Roma, 1 Marzo 2014

DA: Pietro Sabato, Presidente Nazionale del Partito Italiano Nuova Generazione.

A: LUX VIDE a mezzo RAI Uno Fiction

A: ANSA ed ai maggiori quotidiani nazionali ed internazionali.

 

OGGETTO: replica alla relazione in allegato, inviataVi ieri 28 febbraio appena scorso, dovendo fare delle ulteriori dichiarazioni, circa l’accoglimento in casa mia, della giovinetta nigeriana, Valentina, allegandoVi direttamente l’antefatto, cioè, come ho conosciuto questa ragazzina, e conseguenti sviluppi, descritti direttamente dalla sceneggiatura del film: Maccarolo… Politico da Sempre… , e con il rituale copia in colla, trasmessi a voi della: ” Lux Vide S.P.A. “ E come espresso in indirizzo all’ANSA ed ai maggiori quotidiani Nazionali ed Internazionali.

 

Una provvidenziale rampogna per La Lux Vide S.P.A.

 

Suppongo che leggendo il mio copione evidentemente avete voluto interpretare questa storia nel modo maligno peggiore. Ma vi accorgerete del contrario.

Di seguito a voi in allegato, ripeto direttamente dal racconto descritto realmente nella sceneggiatura, puntualizzando quindi, su quanto ho dichiarato nell’allegato di ieri, che contrariamente, quando ho accolto Valentina in casa mia per un breve periodo di tempo, non sapevo che avesse avuto un passato di prostituzione. In quanto secondo i fatti veri di seguito elencati, Valentina l’ho conosciuta prima nel mio negozio come una ambulante di calzini ed affini, e non come una prostituta, dopo si è rivelata tale, da Lei stessa, inseguito alla confessione avvenuta in casa mia, dal ritorno notturno da Ostia Lido, fatta alla mia compagna, e si è saputo così il suo nero passato nella città di Napoli.

Ed ecco di seguito il racconto, veritiero…

 

Scena N. 66   IL FIORETTO DI MEZZANOTTE

Siamo nel 2004, Pietro non ha ancora venduto l’appartamento in montagna in Abruzzo, sito in località : PRATO LONARO, (AQUILA)

 

Pietro spegne il televisore e raggiunge Paola in camera da letto, Paola è ancora sveglia.

 

PIETRO

 

Paola, domani finalmente si parte, hai preparato l’occorrente per passare in pace qualche giorno di vacanze in montagna? Lenzuola e vettovaglie varie?

 

PAOLA

 

Non preoccuparti è tutto nel borsone. Finalmente un di relax.

 

PIETRO

A chi lo dici non vedo l’ora, buona notte amore

 

PAOLA

Buonanotte

Voce Narrante

Passa una mezz’ora, i due fidanzati sono immersi nel sonno. E’ notte fonda, precisamente mezzanotte, squilla il telefono.

 

PIETRO

Chi rompe a quest’ora?

 

PAOLA

 

Oddio, presto rispondi, ho il presentimento che mia madre stia male.

PIETRO

 

Pronto chi parla?

Pietro per non fare stare in ansia Paola inserisce il tasto viva voce.

 

VALENTINA

 

Pronto sono Valentina una ragazza nigeriana, mi scuso per l’ora, vorrei parlare con il padrone delle magliette dove c’e il grande cane e i bambini. ( Ovviamente non è questo il dialogo che si è svolto, bensì in modo più grottesco ed in una lingua italiana prettamente maccheronica, perché Valentina non parla bene l’Italiano.)

 

PIETRO

Ho capito, sono io Pietro il padrone delle magliette e tu sei Valentina la ragazza a cui tre mesi fa ho regalato le magliette del Partito? Poi l’animale stampato sulle magliette non è un cane, ma un orso, è la seconda volta che te lo dico, ora dimmi qual’ è il motivo di questa telefonata?

Intanto Paola sentendo la voce di una giovane donna, si insospettisce pensando che fra i due ci sia una tresca amorosa, e tempestivamente Paola inizia ad infliggere a Pietro dei pizzicotti alquanto dolorosi, ma quando Valentina spiega la sua situazione, Paola muta atteggiamento.

 

VALENTINA

Senta sig. Pietro, oggi verso le undici stavo vendendo della biancheria su una spiaggia di Ostia Lido, quando un finanziere mi ha malmenato strappandomi di mano il borsone e mi ha sequestrato tutta la merce, poi sono svenuta, mi hanno portato al pronto soccorso e dopo altri accertamenti, mi hanno rilasciato venti minuti fa ed ora mi trovo alla stazione centrale di Ostia Lido, ho pochi spiccioli e la metro è chiusa e io vorrei tornare a Roma.

Grazie al numero di telefono che è stampato sulla maglietta sono riuscita a chiedere il vostro aiuto.

 

PIETRO

Basta, basta, ascoltami Valentia fra mezzora vengo a prenderti non ti muovere, il tempo necessario per arrivare con la macchina.

 

VALENTINA

Grazie, grazie sig. Pietro.

 

PIETRO

Stai tranquilla arrivo subito, a presto ciao.

 

PIETRO

Dai Paola mettiti qualcosa addosso e vieni con me, andiamo a fare una passeggiata ad Ostia, meglio dire un fioretto a mezzanotte. Che ne dici, è un bel titolo per una Petizione.

PAOLA

Agli ordini buon samaritano.

Voce Narrante

I due salgono in macchina e vanno a soccorrere Valentina e dopo venti minuti sono alla stazione di Ostia.

 

PIETRO

Eccola Valentina, è quella ragazzina seduta sul marciapiede.

 

PAOLA

Ma è poco più di una bambina, e a questa età si procura da vivere in questo modo. Povera piccola.

Voce Narrante

Scendono tutti e due dalla macchina e vanno incontro a Valentina che a stento riconosce Pietro, ma Pietro la riconosce subito, perché Valentina indossa la maglietta del Partito.

L’aspetto di Valentina è veramente dimesso, sulla maglietta del partito si vedono delle piccole macchie di sangue all’altezza del seno sinistro e la ragazzina ha il polso sinistro dolorante, con un visibile graffio tra il pollice e il polso, lungo circa cinque centimetri, contratto durante la colluttazione con un finanziere, troppo zelante e ligio al proprio dovere, ma aggiungerei nu poco razzista.

 

PIETRO

Ciao Valentina, sono Pietro, il proprietario delle magliette col cane, vieni, sali in macchina ti accompagno a casa.

 

VALENTINA

Per un istante diffidente, poi vede Paola e sale in macchina.

Grazie grazie tante, tu sei la moglie di Pietro? Scusate avete un po d’acqua e da stamattina che non tocco cibo e acqua.

 

PAOLA

Pietro fermati, vado un attimo al bar a prendere una bottiglia d’acqua. ( Subito dopo Paola torna e fa dissetare la piccola Valentina e replica)

Come, sei stata ospite dello Stato Italiano e non sei stata rifocillata? Spiegaci bene, come sono accaduti i fatti?

 

VALENTINA

Ero sulla spiaggia a vendere biancheria, quando un finanziere in borghese, in canottiera e pantaloncini corti, senza qualificarsi mi ha aggredito, mi ha strappato di mano il borsone sequestrandomi tutta la merce, un valore di circa 150 Euro, procurandomi questa ferita al polso e poi sono svenuta, mi hanno portato al pronto soccorso, lì sono rinvenuta, mi hanno medicato il polso e subito dopo, mi hanno caricata su un’ auto e da Ostia mi hanno portata a Roma in Via Genova, in Questura per dei controlli, e poi di nuovo ad Ostia, senza un bicchiere d’acqua.

PIETRO

Manco li Cani ( espressione Pugliese = trattamento che non si riserva neppure ai cani)

Pur sapendo, che la ragazza abitava a Roma, potevano benissimo rilasciarla a Roma.

Valli a capire questi regolamenti, e per giunta la rilasciano in un ora che la metro non è più operante. Vorrei tanto capire come si possa agire in un modo così contorto.

Dimmi Valentina dove abiti ?

VALENTINA

Veramente ora è troppo tardi per andare a casa, perché abito presso un istituto di suore sulla Prenestina, dopo le dieci non si può più rincasare.

PAOLA

Valentina non preoccuparti, questa notte sei nostra ospite.

 

VALENTINA

Grazie, grazie Signora.

 

PIETRO

E domani mi racconterai nei minimi particolari come sono andati i fatti.

Dimmi Valentina, ricordi in quale spiaggia sei stata aggredita?

 

VALENTINA

La spiaggia la abbiamo appena oltrepassata. Pietro, al primo incrocio fa inversione di marcia sul litorale di Ostia e si fa additare la spiaggia dove è stata aggredita, e a malincuore è proprio quella della Guardia di Finanza, Cappuccetto Rosso è finita proprio nelle grinfie del lupo.

PAOLA

Povera Valentina, è finita direttamente nelle fauci del lupo, proprio come Cappuccetto Rosso, proprio lì dovevi vendere la tua mercanzia, dimmi Valentina sai leggere l’Italiano?

 

VALENTINA

No signora, non so leggere e ne scrivere.

PIETRO

Ti rendi conto ho distribuito circa cento magliette del Partito agli amici del club di tennis e ad amici intimi, e ho notato che nessuno di loro le ha mai indossate, invece ne ho regalate appena cinque ad una ragazza nigeriana ed una di queste è stata indossata ed è stata sporcata di sangue, questa me la pagano.

 

PAOLA

Comunque, cara Valentina, nella tua sventura, sei proprio fortunata poiché questa, sarà oggetto di una ennesima petizione che rimarrà scritta sugli annali della storia politica italiana, sei capitata a cecio dicono a Roma.

Domani sicuramente sarà un giorno molto caldo, in tutti i sensi. (Pietro sorride con sarcasmo)

Voce Narrante.

Intanto Pietro, fatta di nuovo inversione di marcia, riprende la strada per Roma, sono ormai l’una e trenta e l’auto si ferma sotto la Sede del Partito e abitazione di Pietro (Casa e Bottega). Pietro, Paola e Valentina, varcano la soglia di casa.

 

PAOLA

Valentina, questo è un accappatoio, quello è il bagno, vai, fatti una bella doccia calda e purificati da tutte le malefatte che oggi hai subito, mentre io ti preparo una bella bistecca e il lettino degli ospiti, domattina ti sveglierai veramente riposata, ricordati di disinfettarti la ferita che hai sul polso, il disinfettante è nella cassetta dei medicinali.

 

VALENTINA

Grazie Signora, lei è molto buona.

 

PAOLA

Tranquilla, altrimenti non sarei al fianco di questo matto. Come si dice, Dio li fa e Poi li accoppia.

 

PIETRO

Care signore il pazzo vi saluta e va a dormire, a proposito Paola, che facciamo rimandiamo la partenza?

PAOLA

Certamente caro, domani sarà un giorno di fuoco, altra petizione…va bene…

Voce Narrante

L’indomani verso le sette Valentina per disobbligarsi per l’ospitalità ricevuta, è già sveglia e sta rassettando la casa, ha gia lavato i pavimenti di tutte le stanze tranne la camera da letto dove dormono Pietro e Paola, i due sentono dei rumori e Paola si alza dal letto e vede Valentina all’opera con gli stracci e la ramazza.

 

PAOLA

Valentina che fai ? Fermati, più tardi viene la domestica, tu sei nostra ospite e gli ospiti dalle nostre parti non fanno le pulizie.

VALENTINA

Non si preoccupi signora, sono abituata a fare tutto questo, dalle suore tutte le mattine prima di andare al lavoro pulisco la mia stanza.

Intanto Pietro ha sentito tutto, si alza dal letto si infila il pigiama e si reca nel salone dove Paola e Valentina stanno discutendo, saluta Valentina e fissa intensamente Paola, i due si guardano negli occhi, abbozzano un sorriso e insieme fanno un cenno di assenso con la testa, i due si capiscono al volo e Paola rivolgendosi a Valentina si esprime:

 

PAOLA

Ascoltami Valentina, ti piacerebbe essere assunta nella nostra casa, con regolare contratto, come collaboratrice domestica, usufruendo di vitto e alloggio ?

Valentina dall’emozione scoppia in lacrime e abbraccia Paola, Pietro per non distogliere quel momento di grande emotività torna in camera commosso, e poco dopo…

PIETRO

Su su Valentina, ricordi noi due dobbiamo lavorare, mi devi raccontare per filo e per segno i fattacci di ieri, prima prepariamo la Petizione e prima partiamo per le vacanze, però dai subito il numero di telefono delle suore a Paola che deve informare l’Istituto che sei stata assunta da noi definitivamente.

VALENTINA

Va bene sig. Pietro

 

Si vede Paola che telefona all’Istituto ecclesiale e dopo un breve colloquio con la Suora, anch’essa commossa dalla felice soluzione. Paola chiude la comunicazione e si vede Valentina che sprizza gioia da tutti i pori, e poi raggiunge nello studio Pietro che è pronto ad ascoltare Valentina che racconta l’accaduto del giorno prima.

Finita la Petizione, Pietro si reca nel vicino ufficio postale per spedire la raccomandata alla Procura della repubblica, mentre Paola e Valentina preparano le valige per la partenza, Valentina chiede il permesso di telefonare in Nigeria al padre per avvertirlo della sua nuova e risolutiva situazione, Valentina telefona al padre in Nigeria, ma la situazione non è tanto felice perché il padre ha perso da poco la moglie e deve mantenere cinque figli e non ha alcun sostentamento da alcuno tranne quello di Valentina, che ogni settimana invia qualche soldo, circa 80 euro, pagandone dieci per la spedizione. Paola scruta con attenzione l’espressione di Valentina e prima che Valentina attacchi la comunicazione, Paola apre un cassetto con la chiave dove ci sono i soldi per le vacanze e conta 600 euro, l’intero stipendio anticipato di Valentina e li porge nelle mani tremanti della stessa, che muta subito atteggiamento commovendosi, e dopo un lungo colloquio con il padre in lingua nigeriana (con i sottotitoli in italiano, e se il film sarà prodotto all’estero con i sottotitoli dei rispettivi paesi acquirenti), Valentina finalmente chiude la comunicazione con il padre e si rivolge a Paola…

 

VALENTINA

Signora la ringrazio tanto per quello che state facendo per me, e vorrei chiedervi un’altra cortesia

 

PAOLA

Dimmi Valentina, vuoi altri soldi?

VALENTINA

Per carità, questi soldi bastano per far vivere la mia famiglia per tre mesi, signora vorrei un di tempo libero per spedire questi soldi a mio padre in Nigeria, devo andare in via Casilina da un nostro corriere.

In vacanza vorrei stare tranquilla e sapere che i miei stanno bene.

PAOLA

Non preoccuparti, fra dieci minuti arriva Pietro con la macchina e prima di partire per le vacanze andiamo tutti insieme a spedire i soldi alla tua famiglia, stai tranquilla.

Nel frattempo arriva Pietro

PIETRO

Allora donne si parte?

 

PAOLA

Sicuramente caro, però prima bisognerà accompagnare Valentina sulla Casilina da un corriere nigeriano, perché deve spedire dei soldi alla sua famiglia.

PIETRO

Tranquilla Valentina dimmi la strada, questo non lo considero un contrattempo, andrei in capo al mondo per spedire i soldi alla tua famiglia.

Voce Narrante

Valentina non ottiene il Permesso di soggiorno,  e continua ad aiutare economicamente la Sua famiglia in Nigeria e soprattutto svolge una vita più tranquilla e serena per la sua tenera età.

La petizione di Valentina, verrà archiviata dalla Procura della Repubblica, per non arrecare all’Italia e al Corpo della Guardia di Finanza un immeritato demerito civico, cagionato dal comportamento isolato di un individuo ligio al proprio dovere ma sicuramente, fuori dalle norme comportamentali civiche e militari, qualificandosi un razzista.

Si suppone siano stati presi dei seri provvedimenti nei confronti di questo signore e si spera che episodi del genere non accadano più.

Il Finanziere si doveva limitare a qualificarsi, mettersi sugli attenti, mostrare il tesserino di Finanziere a Valentina e spiegare con educazione alla signorina l’infrazione che aveva commesso, e invitarla a seguirlo in caserma e infine sequestrare la merce. Evitando assolutamente, di aggredire la malcapitata, come un comune scippatore strappandole di mano il borsone, provocando con lo strattone la caduta in terra e delle lesioni al polso.

 

Pietro, dopo tre giorni di indagini relative al caso Valentina, di seguito illustrato…parte per le vacanze con Paola e Valentina…

 

Roma, 3 Settembre 2004

DA: Pietro Sabato, Presidente Nazionale Del Partito Italiano Nuova Generazione

A: Spett.le Procura Della Repubblica Italiana Piazzale Clodio, 12 – 00198 Roma

C.P. C.: Egregio Vice Presidente Del Consiglio, Onorevole Gianfranco Fini, Camera Dei Deputati Piazza Montecitorio,1 - 00186 Roma

 C. P. C.: Egregio Sig. Sindaco di Roma Walter Veltroni – Piazza del Campidoglio, 1 - 00186 Roma

Oggetto Denuncia:

 Ogieva Valentina nata in Nigeria il 14 Febbraio 1986 – Contro Sig.P. V., appartenente al Comando Reparto II Servizi Castelfusano, con il Grado di Finanziere Scelto, questi sorprendeva la Signora in oggetto nella commercializzazione abusiva di slip uomo donna, tovaglie, canovacci, federe per cuscini, slip per bambino, calzettoni uomo donna ecc. ecc. ma il modo di contestare l’infrazione alla Ogieva, non è stata eseguita nelle norme vigenti di uno Stato Democratico come il nostro, dove ancora si rispettano i diritti umani, in ugual misura etnica.

Di seguito la descrizione dei fatti.

Innanzi tutto il sottoscritto si costituisce parte civile in difesa della Signora Ogieva, che come prima accennato, per sbarcare il lunario commercializza indumenti porta a porta, ed è stato in questo modo che alcuni mesi fa l’ ho conosciuta nel mio negozio sito in Via Marco Valerio Corvo, 28 Roma e in quella occasione, ho omaggiato la Signora con alcune magliette del Partito il cui marchio ormai Vi è noto, e a questo proposito, uscendo fuori tema, vorrei aggiungere che ho distribuito tante magliette ai miei amici e purtroppo ho notato che nessuno di loro l’ ha mai indossata, quindi, preferisco donarle a persone che veramente ne hanno bisogno e come si è visto non si vergognano di indossarla, ed è stata questa motivazione, che mi ha spinto a costituirmi parte civile, perchè il 3 Settembre 2004, la Ogieva, al momento del vile fermo effettuato dal Sig. P. V., alle ore 12,30, indossava la maglietta del Partito Italiano Nuova Generazione, ed è stata fermata e aggredita come una terrorista, più dettagliatamente, Il Sig. P. V., ha prima spintonato con violenza la piccola fiammiferaia, il cui peso corporeo è di Kg. 47, e la circonferenza dei polsi è di appena 14 centimetri, (come il polso di un bambino) e peraltro è sofferente di stomaco e fegato, denutrita, sulla soglia dell’anoressia.

Dopo questo dettaglio, il Sig. Finanziere Scelto, al momento della contestazione, non ha salutato militarmente la Ogieva, come da manuale, non indossava la divisa militare, non si è qualificato e non ha mostrato nessuna tessera personale, che comprovava la sua qualifica appartenente alla Guardia di Finanza dello Stato Italiano, e peraltro, al momento del fermo non ha chiesto il documento alla piccola sventurata, invece, come prima accennato, l’ ha spintonata, poi le ha scippato con violenza la borsa dalle mani, affermando di volerla sequestrare.

Chiunque a questo punto avrebbe pensato di trovarsi di fronte ad uno scippatore, o un drogato, difatti, la malcapitata, ha pensato bene di difendere la sua proprietà tirando a se la borsa con tutte le sue forze, assumendo l’atteggiamento del tiro alla fune, ma il Finanziere Scelto, non si è limitato a sottrarre con la sua forza di uomo, la borsa dalle esili mani della Ogieva, ma addirittura, per farle mollare la presa gli ha sferrato alcuni pugni sui fragili polsi, trascinandola al suolo supina, e la borsa si è letteralmente lacerata, e si spera di trovare ancora il corpo del reato. ( Una borsa di colore blù)

Dopo questo efferato evento, la piccola Valentina, era veramente terrorizzata, quando un signore con molta grazia le si avvicina ed estrae dalla tasca il tesserino, e si qualifica come Poliziotto, tranquillizzando in modo paterno la vittima, che ormai depredata umiliata e percossa, perde i sensi, e si risveglia in ospedale, ed uscirà dopo circa tre ore, dopo essere stata visitata da un Medico fantasma, che al momento del congedo dall’Ospedale di Ostia non ha rilasciato alla paziente il referto medico, che avrebbe descritto, che la vittima ha riportato una escoriazione sanguinante sul polso sinistro e relativa contusione del polso stesso. ( Signori Procuratori, non siamo in Brasile, giustizia sia fatta).

Subito dopo, è stata trasferita nell’ufficio di Guardia della Finanza di Ostia, successivamente a Roma, in Questura in Via Genova per accertamenti e nuovamente, il ritorno al comando della Finanza di Ostia per firmare la notifica dell’infrazione commessa, è stata congedata alle ore 23, 10, come dimostrano gli allegati, e durante tutto questo tempo, non è stata foraggiata, neppure un bicchiere d’acqua, nel mio paese si dice “ Manc a li cani” traduzione = un trattamento che non si riserva neanche ai cani.

La Ogieva dopo aver vagato per Ostia Lido alla ricerca della Metropolitana, per raggiungere Roma e tornare a casa presso la chiesa Apotecosta in via Casilina, alle ore 1 disperata, ha l’idea di telefonare alla sede del Partito Italiano Nuova Generazione, ricavando il Numero telefonico del Partito, dalla maglietta che indossa, e il sottoscritto si è subito mosso in soccorso della piccola sventurata, e dopo averla raggiunta alla stazione di Ostia centro, la ospita nella sede del Partito e stessa abitazione del Presidente, che dopo averla rifocillata, le prepara un giaciglio per la notte.

Fine della storia.

Debbo aggiungere, che nella borsa ormai lacerata, oltre all’abbigliamento elencato nel verbale, che mi pregio di allegarVi, il Sig. Finanziere Scelto non ha scritto che è stata rinvenuta una Bibbia, abbastanza lacerata dall’uso, che è stata successivamente restituita .

Concludo, per dare un messaggio a tutto il mondo, terroristi inclusi che uccidono senza pietà, professando la cultura della morte, invece di avere più rispetto per la persona umana, pertanto, il sottoscritto:

chiede che la Signora Ogieva venga risarcita dallo Stato Italiano, per l’ammontare di Euro 200.000,00 ( Duecentomila euro ) come risarcimento danni per le percosse lesive subite, da un rappresentante dello Stato Italiano, trauma psicologico e danni morali, una cifra importante, affinché Valentina possa finalmente acquisire una licenza per poter svolgere la sua attività legalmente.

Trascorsi 30 giorni, se la mia richiesta non sarà soddisfatta agirò per via legale, per far riconoscere alla parte lesa i diritti di cui sopra.

Distinti Saluti

                                                                                                                   Pietro Sabato

 

Roma, 9 Settembre 2004

 

Spett.le Procura della Repubblica Italiana Piazzale Clodio, 12 - 00198 Roma

 C.C.: ASL Roma D Presidio Ospedaliero G.B. Grassi Dipartimento di Emergenza ed Accettazione, Prof. Matcovich

 C.C.: ASL Roma D Presidio Ospedaliero G.B. Grassi Dipartimento di Emergenza ed Accettazione, Medico di PS Sig.Taranto Aldo.

 

Rif. Oggetto : Denuncia del 3 Settembre 2004 ( errore di data in quanto il fatto è accaduto il 3 Settembre e la denuncia invece è stata scritta il giorno successivo) Ogieva Valentina Contro Sig. P. V. Finanziere Scelto del Comando II Gruppo Roma Lido di Ostia (Roma) Via Alcide Pedretti N. 17 .

NS.Rif. : Raccomandata del 5 Settembre N. 12451225172/ 8

 

Lo scrivente è Pietro Sabato, Presidente Nazionale del Partito Italiano Nuova Generazione,

costituitosi parte civile nella denuncia in oggetto.

Dopo varie ricerche, sono emersi nuovi fatti che provano che la Signora Ogieva Valentina, il 3 Settembre alle ore 15,36 è stata ricoverata presso il Presidio Ospedaliero G.B. Grassi di Ostia Lido, (RM) come persona ignota, Cartella clinica di PS N: 2004072872, che mi pregio di allegarVi, e risulta che la Ogieva è stata assistita dal Medico di PS Taranto Aldo, ( caratteristiche fisiche: basso di statura robusto con gli occhiali di anni circa 35 ) che dopo 5 giorni, nel corridoio adiacente la stanza del Primario del Pronto Soccorso Prof. Matcovich, ha riconosciuto la Signora Ogieva che unitamente al sottoscritto arrancava alla ricerca di questo certificato, finalmente, paziente e medico si sono cordialmente salutati in presenza del Primario e della Gentilissima Signora della Segreteria Sanitaria del Presidio Ospedaliero, che dopo alcune telefonate, ha rintracciato il Primario del Pronto Soccorso che era nella Sua stanza in riunione con altri Medici e fra questi c’era anche il Medico Taranto, che ascoltando la mia denuncia, ha ricordato subito l’episodio accreditandosi l’intervento ospedaliero. Quindi, una volta rintracciato il Medico fantasma, non restava altro che rintracciare la cartella clinica fantasma, che il Prof. Matcovich dopo accurate ricerche, il giorno successivo è riuscito a ritrovare.

Appena ricevuta la buona novella, mi sono recato nuovamente ad Ostia a ritirarla, esattamente il giorno 9 Settembre 2004 ore 13, dopo aver ringraziato il Primario per il Suo zelante interessamento, ho letto nel verbale di pronto soccorso, che la Ogieva è stata registrata come paziente ignoto, quando risulta che il Sig. P. V., è stato per tutto il tempo del ricovero a fianco della sua contravventrice, persino quando il Medico Taranto Aldo la stava visitando, che ha invitato il Finanziere Scelto, ad uscire dalla stanza. Quindi è tacito pensare che si è voluto schedare la paziente come persona ignota per non avere grane future.

Domanda: perché il Finanziere P. V. non ha scritto tutto ciò nel suo verbale?

Per meglio specificare: se alle 14,30 La Ogieva è stata fermata sulla spiaggia e alle 15,36 è stata ricoverata in Ospedale e dimessa alle 18,03, come mai questo periodo di tempo non è stato reso noto nel verbale?

Inoltre come faceva la paziente in stato d’ansia reattivo come risulta nel certificato, a presentarsi il giorno successivo alle ore 8 presso gli uffici della Guardia di Finanza di Ostia, quando è stata rilasciata alle 23, 10 e la metro per raggiungere Roma, chiude alle ore 23,30, considerando che la Ogieva e arrivata alla stazione di Ostia alle ore una del 4 Settembre 2004 e in seguito è stata soccorsa dal sottoscritto, affamata e assetata?

Altra anomalia nel verbale del pronto soccorso: alla voce esame obbiettivo, ottavo rigo: ESCORIAZIONE PRIMO DITO MANO SINISTRA, invece dalle due foto inviate in allegato alla Procura, risulta sul polso, ben sei centimetri distante dal pollice. Sembra strano che un Medico del pronto soccorso non sappia distinguere le dita delle mani, dai polsi. La motivazione di questa dichiarazione mendace, è stata fatta volutamente dal Medico, per salvaguardare in caso di processo il Sig,Finanziere P.V., perché oltre a perdere il posto, poteva finire in galera, ultimamente la Cassazione ha approvato una legge che ferire una ragazza ai polsi, viene considerato un atto di libidine, reato grave punibile penalmente.

Inoltre sulla maglietta che indossava l’ Ogieva il giorno del fermo, sono ben visibili le macchie di sangue sulla parte sinistra all’altezza del seno, gesto consueto di chi si ferisce, ritraendo il braccio a se, cercando di saturare la ferita.

Concludo, non vorrei atteggiarmi ad Avvocato, sono sicuro che l’Avv. Taormina mi darebbe ragione, ma per fortuna non è morto nessuno, ma l’episodio resta grave, per il periodo storico che stiamo vivendo, accendere altre micce sarebbe la fine, è necessario quindi, ridimensionare alcuni elementi delle forze dell’ordine, palesemente razzisti, magari degradarli, senza far perdere loro il posto di lavoro, una lavatina di testa ogni tanto, per dare l’esempio, non guasterebbe.

P.S.: Infatti il caso dopo pochissimo tempo è stato regolarmente archiviato. 

Distinti Saluti

                                                                                                                                          Pietro Sabato

 

67 -   ESTERNO CASA DI PIETRO. MONTAGNA.

 

È Agosto. Pietro, Paola e Valentina vanno a passare le vacanze nella casa di Pietro in montagna.

La MDP inquadra un paesaggio montano degli Abruzzi, poi un piccolo paese e alla fine individua una casetta in pietra ristrutturata. I due fidanzati e Valentina, sono seduti in giardino e stanno mangiando della frutta.

PAOLA

Era ora. Finalmente qui potrò starmene un po’ in pace lontano dalle tue petizioni.

PIETRO

Guarda che sono stanco anch’io, che credi? Però le ingiustizie lo sai che non le sopporto.

                                                      Voce Narrante

Trascorsi appena dieci giorni di vacanze, altre grane in vista: una telefonata da Roma, Pietro è costretto ad interrompere le vacanze e decide di ritornare di corsa a Roma:

La befana d’Agosto lo attende! E che Befana!

Fine di questo Racconto.

 

Roma 1 Marzo 2014:

considerazione finale dello scrivente diretta alla Società di Produzione Lux Vide S.P.A. che avrebbe insinuato seppure con un messaggio subliminale, sia esso o meno mirato al sottoscritto, nel definirmi un pappone, ma nella realtà come dimostrato dai fatti sono un benefattore che nell’anno 2005 avendo ereditato dai miei genitori, circa 130.000,00 euro in contanti, ricavati dalla vendita di immobili, altri aggiuntivi 60.000,00 euro avendo venduto il mio appartamento in montagna, in località Prato Lonaro, (Abruzzo) frutto del mio lavoro di imprenditore, ed infine per causa vendita beni di famiglia, composta da cinque fratelli, ho dovuto chiudere l’attività e vendere anche il locale, ex calzoleria della buonanima di mio Padre, dove appunto ho svolto l’attività imprenditoriale di Litografo per 22 anni, quindi ho dovuto vendere anche i macchinari, da cui ho ricavato altri 40.000,00 euro. Quindi siamo nel 2005, ripeto, durante questi 22 anni di attività imprenditoriale, nel 1998 ho acquistato la mia prima attuale dimora sita in via Cropani, 49, accendendo un mutuo decennale di 2.000.000,00 di vecchie lire al mese, successivamente con l’avvento dell’euro la rata si è definita in 1000,00 euro mensili. Ma insieme a questa dettagliata cronistoria dei miei averi, devo aggiungere che ho portando avanti questa attività imprenditoriale da solo, senza operai, con testimonianze inconfutabili, determinate dal fatto che per sbarcare il lunario, mi occorrevano  3.000.000 milioni di lire al mese, solo per pagare la rata mensile del leasing per l’acquisto delle macchine da stampa, questa esosa rata mensile si è protratta per soli 5 anni, esattamente dal mese di ottobre del 1983 al 1988, anno in cui ho estinto il debito, ovviamente rispettando tutte le scadenze, e per sopperire a queste spese, in quel periodo ero costretto a  lavorare 20 ore al giorno, ed a lungo andare questa situazione mi è costata una denuncia penale, consultabile presso il X Commissariato di Roma Sito in Via Marco Valerio Corvo, 38, dove risulta questa denuncia per disturbo della quiete pubblica, esposta dai miei vicini di negozio, che si sono lamentati dei rumori che emergevano in piena notte dalla mia piccola bottega, provocati dalle 8000 copie all’ora che sfornava la mia macchina da Stampa. A questo punto Vi starete chiedendo, ma tutti questi soldi dove sono finiti: mi spiego tosto, avendo smesso l’attività di imprenditore prima di finire di pagare il mutuo, quindi mi mancavano tre anni dall’estinzione, poi ho sbarcato il lunario per tre anni, ho assistito economicamente Valentina in Francia, ed il padre Joseph in Nigeria, ed il resto è finito nelle tasche di EQUITALIA, per tasse arretrate non pagate, il cui importo è triplicato, ma per fortuna che sono stato parsimonioso in questi anni, difatti dal 2005 al 2008 non ho speso un solo centesimo di euro per andare in vacanza, sebbene ero consapevole di essere un benestante.

Oggi sono in bolletta vivo con la mia pensione di Euro 1040,00 e con il prestito preso in  banca, lo estinguerò nel 2017, se Dio vuole, quindi mi restano appena 600,00 euro mensili per sbarcare il lunario.

Allora, secondo Voi dopo questa dettagliata indagine ben documentata dei miei averi, secondo voi, sono stati ricavati dalla prostituzione?

Quindi, non credo che dubiterete anche di Adriano Celentano, definendolo un pappone per aver devoluto in beneficenza circa 300.000,00.

E per fatalità Adriano è un mio vicino conterraneo, i nostri Paesi natali, distano appena 7 chilometri, l’uno dall’altro, cioè: Putignano e Conversano, quindi evidentemente noi meridionali che veramente abbiamo sofferto la fame, abbiamo nel nostro DNA più sensibilità, rispetto a chi ha vissuto sempre nell’agiatezza.

Poi devo continuare ribadendo, che addirittura nostro Signore Gesù, sposò la ex prostituta Maddalena, proferendo le famose parole: chi è senza peccato scagli la prima pietra, ed ebbe anche dei figli da Colei, così come ci tramandano alcuni libri di Storia, successivamente tutti trucidati, dai suoi stessi seguaci di Gesù, per l’ipocrisia di tramandare bugie, sulla integrità divina di Gesù, invece, in verità vi dico, che Gesù è stato un virgulto uomo eterosessuale. 

(come le Vostre bugie supposte, egregia Videa S.p.a.)

Pertanto, facendo riferimento alla Storia di Nostro Signore Gesù, Padre consapevole, e contrariamente a quella più recente del calciatore Mario Balotelli, che nei tempi moderni, non voleva sottoporsi all’esame del DNA, poi convertitosi, ha dovuto ammettere di essere il padre della piccola, nata dalla relazione con la bellissima Gabriella Fico. Invece il sottoscritto, volendo, non si ritrarrebbe a questo esame, per dimostrare che i figli bellissimi di Valentina, non sono figli miei.

Coscienziosamente ho voluto solamente aiutare questa famiglia, poiché ritengo divinamente capitata durante il mio percorso politico, peraltro, con l’aggravante, cagionato dal fatto che la mia maglietta del Partito, l’unica ad essere stata indossata da terzi, cioè, da Valentina, sia stata sporcata di Sangue. Non ho tollerato affatto questo incidente.

Contenti di quest’altro sputtanamento?

 

 Cordiali Saluti

                                                                                          Lo sputtanetor, Pietro Sabato                                      Di seguito la relazione dattilo scritta, trasmessa ieri 28 febbraio 2014 in video You Tube…

 

Roma, 28 Febbraio 2014

DA: Pietro Sabato, Presidente Nazionale del Partito Italiano Nuova Generazione.

A: LUX VIDE S.P.A.  E mail RAI UNO

C.P.C.: RAI UNO Fiction E mail

A: ANSA ed ai maggiori quotidiani Nazionali ed Internazionali.

 

OGGETTO: La Lux Vide S.P.A. durante la Fiction Don Matteo, andata in onda in prima serata su Rai Uno ieri sera 27 Febbraio 2014, si presume abbia inviato uno sgradevole messaggio subliminale allo scrivente Pietro Sabato, trovatosi ovviamente ripeto in modo subliminale, come interprete nella fiction con lo stesso cognome, di un certo : DI SABATO, cioè nei panni di un personaggio poco di buono, Reo di essere uno sfruttatore della prostituzione ed ancora peggio, ma per fortuna scagionato di omicidio. Insomma,  Questo, Di Sabato un cattivo personaggio, in parole povere ed in modo più volgare un Pappone.

 

Questo è l’ennesimo messaggio subliminale presunto o mirato che esso sia, che ho ricevuto in 14 anni di intensa attività politica, mi mancava quest’ultimo nell’elenco.

Ma prima di iniziare è necessario fare una breve prefazione, cioè quella di riferirVi che in questi giorni è in corso un gravissimo contenzioso di Plagio di Copyright contro la Società Endemol, in cui è coinvolta anche La Rai, e come tutti sappiamo anche la Lux Vide S.P.A. collabora con la RAI, producendo Fiction.

Quindi trattasi di una grande famiglia che si stringe intorno alla mamma Rai, che invece per alcuni si rivela una vera spietata matrigna.

Ora veniamo ai fatti, ciò che è espresso in oggetto, secondo il mio parere, ripeto, se possa essere  un messaggio subliminale diretto o meno al sottoscritto, io desidero difendermi ugualmente, pur assumendomi il ruolo di chi ha la coda di paglia.

Innanzi tutto come è di mia consuetudine vorrei iniziare con uno sputtanamento, cioè nel dichiarare apertamente che la Società Lux Vide S.P.A. è una mia vecchia conoscenza, giustificata dal fatto che in data 28 Aprile del lontano 2004 con ricevuta alla mano del corriere “Pony Line” ho inviato il mio copione sceneggiatura: Maccarolo… Politico Da Sempre…per essere visionato, e successivamente ho anche ricevuto la risposta, cioè questa di seguito in allegato:

(quindi ciò dimostrerebbe che non sono un personaggio sconosciuto a questa Società.)

 

Roma, 17 Maggio 2004

(Quindi pochi mesi dopo il mio deposito in SIAE della sceneggiatura: Maccarolo…avvenuto il 25 Marzo del 2004)

Gentile Signor Sabato,

La ringrazio vivamente per averci inviato la sceneggiatura Maccarolo, Li abbiamo letti e valutati attentamente.

Purtroppo la Storia in questo momento non può essere presa in considerazione. Attualmente infatti, le strategie della LUX VIDE sono orientate in direzioni diverse. Saremo comunque lieti di ricevere e valutare altre sue proposte.

Cordiali Saluti

                                                                                                       Firmato, Luca Manzi

Voce Narrante dello Scrivente…

Dopo questa testimonianza dimostro di non essere un visionario, che quindi il messaggio subliminale espresso in oggetto possa essere rivolto prettamente al sottoscritto, e quindi ora posso esprimere la mia versione dei fatti:

è vero, correva l’anno 2003 circa, ho accolto in casa per un brevissimo periodo, come descritto nel mio Copione, una ex prostituta nigeriana malnutrita di appena 19 anni, che attualmente vive in Francia da ben 8 anni, insieme al suo consorte connazionale, ed hanno tre bambini, e purtroppo vivono ancora in uno stato di precarietà, ed io in questo lasso di tempo, continuo ad aiutare economicamente questa famiglia, in totale facendo i calcoli con il mio pallottoliere, unitamente ai molteplici bonifici documentabili, spediti in Francia, incluso il bonifico di 5000,00 euro inviato al padre di Valentina, Joseph residente in Nigeria, quindi in totale ai giorni nostri ho sborsato circa 45.000,00 euro e non solo, data la mia indole di benefattore invio attualmente da pensionato anche della beneficenza, questa più modesta ad associazioni cattoliche, che mi pregio di documentare le ricevute, con questo piccolo schermo.

Ma ora non possono mancare per la Vostra Visione altre ricevute di un corriere espresso, certo, pony Line, con cui ho inviato il mio copione, Maccarolo… Politico Da Sempre… ad altre società famose di produzione cinematografiche, per essere visionato, ma la risposta di tutte queste società e stata unanime: Le faremo Sapere, cioè alle calende Greche, cioè mai!

Di seguito elenco le società contattate, fatalità quasi tutte collaboratrici della RAI, tra  cui:  La società: Videa S.P.A. copione inviato in data 29 Aprile 2004.

La Filmauro, in data il 26 Maggio 2004. - La Titanus, inviato il 3 maggio 2004. - Grundy Italia S.P.A. inviato il 22 novembre 2004.  La Lucky Red, inviato il 31 maggio del 2004. - MICATO S.P.A. inviato il 5 giugno 2004. - La Palomar, inviato il 23 aprile 2004. - La BIM, inviato il 4 giugno 2004, in Rai direttamente consegnato a pedagna, sempre nel mese di Ottobre del 2004 al quinto piano di Viale Mazzini, n. 14 ponendo con le mie mani il Copione sulla scrivania della segretaria del Dott. del Noce, ed anche ad altri nomi dello Spettacolo, nei pressi di viale Mazzini, sono stati resi sempre in omaggio altri copioni e direttamente a brevi mano, al conduttore Calimero, Carlo Conti, ed a Fiorello.

Inoltre il mio copione è stato consegnato a tante altre società che purtroppo non conservo più le ricevute, ed infine circa 9000 copie del mio libro sceneggiatura sono state rese in omaggio brevi mano agli italiani, soprattutto ai cittadini romani.

Concludo, deducendo che invece sono da condannare quelle persone che sfruttano l’ingegno altrui, per arricchirsi, questo è veramente il vero male della nostra società, il Pesce più grande mangia quello più piccolo, ma speriamo che le situazioni cambino, poiché c’è una sostanziale differenza fra le leggi della  giungla e le leggi degli uomini.

Cordiali Saluti

                 Ancora non Vi Basta! Vi Saluta, l’ Imperterrito Sputtanetor, Pietro Sabato