio Berlusconi, poiché come tutti gli italiani, ovviamente in proporzione al proprio reddito, ha voluto portare l’acqua al suo mulino, per risparmiare appena 7.000.000,00 di euro, per le Sue finanze, ripeto, come pagare una multa di divieto di sosta con ganascia. Quindi, non ha prodotto alcun danno all’incolumità pubblica, pertanto, da ignorante mi chiodo* : si può andare in carcere per aver evaso una sanzione amministrativa? Da domani tutti gli italiani saranno arrestati, perché per la maggiore tutti abbiamo una multa da pagare.

Altra testimonianza diretta che nel mio piccolo posso esibire, è una sanzione amministrativa di Euro 27.185,40 ( codice Atto: 34273900612) relativa al periodo in cui chiusi l’attività artigianale di litografo nel 2005, successivamente pagata all’Erario dopo tre anni, per l’esattezza il 4 Agosto del 2008 con F 24, tramite BNL di Roma Agenzia 36, per aver evaso l’Iva ed altre tasse non pagate relative al reddito dichiarato. Strano, non sono finito in Galera. Pertanto, chiodo* al Giudice della Cassazione  Dott. Esposito di disporre un mandato di cattura per venirmi ad arrestare. 

Adesso Attenzione! Battaglione! Una successiva triplice coincidenza riferita a questo episodio, veramente da fare accapponare la pelle:

ebbene di seguito elenco tre fatalità, coincidenti nella stessa data, ma in un tempo di 16 anni, ripeto, fatti accaduti tutti in data 4 Agosto, e sono: la prima, quando il 4 Agosto del 1998, alla veneranda età di 58 anni, da affittuario di un appartamento sito in Via del Casale Santarelli,105 int 3 in Roma, con regolare contratto di affitto ad equo canone, mi trasferisco in un appartamento di proprietà di prima casa, in Via Cropani, 49, int. 3  -  Roma, accendendo un mutuo decennale, dove a malincuore sin dal primo pernottamento notai un disagio ambientale di gravissima entità, il mio appartamento è collocato fra due vaccherie, altamente inquinanti, dovuta alla incuria dei fattori, cioè, dalla perenne esposizione di sterco di giovenche antistante il piazzale delle vaccherie, attualmente debellata, confinanti con il rispettivo agglomerato urbano dove appunto ho acquistato la mia prima casa, aggiungendo che successivamente in una delle due vaccherie, con la scoperta sconcertante di sepolture abusive di animali, attualmente anche questa debellata.

Altra fatalità, ogni giorno per 14 anni, mattina e sera, prima e dopo il lavoro,  percorrevo questa strada per recarmi nella casa in affitto, che appunto dista appena un chilometro dalla casa di proprietà ed ogni qualvolta che percorrevo questo tratto di strada, chiudevo i finestrini della mia auto per non sentire questo fetore. Quindi caduto con le proprie scarpe nella merda, e nell’anno successivo per difendere i miei diritti di cittadino ho dovuto costituire addirittura un partito politico. Altra data, dopo 10 anni, coincidente il 4 Agosto del 2008 dopo aver estinto l’ultima rata del mutuo, come appena sopra dichiarato, con ricevuta alla mano, pagai all’erario una sanzione amministrativa di Euro 27.185,40 (codice Atto: 34273900612) ebbene, esattamente dopo 5 anni il Buon Silvio Berlusconi nella città di Roma, si difende in un comizio il 4 Agosto del 2013. Signori miei, quando mi sono accorto di queste tre fatali coincidenze, credetemi mi si è accapponata la pelle, e per poco non me la faccio sotto.

Gatto ci cova, sicuramente c’è lo zampino dall’aldilà di Re Salomone, che ha fatto si che queste tre date coincidessero tra loro, per dare un monito di giustizia.

 

Nota: chiodo* - Gli autori della trasmissione l’Eredità non si smentiscono mai come scopiazzatori, infatti, la soluzione della ghigliottina del 20 aprile 2014 è stata chiodo.

Cordiali Saluti

                                                                                          Pietro Sabato, lo Sputtanetor

Nota riflessiva, del 20 Aprile 2014, Pasqua di resurrezione.

Riassumendo, secondo voi, amici lettori ed Istituzioni tutte, dopo questi sputtanamenti ben documentati, chi è stato a salvare la fedina penale ed a far ridurre la pena detentiva al buon Silvio Berlusconi, da quattro anni, a soli quattro ore alla settimanali ai servizi sociali, sino al mese di febbraio del 2015? Gli avvocati Coppi e Ghedini, oppure Pietro Sabato?

Altro, sono lieto di ricordare la lieta notizia diramata dal TG Uno, lo scorso 17 Aprile, Giovedì Santo, circa l’asilo politico concesso dal nostro Paese alla Signora Kazaka, Alma Shalabaieva. E restando in tema di quaresima, tutti ricorderanno la storia della via crucis subita da questa signora estradata irregolarmente e con la forza dal nostro Paese in Kazakistan, come appena sopra accennato al mio amico giornalista, Marco Molendini del Messaggero, quindi ripeto, grazie alla mia denuncia presentata in Tribunale, il 2 Dicembre 2013, che dopo pochissimi giorni, ha raccolto i suoi frutti, esattamente il 23 Dicembre 2013, cioè, due giorni prima del Natale scorso, si è conclusa positivamente, ovviamente con la grande determinazione del coordinatore Capo del Tribunale di Roma, dei Carabinieri e della straordinaria caparbietà del PM Dott. Eugenio Albamonte.

Concludo, Buona Pasqua a tutti, inclusa Equitalia, che puntualmente per fatalità ogni qualvolta che faccio uno sputtanamento del genere, mi invia un nuova sanzione da pagare, ma questa volta dovrò patteggiare, dilazionando la sanzione ad euro 5 mensili, poiché la mia esigua pensione iniziale di 1000,00 euro mensili, con tutti i prestiti acquisiti nel tempo, e gli interessi maturati da pagare, attualmente si è ridotta ad appena 450,00 euro.

                                                                                          Lo Sputtanetor Pietro Sabato