Roma, 25 Ottobre, 2008  ore 9,15

 

Da: Pietro Sabato, aspirante Poeta et Presidente Nazionale del Partito Italiano Nuova Generazione.

 

A: Dott. Pippo Baudo, Trasmissione Domenica IN – RAI UNO

 

C.C. : ANSA

 

Carissimo Pippo, oggi è Sabato, 25 Ottobre, 2008, ore 9,15,  come previsto, non mi hai invitato alla tua trasmissione, per recitare questa magnifica poesia in farsetto, in ogni caso, sebbene sono deluso da questo ennesimo diniego politico, te la rinvio, perché è stata successivamente aggiornata con altri episodi ed è stata corretta, c’era qualche errore di grammatica ed infine è stata più raffinata nelle rime. Però promettimi di depositarla nell’archivio della Rai, forse fra cent’anni, con l’estinzione dei dinosauri, qualcuno la leggerà.

Buon divertimento.  

 

Roma, Correva l’anno 2008, 20 Ottobre 2008 ore 21,48. Questo messaggio è stato inviato erroneamente all’ANSA, via E mail, stamane alle ore 9,53 e alle ore 21,00 circa. Il testo è stato quindi corretto. Mi scuso per l’errore, cestinate le precedenti E Mail.

 

Oggetto: Partecipazione dello scrivente al concorso Popolo di Poeti, Tema della Settimana: “Italia Mia”

Italia Mia…

 

Italia! Italia mia! Ormai sei sulle onde in balìa, la compagnia di bandiera l’Alitalia, per quattro soldi l’han data via, e così sia.

Italia! Italia mia! Sei stata nei secoli governata dai Papi, sebbene sconfitti dai bersaglieri di Re Vittorio Emanuele, con la breccia di porta Pia, sei stata per la Chiesa, sempre Pia e benedetta. Invece noi romani ed italiani, da secoli siamo sempre in bolletta! Ma che disdetta!

Garibaldi, l’eroe dei due mondi, ha unificato l’Italia mia, ma subito dopo è arrivato un maestro elementare, che voleva far diventare tutti, delle persone virtuose nella vita a remare, ma poverino è stato sfortunato, perché costretto dalla storia ad allearsi con il vicino, invasore di confino, (Licenza poetica) il nero Baffettino, persecutore razzista. Ma il Padreterno, che esiste per d’avvero, è stato implacabile e severo. Infatti, il razzista nero, prima di suicidarsi, ha ammazzato con del veleno, tutto il suo clero, (la famiglia), e invece alla buonanima i partigiani lo hanno prima fucilato e poi capovolto come un pedalino, ma dalle tasche non è uscito neppure un quattrino.

Così come noiartri romani ed italiani, uniti nella cattiva sorte, dopo la morte della buonanima di Mussolini, se semo ritrovati con le tasche piene de bruscolini.

Poi c’è stato Gimondi, scalatore di monti, che ha pedalato in lungo e in largo lo stivale, eppure, è meno famoso di Tremonti, Tenutore dei nostri Conti.

Poi da decenni c’è stanno i dinosauri, Veltroni e Berlusconi, che cianno rotto li c……, perché d’accordo pe costruì er ponte sullo stretto, ma non sanno, che se stanno a fa un dispetto, perchè fra non molto le persone e i mezzi di locomozione voleranno come uccelli, e quindi, saranno da tutti coionati e presi pei fondelli.

Pensate invece a risolvere i problemi dell’acqua razionata in Calabria e nella Trinacria, da secoli nelle mani della Macria. ( Licenza Poetica, dopo secoli diamo a questa associazione criminale una terminologia più consona alla provenienza territoriale, appunto dalla Trinacria.)

Poi c’è il nucleare, non basta la spazzatura che ci ritroviamo e che non sappiamo più dove metterla, pensate alle scorie nucleari, le metteranno tutte all’aperto come la spazzatura, così avremo nuove culture di alveari, con nuovi sapori di miele, di Api nucleari.

Poi per finire in bellezza, sul vero senso della parola, parleremo di un Ministro, della coalizione di destra, del Governo attuale: La bellissima trentenne On. Mara Carfagna, colta dal sottoscritto in castagna, perché da tempo, si sta arrampicando sulla Cuccagna, per arrivare sull’ambita vetta, a cogliere la soluzione, per poi risolvere il problema della prostituzione, facendo finta però, di non sapere, quanto è buono il formaggio con le pere, maturate nell’orto del sottoscritto, che illo tempora, tanto tempo , ha già descritto per filo e per segno, come risolvere questo millenario agognato disegno.

(Evidenziato, nella sceneggiatura descritta nel libro: “Maccarolo… Politico da Sempre…” a Pag, 155, dalla scena n. 113 alla 117, seguito dall’ articolo: Casa e Bottega,  e nel Supplemento di Ottobre da Pag. 63 alla 67.)

Concludo, deducendo che il nostro, è il Paese dei furbi, provato anche dal fatto, che ormai nel XXI secolo, dell’Italia mia, non c’è rimasto più nulla. Se so vennuti tutto, ce rimane la speranza che sti dinosauri di politici, se ne vanno tutti in vacanza, ma sapete dove? Nel paese dei balocchi, a pia per culo Pinocchio e i suoi paesani allocchi.

Noi se semo proprio stufati e perciò andate tutti quanti a quel paese, ricordanno dal Paradiso il grande Alberto, che ci aspetta tutti quanti a braccia aperte, ben intesi, quanno ormai fra cent’anni, ce pisceremo sotto, nelle mutanni. ( licenza poetica)

 

Da Gelsomino, l’erede di Pasquino, con grande affetto per tutti, soprattutto per gli onorevoli dinosauri, non Colleghi, e un affettuoso saluto nell’aldilà al grandissimo commediante, Principe De Curtis, Totò, carissimo collega.

                                                                                                                                              Pietro Sabato

 

P.S.: Preferirei che questa satira, data la sacralità dei contenuti, tratteggiata da versi poetici in farsetto, fosse musicata e cantata da Giovanotti, oppure dal maestro Apicella, il buon Silvio permettendo, o meglio ancora, recitata dal nostro amatissimo, Paolo Ferrari. Ah! Pippoooo! Questa versione non è come la prima, suvvia! Orsù Cornamuse! Vibrate il suono della libertà! Ora si può pubblicare, è stata di gran lunga raffinata! Pippo, se non mi assegni il primo premio non ti scrivo più.

Ciao Pippuzzo, ti supplico,  non mi provocare con questi titoli invitanti, ricordati che se becco qualche querela, ti nomino mio tutore e finanziatore legale. Hai letto il mio Libro Maccarolo… Politico da sempre…? Se sì, fammi un cenno di assenso, con il capo,  durante la prossima trasmissione. Almeno questo me lo merito! 

Un anno fa l’ho consegnato nella Sede RAI di Viale Mazzini, con la mia dedica a te indirizzata. Conservalo con cura, molto presto, si potrebbe realizzare un film di altissimo livello culturale, per le future Generazioni. Sperando che il fato nel paese dei Balocchi faccia il suo corso! Sennò lo commenteremo in Paradiso, fra cent’anni.

A Proposito: Ah! Pippoooo! Dimme un Po’, ma la RAI è ancora dell’Italia Mia, oppure de Gianni Riotta, quel GFDNMR?

Traduzione per i malpensanti: Grande Fratello Di Nostra Matrigna RAI. Suppongo che tutti quanti, avrete malignato scambiando il mio  messaggino, con il famoso detto dialettale Romanesco…

 

Ciao Riotta, e a voialtri malpensanti                                                         Pietro Sabato