Roma, 29 Novembre 2013 Ore 17,15

Attenzione! Battaglione!

La relazione in allegato è stata totalmente corretta ed aggiornata principalmente all’inizio della quarta pagina.

Dovete perdonare l’operato del mio stretto collaboratore, Gelsomino, che si è offerto di trascrivere questa relazione, invece ha fatto troppi errori, poverino ha solo conseguito gli studi di terza Media, ripetendo due volte la prima, due volte la seconda e due volte la terza, se invece avesse frequentato il centro scolastico Cepu, in un anno avrebbe risolto il tutto.

Ma questa volta dall’alto del mio Dottorato, ho voluto personalmente controllare tutta la relazione, con la speranza che non ci siano altri errori.

Pertanto mi scuso per il disagio e buona lettura.

                                                                                                                   Pietro Sabato 

Roma, 28 Novembre 2013

DA: Pietro Sabato, Presidente Nazionale del Partito Italiano Nuova Generazione.

A: Senatore Dott. Mario Giarrusso Gruppo 5 Stelle -  a mezzo  ANSA

A: ANSA

C.P.C.: Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano a mezzo Raccomandata.

C.P.C. : Avv. Severino ex Ministro della Giustizia a mezzo ANSA

C.P.C.: Ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri. A mezzo ANSA

C.P.C.: Penelopo: Amico e vicino di casa dello Scrivente, il dirimpettaio, un Grillino sfegatato…E mail – mizio55hotmail.it

 

Oggetto: Protesta del Senatore Mario Giarrusso per la chiusura di circa quattromila sedi del Tribunale nel Nostro Paese. In gergo romanesco dicasi soggetto bastian contrario, invece in antico romano, una posizione nefas sui provvedimenti di due Ministri della Giustizia.

 

Egregio Senatore, durante la trasmissione Porta a Porta andata in onda ieri sera su Rai Uno condotta dal Vespone, Lei Senatore ha sollevato il problema di voler ripristinare le quattromila sedi dei Tribunali ormai ritenuti superflui da due Ministri della Giustizia, volendo addirittura indire un referendum popolare, per ripristinare queste strutture ormai considerate obsolete.

Consiglierei il Senatore di contare sino a cento prima di intraprendere questa iniziativa, poiché ritengo sia sbagliata. Quindi Le spiego la vera motivazione di questa iniziativa dei due Ministri, suggerita come al solito dallo scrivente.

Di seguito la esaustiva spiegazione, sperando che Lei Senatore non abbia mai letto i miei scritti, e che quindi  non ha mai sentito parlare del sottoscritto.

Quindi, Le consiglio di consultarsi con il mio amico e vicino di casa, Penelopo, in indirizzo E mail, un audace sostenitore di Voi tutti Grillini, e soprattutto deve chiedere di me anche al Suo capo, l’Impostore Beppe Grillo, che deve proprio al sottoscritto la facoltà di aver portato Lei ed altri 129 Onorevoli in Parlamento, avendo Egli usurpato il mio Referendum proclamato il 18 Giugno del 2007, che mi pregio di allegare in fondo a questa relazione il volantino Sputtanetor a colori. Come leggerà lo stesso Referendum successivamente è stato copiato alla lettera, dopo due mesi, cioè nel settembre dello stesso anno, dal suo Capo Impostore, che con la collaborazione della Banda Bassotti, composta dall’On, Fausto Bertinotti e dall’On. Antonio di Pietro, che hanno preso per mano il Suo Capo, ripeto, Beppe l’Impostore e lo hanno accompagnato in Cassazione a depositare il mio Referendum propositivo indirizzato al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che anch’Egli ha fatto lo gnorri.

Il referendum riguardava:

“La permanenza dei parlamentari sia al Governo che all’Opposizione, per la durata di soli 8 anni, dopo di che, tutti a casa, a riprendere il lavoro di prima ed attendere pazientemente l’età pensionabile, come tutti gli italiani, senza alcun ulteriore privilegio”.

Ebbene, Egregio Senatore il Suo Capo ha solo cambiato due parole, cioè invece di otto anni di Permanenza, ha formulato dopo due legislature, tutto qui, non si è sforzato più di tanto.

Inoltre, come appena sopra accennato anche l’iniziativa descritta in oggetto è farina del mio sacco, divulgata ai quattro venti e poi fatta propria dal ex Ministro Severino e poi successivamente dietro mio suggerimento sostenuta dall’attuale Ministro, Anna Maria Cancellieri, ma suppongo, invece ne sono sicuro, che ambedue i Ministri non siano riusciti a rompere l’omertà dei Signori Giudici, che sicuramente si sono opposti alla mia seconda e ferrea disciplina, quella di abolire definitivamente la burocrazia che da mezzo secolo vige nelle nostre Istituzioni, cominciando proprio dall’origine del male, dalla testa, la Giustizia, dove attualmente una causa civile può durare dai 10 ai 50 anni, e lo stesso dicasi per il penale. Ebbene Egregio Senatore, come risolvere questa situazione stagnante?

Quindi secondo le mie direttive, ripeto divulgate ai quattro venti, cioè con ripetitive  E - mail divulgate in tutto il mondo politico, e di tutto ciò potrà testimoniare la nostra agenzia di stampa, ANSA, e soprattutto i due Ministri sopra menzionati, che hanno preso a cuore questa mia proposta, però ripeto, non è stata realizzata a pieno, in quanto suppongo che i signori Giudici si siano opposti a tali rigide direttive. A questo punto sarà meglio rendere noto, che lo stato Italiano per risolvere le controversie dei cittadini ha un organico di ben 8677 Giudici in Chitone, cioè Togati, e più un organico di  altri 4959 Giudici di Pace, ausiliari, i cui Giudici titolari, muniti di Chitone, Loricati e con gesti di adlocutio, termine usato nell’antica Roma, nell’atteggiamento dell’Imperatore quando appare su un piedistallo circondato dai Generali, mentre recita l’adlocutio e sovrasta la massa dei soldati come una apparizione divina, discorso utile per incitare i soldati alla battaglia, nello stesso modo in cui  i nostri giudici titolari e direi titolati, declinano il loro lavoro ai giudici di pace ausiliari.

La domanda sorge spontanea: Come risolvere questo dilemma? Carissimo Senatore è qui che casca l’asino, la mia successiva proposta di snellimento per ripristinare la Giustizia in Italia, è necessario definire nell’immediato le 8.000.000 di cause civili arretrate ed altrettante 4.000.000 milioni di cause penali. Per risolvere tutto questo arretrato, secondo i miei calcoli occorrerebbero appena 125 giorni lavorativi, distribuiti in 20 ore settimanali, se i nostri giudici pagati profumatamente da noi cittadini contribuenti, risolvessero in otto ore di lavoro, otto cause.

Di seguito in calce a questa relazione Le allego la dinamicità di questa operazione definita: Sabato Salomonica, indirizzata recentemente al ministro Anna Maria Cancellieri, che come leggerà nell’allegato, non era stata informata della mia proposta legislativa.

Egregio Senatore, abbattere la burocrazia si può, ma voi politici dovete alzare le chiappe e parlare con i Giudici del problema, la maggior parte dei quali, sono avanti con l’età, hanno più di 65 anni ed ovvio, non possono passare da un dolce rilassamento secolare ad un lavoro duro ed assiduo, morirebbero tutti di infarto, ma è anche giusto che chi percepisce un lauto stipendio, dovrebbe attivarsi con impegno per le esigenze del Paese.

Basti pensare che un commerciante per farsi onorare una fattura, deve attendere circa 5 anni, Quindi è il momento che intervenga la politica, come? Mandando in pensione tutti i giudici che abbiano maturato 35 anni di lavoro, oppure che abbiano superato i 65 anni di età, senza scandalo, come comuni cittadini. Ovviamente facendo lavorare i giovani Giudici e per il momento evitare alcuna assunzione sostitutiva, poiché secondo il mio iter salomonico, calcolando il numero degli abitanti del nostro Paese, facendo un calcolo statistico alle possibili controversie che potrebbero verificarsi nel tempo, in base al numero della popolazione, di Giudici ne occorrerebbero meno della metà attualmente in organico. Purchè, questi nuovi Giudici con indosso il Chitone, ma evitando di indossare la Lorica, e di pronunciare l’adlocutio, ripeto mandando avanti i giudici di pace per risolvere l’arretrato, cioè tradotto in romanesco dialettale attuale, si adatterebbe il detto: vai avanti tu, che a me me viè da ride! Solo se si dovessero adottare queste nuove direttive, si uscirebbe dalla crisi.

Egregio Senatore, oggi non occorrono sedi e scrivanie sfarzose del tipo, moda alla Quintino Sella, inoltre, Lei sicuramente ricorderà la storia di quattromila anni fa, circa l’operato Giuridico di Re Salomone.

Egli senza la prova del DNA, a disposizione nei giorni nostri, risolse in meno di cinque minuti una causa di due donne che si contendevano la maternità di un neonato, stando seduto senza un tetto sulla testa in una pubblica piazza.

Egregio Senatore, per cui penso che i Giudici di oggi  devono scendere dal piedistallo di grandi burocrati ed umilmente assumere l’atteggiamento del medico condotto, che attualmente deve alzare le chiappe e raggiungere i malati in casa dei cittadini, quindi ai signori Giudici, per praticare la loro professione, non occorrono strutture megalattiche con arredi di lusso, così come è spiegato nell’allegato, cioè, deve svolgere la sua attività nel comune di residenza, per vari motivi, sia per snellire le cause, per evitare lunghi spostamenti con i mezzi di trasporto, e quindi evitando l’inquinamento da C.O.2.

Egregio Senatore, il Suo cittadino non deve spostarsi dal comune di residenza, perché come dice la Costituzione, le Istituzioni sono al Servizio dei Cittadini.

Ebbene che tutti i politici, unitamente al nostro Presidente della Repubblica in ogni momento della loro vita Istituzionale, sappiano tenere in mente, questo articolo della Costituzione.

Quindi Egregio Senatore, mi prometta che non farà questo Referendum nefas.

Per quanto riguarda il cittadino che dovrà fare un certificato che compete ai Tribunali, oggi basterebbe allestire nel proprio comune di residenza una stanza, con un impiegato ed un computer che collegato con vari dipartimenti sparsi nel nostro territorio, risolverebbe in un batti baleno il problema del cittadino.

Invece per Lei Senatore queste problematiche sono sembrate insormontabili, a tal punto di voler addirittura riaprire tutte queste sedi ormai da qualche mese abolite. Invece Egregio Senatore, la leggo nel pensiero, in questo momento Lei sta pensando di abolire anche queste strutture megalattiche, come la Cassazione e tutti i Tribunali esistenti in Italia, e trasformarli in altre strutture più utili alla comunità.

Attenzione! Battaglione! Una veggenza si sta materializzando nella mia mente. Senatore, devo farLe una confidenza, sono in contatto giornaliero con la famosa veggente TARA, ed inseguito a questi contatti quotidiani ho appreso come diventare un bravissimo veggente. Mi dia un attimo di concentrazione e poi Le riferisco:

Con mio grande rammarico, dalle immagini che mi si propongono, noto che Lei Senatore è un gran mascalzone, vedo di già quali saranno le sue intenzioni, sul da farsi di queste strutture, soprattutto nei locali della Cassazione, avendo di fronte il monumento di Camillo Benso Conte di Cavour. Di questo birichino progetto, ne parli a Porta a Porta con il dott. Bruno Vespa, vedrà che Egli con estrema tolleranza, approverà il suo progetto.

Questa è la politica da attuare, quella del vero rigore, egregio Senatore.

Concludo, Egregio Senatore, sperando di aver colto nel segno, cioè di averLa convinta che bisogna lavorare con molta serietà, per risolvere i problemi di casa nostra.

Di seguito gli allegati Promessi, divulgati nel tempo molte volte…

Cordiali Saluti

                                                                                                                   Pietro Sabato

Roma, 16 Giugno 2013

DA: Pietro Sabato, Presidente Nazionale del Partito Italiano Nuova Generazione.

A: Ministro Della Giustizia On. Anna Maria Cancellieri a mezzo ANSA

A: ANSA ed ai maggiori Quotidiani Nazionali Europei ed Internazionali.

C.P.C. CAFFE’ LAVAZZA a mezzo ANSA URGENTE!

 

OGGETTO: Il Messaggero : Task force di 400 Giudici ausiliari, una svolta per le cause civili.

E’ tutta colpa del Caffè LAVAZZA????

 

Egregia Signora Ministro, Annamaria Cancellieri, sogno o son desto, è vera questa notizia che è stata diramata dal Messaggero oggi 16 Giugno 2013, in oggetto descritta? Oppure è un colpo di sole del redattore, vista l’improvvisa calura che ha invaso la nostra penisola, cagionata dall’anticiclone africano?

Tempo fa mi sono espresso sull’argomento descritto in oggetto, pertanto Le allego in fondo a questa relazione, per l’ennesima volta il testo che riporta, che lo Stato Italiano ha come organico in totale 8677 Giudici fra Penalisti e Civilisti, più 4690 Giudici di Pace, e secondo dati statistici recenti, abbiamo un arretrato di circa 8.000.000 di cause civili inevase ed altre 4.000.000 di cause penali, che secondo i calcoli matematici del sottoscritto tutto questo arretrato si potrebbe definire in soli 125 giorni se ciascun Giudice, concludesse una media di 8 cause al giorno, in otto ore di lavoro e se dovesse lavorare appena 20 ore alla settimana, invece Lei Signora Ministro nonostante la vigente recessione e la disoccupazione giovanile, sta trovando lavoro a chi è già lautamente pensionato, volendo schierare, come la chiama Lei, una task force di 400 Giudici ausiliari venerandi, con più di sessanta anni e meno di settantacinque, e non solo, anche con la possibilità di rinnovare tale incarico per altri 5 anni per questi signori, composti da ex magistrati, ex notai, ex avvocati ed ex professori universitari, per agevolare la definizione dei procedimenti civili, compresi quelli in materia di lavoro e previdenza, con il lauto compenso forfetario di 200 euro a sentenza, per spazzare via un arretrato di un milione e duecentomila fascicoli impolverati, che quindi, tale cottimo, ci costerebbe a noi contribuenti, 240.000.000,00 di euro, e 5 anni di tempo. Signora Ministro mi dica che non è vero? Mi scusi. Signora Ministro, la domanda sorge spontanea:  durante questo lasso di tempo di lavoro quinquennale di questa Sua Task Force di 400 marins togati ultra sessantenni sapientoni, che lavoro invece dovrebbero svolgere gli altri 8677 Giudici, più altri 4690 Giudici di Pace, stipendiati dallo Stato, mi ripeto, cioè da noi contribuenti?

Concludo, Signora Ministro per sicurezza ho portato a fare analizzare il caffè che ho acquistato al supermercato, è il Caffe Lavazza, doppio gusto, di cui bevo una tazza la mattina ed una dopo pranzo, non bevo alcolici, non fumo, neppure quelle recenti innovative a vapore. Le farò sapere se le analisi del caffè Lavazza doppio gusto sono Ok. Caso contrario denuncerò la LAVAZZA,  per questa mia esaltata performance.

Ossequi Signora Ministro

                                                                                          Lo Sputtanetor Pietro Sabato

Di seguito l’allegato promesso, pubblicato per la quarta volta, Repetita Iuvant

 

Roma 26 Dicembre 2012

Una Parte del discorso di fine anno del Presidente Sottoscritto, Pietro Sabato, Repetita Iuvant!

 

A: Alle maggiori Istituzioni dello Stato Italiano.

 

Oggetto: Commento dello scrivente in rivalsa al disinteresse  incondizionato del Ex Presidente del Consiglio, Senatore Professor Mario Monti, verso il mio Partito, il più piccolo del mondo politico, ma il più grande nel proporre varie riforme per il bene del nostro Paese.

 

Egregie Autorità delle nostre Istituzioni in indirizzo e carissime amiche ed amici della Rete, debbo per la mia ormai pluriennale consuetudine, cioè da ben tredici anni di intensa attività politica, vorrei quindi commentare su quanto sia emerso nel corso di quest’anno, unitamente al brevissimo discorso di fine anno espresso dal dimissionario Presidente del Consiglio, Prof. Mario Monti, il quale, così come espresso in oggetto, non ha dimostrato interesse verso il mio partito, il più piccolo del mondo politico.

Quindi, come leggerete in fondo a questa relazione, nell’ allegato, del 27 Agosto scorso, un altro mio sogno si infrange. Pertanto, non mi resta di elencare per l’ennesima volta le riforme da tempo promulgate dal sottoscritto, da attuare nella prossima legislatura, se il mio Partito fosse stato preso in considerazione dal Senatore, Professor Mario Monti, che tanto si è lodato per l’operato svolto, ma nella campagna elettorale ha solo percepito il 10% dei Voti degli Italiani.

Di seguito mi accingo a segnalare il periodo in cui tutte queste riforme sono state promulgate, mi limiterò a segnalarVi le date specifiche di divulgazione. Repetita iuvant! Ma per la maggior parte delle volte, stufant! Ma sono costretto a ripetermi ogni qualvolta che questi problemi vengono riproposti.

Il tutto per tramandare alla storia la verità. Tutto il resto che viene raccontato dai quotidiani, non è altro che il surrogato storico raccontato dai soliti ammanicati al Potere della Casta Politica. Quindi basterà consultare dette riforme nel sito web del mio Partito, nelle date di seguito elencate, in primis: la Legge di Iniziativa Popolare: “Sabato Salomonica” depositata in Cassazione il 14 Gennaio del 2009. Altro ancora più a ritroso, il volantino del mese di Giugno del 2007: ” Lo Sputtaneor”, dove è stato evidenziato con delle immagini al limite della decenza, lo svezzamento dei Dinosauri Politici Italiani, che abbiano già maturato più di due legislature alle proprie spalle, ( il tutto dopo alcuni mesi dalla mia divulgazione è stato preventivamente scopiazzato dal Giullare Beppe Grillo, con la Complicità dell’On. Antonio Di Pietro e dell’On. Fausto Bertinotti, quest’ ultimo dinosauro, attualmente in Pensione ) la cui iniziativa dopo ben cinque anni ha raccolto i suoi frutti, con le recentissime dimissioni di due eccellenti Dinosauri, gli Onorevoli Walter Veltroni, e l’On. Massimo Dalema.

Pertanto consiglierei di leggere alcuni articoli risalenti nelle date appena predette, e godrete di verità storiche. Altra verità storica, promulgata dal sottoscritto recentemente, è la riforma sulla nostra Giustizia che fa acqua da tutte le parti, è un vero colabrodo. Basti pensare che abbiamo 8.000.000 di cause civili ed altre 4.000.000 di cause Penali inevase, che da decenni giacciono negli scaffali polverosi dei Tribunali, e secondo la mia ingegnosa e nello stesso tempo puerile e Salomonica strategia, tutta questa zavorra Giuridica si potrebbe sanare in appena 125 giorni lavorativi, e senza alcuno sforzo particolare, da parte dei nostri ben 8677 Giudici e 4690 Giudici di Pace ausiliari, sparsi nel nostro territorio Nazionale, alla condizione, se questi Giudici tutti insieme dovessero lavorare proficuamente solo 20 ore alla settimana, per soli 125 giorni. Un vero enigma.

Volendo approfondire, detta mia ingegnosa, ma nello stesso tempo, puerile riforma, ebbene, potrete consultarla, sintonizzandoVi nel sito web del mio Partito:

www.nuovagenerazioneroma.it  in data, 24 Luglio 2012, ed all’inizio della quarta pagina di questa esaustiva e lunga relazione, leggerete con grande stupore come risolvere questo gravoso disagio Istituzionale.

No! Ho cambiato idea, anzi vorrei subito riproporla questa mia ingegnosa riforma della Giustizia, sperando che la Rete You Tube, mi dia spazio sufficiente per completare questo mio intervento di fine anno. Velocemente:

Avete a portata di mano una piccola lavagnetta ed un gessetto? Oppure un foglio di carta ed una penna? Ebbene conterò sino a dieci. Fattoooo! Fiorello non ti sto imitando, intanto se sei sintonizzato, prendi appunti anche tu: Ora siete tutti pronti?

Quindi, dicevo che facendo i conti della massaia, il primo fattore importante di questa semplice operazione, consiste in un dato di fatto, cioè: lo Stato Italiano, dispone di un Patrimonio umano di ben 8.677 Giudici, ed altri 4690 Giudici di Pace ausiliari, sparsi nel nostro territorio, e per facilitare il conto della massaia, escluderò tutti i Giudici di Pace ed il disavanzo dei 677 Giudici, quindi  arrotonderò a soli 8.000 Giudici disponibili. Quindi scrivete sulla vostra lavagna questa cifra, 8.000 Giudici. Secondo fattore, un altro dato di fatto, abbiamo attualmente 8.000.000 di cause Civili ed altre 4.000.000 di cause Penali, tutte inevase, e per non confondere i conti, penseremo di smaltire i soli 8.000.000 di cause civili, quindi fate questa divisione - cause inevase 8.000.000: 8000 Giudici, otterremo = 1000 cause civili da smaltire per ogni giudice fra gli 8000, ed ora Attenzione! Battaglione! Terzo fattore: l’Italia è suddivisa da ben 8029 Comuni, che per facilitare il conto arrotonderò ad 8000 (ottomila) Comuni. Domanda? Mi state seguendo? Quindi, se dividiamo gli 8.000.000 di cause con gli 8.000 Comuni otterremo lo stesso risultato di prima, cioè: =  1000 cause da smaltire per ogni comune d’ Italia, e quindi per ogni singolo giudice fra gli 8.000. Quindi se ogni Giudice tra gli 8.000, durante una giornata lavorativa di 8 ore, dovesse svolgere e definire 8 cause al giorno, facendo questa divisione: 1000 cause inevase da svolgere per ciascun giudice fra gli ottomila, diviso 8 cause al giorno definite, otterremo risultato = a 125 giorni lavorativi per smaltire gli 8.000.000 di cause civili che da decenni stazionano tra gli acari negli scaffali dei nostri Tribunali.

Ebbene, con questo stratagemma Salomonico si eviterà in un prossimo futuro sia l’accumulo di cause nei nostri Tribunali e nello stesso tempo di costruire strutture esageratamente costose per svolgere questo tipo di attività Giuridica, che peraltro si potrà svolgere in economia, anche nelle grandi città come Roma, suddividendo le cause da svolgere in alcuni locali delle molteplici circoscrizioni del comune.

Praticamente svolgere le cause porta a porta, cioè, vicino alla residenza del cittadino, evitando inutili spostamenti con veicoli ed altri mezzi inquinanti, quindi evitando una notevole immissione di C.O.2. Così avremmo rispettato la natura, e ciò che c’è scritto nella nostra Costituzione, cioè, che le nostre Istituzioni, sono al servizio del Cittadino. Quindi questo è un sillogismo che calzerebbe bene al nostro caso. Deducendo quindi, che i nostri Giudici sono i nostri servitori.

La Giustizia è il Motore principale per l’ Economia di un Paese Civile.

Ovviamente tale intera operazione innovativa costerebbe pochissimo alle casse dello Stato, se si dovesse considerare la spesa irrisoria per allestire alcuni locali di fortuna  adibiti ad aule di Tribunali, nelle rispettive sedi degli 8.000 comuni Italiani, per aver svolto in ogni comune, appena 1000 cause arretrate, in appena 125 Giorni.

Pertanto a tale imprescindibile operazione bisognerà completarla con altre successive divisioni, tra cui in primis,  i 125 giorni lavorativi diviso le 52 settimane di cui l’anno è composto, il risultato è uguale a due giorni e mezzo di lavoro per ciascun Giudice fra gli 8.000, per ogni settimana lavorativa, quindi, equivalenti ad appena 20 ore settimanali di lavoro per ciascun Giudice.

Considerazione: Tenendo conto che per arrotondare il conto, non è stato conteggiato il disavanzo dei 677 Giudici ed i 4690 Giudici di pace, quindi il conto esatto lo lasciamo fare ai matematici, ovviamente il conteggio risulterà di gran lunga inferiore a quello stimato dal sottoscritto. Pertanto, mi chiedo: con tutto questo arretrato che ci ritroviamo attualmente, quindi, ringraziando il noto giornalista Antonio Lubrano: la domanda sorge spontanea: quanto tempo dedicano i Signori Giudici per questo sacrosanto dovere e ruolo Istituzionale?

Ebbene, approssimativamente i Signori 8.677 Giudici, attualmente in carica, dovrebbero definire una causa ogni 20 ore di lavoro, equivalenti a tre giorni lavorativi, per ciascun Giudice, pagati profumatamente dai cittadini. Continuando su questa strada fra non molto le cause arretrate, diverranno 16.000.000. (Una vera Vergogna).  

Cordiali Saluti Signora Ministro, spero abbia letto questa relazione e torni sui Suoi passi, bocciando questa sua riforma.

                                                                                                                   Pietro Sabato

 

Roma, 31 Luglio 2013

 

DA: Pietro Sabato, Presidente Nazionale del Partito Italiano Nuova Generazione.

 

A: Ministro della Giustizia Dott.ssa Anna Maria Cancellieri

 

A: ANSA

 

Oggetto: Fervidi auguri di pronta guarigione.

 

Egregia Signora Ministro, si ricorda di me, sono il contestatore che alcuni giorni fa ho avuto da ridire su alcune Sue scelte politiche, che ho ritenuto errate, e quindi di replicare, tutto ciò grazie alla nostra Costituzione che ci consente di esprimere le nostre opinioni.

Nonostante le nostre opinioni avverse in ambito politico, saputa la notizia di questo Suo infortunio mi sono sentito in dovere di augurarLe una pronta guarigione, ed essendo il sottoscritto uno esperto di fratture subite in prima persona, vorrei darLe alcuni consigli relativi alla riabilitazione, che è la fase più delicata, cioè non deve scoraggiarsi se i tempi di guarigione saranno più lunghi di quelli previsti dai medici.

Concludo augurandole nuovamente sinceri auguri di pronta guarigione, ed un repentino ritorno alle Sue funzioni di Ministro, che in questo momento difficile della nostra storia ha bisogno del suo supporto.

Ossequi Signora Ministro

                                                                                                                   Pietro Sabato

Voce Narrante

Il Ministro ha risposto alla mia E mail:

 

Ringrazio di cuore per le espressioni augurali di pronta guarigione.

Colgo l’occasione per inviare i miei più cordiali saluti.

Annamaria Cancellieri