ROMA, 13 Febbraio 2012
DA: Pietro Sabato, Presidente
Nazionale del Partito Italiano Nuova Generazione,
A: ANSA
A: RAI Trasmissione L’Eredità, Alla cortese attenzione
degli Autori di Detta Trasmissione ed al Presentatore Carlo Conti, Calimero.
Oggetto: “ORSO” Assegnato in modo
Subliminale il VI Pitale di CRETA! A CHI? Diceva la Buonanima. Leggendo lo
scoprirete… correva l’anno 2012
Il Pitale di Creta torna alla ribalta…
Faccio
riferimento alla relazione di Giovedì 9 Febbraio scorso titolata: La resa dei
Conti, pubblicata in video conferenza ed inviata via e mail ai maggiori
quotidiani nazionali, escluso il quotidiano la
Repubblica che dopo dodici anni, si rifiuta di ricevere i miei messaggi. Molto tempo prima è stato anche il Messaggero, alla guida di
un certo giornalista, piccolo piccolo, di nome:
NAPOLETANO, attualmente capo di un altro quotidiano. Considerazione: negativa
dimostrazione di democrazia.
Quindi
ritornando all’oggetto della relazione del 9 Febbraio, dove descrivo in modo
dettagliato, i fatti accaduti in seguito alla mia visita, presso il ministero
dei beni culturali, ebbene, si suppone che questa mia ironica esposizione dei
fatti, abbia suscitato irritabilità nei piani alti della RAI,
a tal punto di imbastire, in ritorsione, un messaggio subliminale indirizzato
al sottoscritto, infatti, ieri Sabato 11 Febbraio 2012, durante la trasmissione
l’Eredità, condotta da Carlo Conti, durante la fase della Scossa, emerge un
messaggio subliminale sicuramente diretto al sottoscritto, poiché trattava dell’icona
dell’orso del mio partito, paventata come un plagio di copyright commesso tempo
fa dal sottoscritto, nei riguardi del partito dei Verdi. Ecco la dinamica dei fatti, quindi nella schermata grafica della
scossa appaiono molti nomi di animali, tra cui quello dell’orso, e la domanda
che si poneva ai concorrenti era quella di non svelare quale animale non
raffigurava nell’icona dei partiti eletti nel parlamento del 1994.
Durante
questa fase un concorrente prende la scossa, cioè
svelando la verità, cioè l’icona del
cervo, (dove la telecamera con un primo
piano ha evidenziato la foto di un cervo con un paio di corna, ben ramificate,
si suppone dirette al sottoscritto, ma non essendo maritato le respingo ai
mittenti.) Dopo questa breve parentesi, dicevo quindi, era il cervo, che
non era raffigurato nell’icona di nessun partito nel parlamento dell’epoca,
cioè, del secolo scorso. Invece durante la scossa è emerso che l’icona
dell’orso sia appartenuta alla coalizione politica dei
Verdi. Detta icona subito sostituita da un’altra effige
grafica, subito negli anni successivi, per motivi interni del partito.
Quindi
l’icona dell’ORSO, essendo stata rimossa non poteva restare per sempre in
esclusiva dello stesso partito.
Per
mio conto aggiungerei che sia in passato che nel 1994 il sottoscritto non si è
mai interessato di politica, anzi ero molto schifato dai fatti di corruzione di
quei tempi, a mala pena mi recavo alle urne per
votare.
Ma
nel 1999 sono stato costretto a fondare un Comitato di Quartiere per risolvere un
disagio ambientale, di enorme gravità, cagionato
dall’acquisto della mia prima casa, situata tra due vaccherie puzzolenti,
acquistata un anno prima, cioè nel 1998 alla tenera età di 57 anni, con un
mutuo da pagare sulle spalle per 10 lunghi anni. Ebbene, ripeto dopo un anno
dall’acquisto, per debellare questo grave disagio ambientale, ripeto, decisi di
fondare un Comitato di Quartiere, riferito all’agglomerato urbano di via Gasperina e Via Cropani,
ovviamente assecondato da tutti i residenti, come sopra accennato, il nostro
agglomerato urbano era circondato da due vaccherie con un potenziale di circa
duemila giovenche da latte, che ogni giorno oltre alla produzione di molti
litri di latte, producevano tonnellate di sterco, che a sua volta, dai relativi
fattori, veniva lasciato nel piazzale antistante delle due vaccherie ad
essiccare ed ad evaporare, eternamente, come i ghiacciai del polo nord, eterni
e perenni, e quando soffiava lo scirocco, per respirare erano veramente cavoli
amari per noi residenti.
Basti
pensare, che la mia prima notte di pernottamento, subito dopo l’acquisizione
della proprietà, esattamente il 5 Agosto del 1998, in via
Cropani, 49, come trascritto nella mia sceneggiatura,
dopo essere stato abbandonato dalla mia fidanzata, che mi amava tanto, ebbene
si è rifiutata di pernottare, per il forte odore di sterco di giovenche che
aleggiava nelle stanze, che data la calura estiva, erano tutte spalancate, ed
il sottoscritto per soccombere a questa puzza, e per poter dormire, fui
costretto ad apportare alla mia bocca un fazzoletto imbevuto d’acqua per
filtrare questo odore nauseante di sterco di vacca, che in seguito fu scoperto
dell’altro, cioè che tale puzza veniva alimentata anche da animali morti di
stenti, lasciati a putrefare sul piazzale antistante di una delle due
vaccherie, per fortuna quella più lontana, dalle nostre abitazioni, alla merce
di cani che sbranavano le loro carni putrefatte, e tali carcasse una volta ben
spolpate dalle carni, venivano in loco sepolte. Una situazione molto grave.
Avevamo la SAVANA sotto casa, per altro subito dopo il raccordo, nella città di
ROMA, CAPUT MUNDI.
Chiudo
questa incresciosa e macabra parentesi aggiungendo un altro particolare, quella
di una foto, che purtroppo oggi non riesco più a
trovare, scattata in direzione della stalla più vicina al mio condominio,
ebbene la stessa foto, che fu inviata in Tribunale, ( apro una parentesi, se non vado
errato, fu inviata alla cortese attenzione del
P.M. di allora Dott. Verusio,
lo stesso Procuratore che oggi si sta occupando, della disgrazia della nave di
Crociera, Costa Concordia.)
Chiusa
questa parentesi storica, quindi dicevo, questa foto, ripeto, ritraeva la
stalla di una delle due vaccherie, quella più vicina, distava circa 100 metri
dal mio condominio, uso
l’imperfetto perché ora questa vaccheria è stata da circa un anno finalmente
rimossa, così vanno le cose in Italia, a rilento, come le lumache. Quindi, a proposito della famosa foto, il palazzo del mio
condominio era ritratto di fronte alla stalla, avendo però le giovenche di
spalle, e l’effetto fotografico faceva intendere che la stessero facendo nelle
nostre case, avendo alcune giovenche la coda riversa verso l’alto. Maurizio il
mio vicino dirimpettaio, detto Penelopo, potrà
testimoniare.
(Vorrei aprire una
parentesi riferendomi a questo mio carissimo amico, Maurizio, ripeto, mio
dirimpettaio, che ogni qualvolta che ho difficoltà con la rete, faccio un fischio
e Lui corre in mio aiuto e mi risolve tutti i problemi di collegamento del mio
computer in caso di blek out, e per questo lo
ringrazio, ma il sottoscritto essendo un personaggio molto critico, meglio dire
un eccellente sputtanatore, visti certi Suoi
atteggiamenti, da cui si è guadagnato l’appellativo di Penelopo,
perché durante la trascorsa estate, parlo
dal mese di maggio sino alla fine di settembre, durante quasi tutti i
pomeriggi, disfaceva e rifaceva un piccolo tratto di tetto della sua abitazione
di un grande attico, era un lavoro interminabile, rimuoveva tegole e poi le
rimetteva al posto, lavoro che ai miei occhi non sembrava costruttivo, poiché
dopo tutto quel lavoro, ripeto, il tetto sembrava come era prima, cioè non
scorgevo alcuna innovazione di alta ingegneria. Per cui data la mia
irrefrenabile indole ironica, ho definito il mio amico, disfa
e rifattetti, da non confondere con uno dei tanti
chirurghi: disfa e rifatette, quindi detto, PENELOPO,
sempre fedele alla sua famiglia, composta dalla sua bella consorte e dalle due
belle figliole, così come lo era la fedelissima moglie di Ulisse, Penelope che
per evitare di essere continuamente insidiata dai feroci Proci, che oltre al
giornaliero gozzoviglio nella sua reggia, pretendevano la sua mano, per modo di
dire, e quindi la Regina di Itaca, decise di usare lo stratagemma della famosa
tela, promettendo ai suoi pretendenti che avrebbe sposato uno di loro, UN
PROCIO, quando l’avrebbe finita di tessere. Ma la furbastra Penelope fedele al
suo Ulisse, non intendeva tradire il suo sposo, quindi disdegnava queste
forzate nozze, quindi la furbastra di giorno tesseva la tela e di notte la disfaceva, così come il mio amico, il cui motivo mi sfugge,
per questo suo continuo e perpetuo disfa e rifattetti.
Tutto questo te lo dovevo, ciao Maurizio, carissimo amico!)
Chiusa
questa lunghissima Parentesi riprendiamo il discorso,
quindi dicevo a proposito dell’effetto fotografico della mia foto inviata in
Tribunale, illo tempora, all’Attenzione del P.M. Dott. Verusio, dove si palesa
inconfutabilmente il disagio ambientale, ebbene, sebbene l’evidenza, purtroppo Carissimo
Calimero tutte queste testimonianze non furono prese in considerazione, sia dal
Tribunale che dall’allora Sindaco in motorino, Francesco Rutelli
e successivamente anche dal nuovo Sindaco Walter Veltroni,
Er Carota.
Quindi
subito dopo, vista questa reticenza da parte dei due Sindaci a non voler
risolvere i nostri problemi, per essere più incisivo nella mia azione
contestatrice, fui costretto addirittura a fondare un Partito
Politico, e prima di dare la
denominazione e l’icona al mio Partito: Partito Italiano Nuova Generazione e la
relativa Icona Costituita da un ORSO GRISLY CANADESE, che con le poderose zanne
protegge quattro bambini di diversa ETNIA, ho avuto l’accortezza professionale,
sia come litografo, grafico pubblicitario e persona responsabile, per evitare
denunce di plagio di copyright, mi sono informato che nessun altro partito sia
Italiano, che in ambito internazionale, avesse la stessa denominazione e la stessa definizione e
caratteristica di IMMAGINE, del mio Partito.
Il
tutto è provato dal fatto che, durante questi miei Dodici anni di intensa attività politica, nessuno si è permesso di
rivendicare Diritti di Plagio Di Copyright, contro il mio Partito.
Concludo
questo primo caso, sperando di essere stato esaustivo nelle esposizione cronologica
dei fatti.
Ed
ora passiamo alla fase successiva, per svelare la dinamica
delle origini della denominazione della Parola Eredità, titolo della attuale trasmissione
l’Eredità unitamente alla seconda parte della trasmissione: La Scossa.
Orsù
scopriamo dette origini:
Ecco
accontentati: innanzi tutto c’è da chiarire che detta trasmissione: L’Eredità è
stata trasmessa per la prima volta dopo la Costituzione del mio Partito, cioè dopo il 15 Giugno del 2000, fatta questa premessa
iniziamo a raccontare come si sono svolti i fatti: cioè, come ed il perché
delle origini di queste due parole: L’eredità, e successivamente la Scossa,
ereditate dalla RAI contro il volere del sottoscritto. Iniziamo
a parlare dell’origine della Parola: L’Eredità:
Ovviamente
il tutto non può essere materialmente provato, ma vi giuro che ciò che sto per rivelare, e che già a suo tempo formalmente fu
evidenziato e ben sputtanato, ripeto in varie
relazione del tempo.
Ripeto,
soffermiamoci prima sul Sostantivo L’Eredità, che la RAI
ha invece scopiazzato da una delle mie performance politiche che io
sottoscritto predicavo ai giovani, agli albori della mia attività politica,
cioè subito dopo il 15 Giugno del 2000, nel circolo di tennis : OASI DI PACE,
dove sono attualmente socio frequentatore.
Ebbene,
per invogliare i giovani ad iscriversi al mio partito, davo loro in omaggio
alcune magliette pubblicitarie, stampate in serigrafia, raffigurate dalla bellissima icona
dell’Orso Grisly Canadese, che protegge con le
poderose Zanne quattro bambini di diversa Etnia, e successivamente rivelavo a questi ragazzi, il motivo della mia
discesa in politica, descrivendo l’attuale disagio ambientale subito,
rimarcando principalmente che la mia missione primaria era quella di lasciare
presto in EREDITA’ il mio partito alle nuove generazione, poiché ero avanti con
gli anni, ed allora avevo appunto compiuto 58 anni.
Ed
ovviamente la voce si è sparsa circa il programma del mio partito, creato
appunto per affidarlo in seguito nelle mani delle nuove generazioni, ma
purtroppo senza successo, ed è stata questa la motivazione che mi spinse illo tempora ad escogitare un piano, descritto anche nella
sceneggiatura, quindi non avendo alcun giovane rappresentate
degno di rappresentare la nuova generazione a cui affidare in Eredità il mio
partito, pensai bene di inserire in tutti i volantini promozionali del partito,
una mia vecchia foto del 1945 che mi ritrae all’età di tre anni e con tanto di
pannolone.
Attualmente
detta foto che ipoteticamente rappresenta
l’ effige Ereditaria del mio partito, è stampata sia nel mio libro
sceneggiatura, che nelle copertine del Supplemento Propedeutico della stessa sceneggiatura
del Film: Maccarolo… Politico Da Sempre… il tutto
regolarmente registrato in SIAE.
Questa
è la Verità storica, tutto il resto è noia, menzogne e surrogati.
Devo
dire ed affermare che la mafia politica ha saputo ben vigilare, durante tutti
questi anni, tenendo lontano i giovani dal mio partito, e non solo, difatti
dopo poco tempo, Matrigna RAI, utilizza la Parola Eredità, inventandosi la
trasmissione attuale, ma continua a spiare i miei movimenti, fino ad arrivare
alla seconda parola: la
SCOSSA, che è stata partorita dalla mia bocca, durante le partite di tennis che
facevo con questi giovinastri disinteressati alla politica, e per spronarli ad
iscriversi al partito, essendo tecnicamente superiore nel gioco del tennis, per
farmi considerare e soprattutto rispettare, sferzavo loro con rabbia dei colpi
di diritto e di rovescio molto potenti per le loro capacità sportive, la cui velocità
della mia palla, faceva cadere la racchetta dalle mani, ed a questo loro
disagio, il sottoscritto, per fare il gradasso, al mio interlocutore di turno,
esclamavo ad alta voce: Per caso HAI PRESO LA SCOSSA?
E
da allora questa mia performance si è diffusa in tutto il circolo, a tal punto
di essere carpita dalla RAI, evidentemente nel mio
circolo c’era qualcuno che seguiva i miei passi, e cosi anche LA Scossa, è divenuta demanio della RAI, dove
attualmente le professoresse di Calimero
ogni sera, con movenze sinuose e provocanti, a noi maschietti ci fanno prendere
la scossa.
Ma
il Plagio di Copyright vero e proprio, il maggiore subito dal sottoscritto ben documentato e per
giunta registrato in SIAE, si è verificato il due Giugno del 2005, quando
pubblicai la foto del mio terrazzo, che ritraeva le sole teste di cinque
maggiori politici del tempo, dietro la ringhiera di ferro del mio terrazzo, a
voler appunto significare il carcere e la ghigliottina. L’attuale fase di gioco
della trasmissione l’Eredità.
E
non ho ancora finito, infine un altro plagio subito dal sottoscritto e
perpetrato da Matrigna Rai, per mano dei suoi ammanicati,
si è verificata quando durante la sfilata dei carri allegorici del 2002,
avvenuta in via Tuscolana in Roma, i cui permessi di
sfilare mi furono rilasciati dalla circoscrizione locale, dopo seppi,
all’insaputa del Sindaco Veltroni, che si inviperì
per questa concessione, quindi chiusa questa parentesi, dicevo che nella
sfilata presentavo alcuni carri allegorici tra i quali spiccava, il carro
allegorico impersonato dall’on. Silvio Berlusconi, posizionato in un triciclo di fortuna, che
raffigurava un REBUS. La cui soluzione è stata:
“IL PAVONCELLO DEL G 8…”
Attualmente
questa immagine è stampata in quarta pagina di copertina, del mio libro
sceneggiatura: Maccarolo… Politico da
Sempre…,regolarmente registrato in SIAE, da cui la RAI, a suo tempo prese
subito spunto per realizzare oltre alla ghigliottina attuale, anche lo stesso
REBUS che adotta da 7 anni. Ovviamente ci sono altri episodi di plagio in esame
presso La Corte Suprema di Strasburgo.
Signori
questa è la RAI, e purtroppo anche quest’anno
mi è toccato pagare il canone.
A
Napoli si dice: Cornuto e Mazziat!
Lo
giuro! Questa è la
pura Verità storica, tutto il resto è noia, menzogne e surrogati.
Concludo
rivolgendomi al Carissimo Calimero unitamente a tutti Dinosauri della RAI, per
la parola ORSO, che avete pronunciata fuori luogo, direi meglio tradotta in
napoletano: a papocchia, come reazione avete creato
tutto questo subbuglio sputtanatore, di cinque pagine
di testo, da cui trarre un filmato di circa mezzora. Pertanto dopo questa esaustiva descrizione dei fatti, peraltro storica,
visto il periodo di Carnevale e per
restare in tema con lo sterco di vacca, Premio tutti voi con un bel PITALE DI
CRETA. Ricordando: correva l’anno 2012.
Cordiali
Saluti
Lo Sputtanetor
Pietro
Sabato