Roma, 10 ottobre 2007
Lo scrivente è Pietro Sabato, Presidente Nazionale del Partito Italiano Nuova Generazione.
Questo è il terzo episodio di Mala Gestione Condominiale realmente accaduto, ma non potendo per motivi di riservatezza esimermi dal comunicarlo agli amici lettori del mio sito web: www.nuovagenerazioneroma.it – ho pensato di non citare ne i luoghi dove sono avvenuti i fatti e ne i nomi delle persone coinvolte. Buon divertimento, ma se uno di Voi leggendo è stato coinvolto in una storia del genere, scriva subito una E mail all’ indirizzo di posta elettronica:
litsabato@interfree.it or saturdaysrl@alice.it
A: Commissariato di Zona X…
A: Procura della
Repubblica, Piazzale Clodio, 12 - 00195 Roma – (a mezzo posta prioritaria
completa di documentazione e con nomi e cognomi dei personaggi coinvolti)
A: Ministro On. Mastella e On. Di Pietro a Mezzo ANSA
A: Gip. Dottoressa X Presso il Tribunale X
Oggetto: Denuncia:
Condomino alleva gatti nel vano caldaia condominiale, sito in via X…
Lo scrivente ritiene opportuno, specificare che questa è la relazione originale presentata presso il Commissariato di zona X ma secondo il Vice Sovrintendente della Polizia di Stato Sig. X in forza al momento della presentazione di questa denuncia, ha ritenuto dopo un lungo scambio di opinioni con il sottoscritto X, di correggermi il compito, sintetizzando i contenuti della denuncia, descritti in copia allegata su carta intestata del Commissariato, che sarà inviata esclusivamente per conoscenza alla Procura della Repubblica.
Sperando che il mio modo di scrivere con determinata schiettezza serva da esempio alle Istituzioni e Signori Politici in indirizzo, riguardante come lo stato attuale delle leggi condominiali, e la relativa aggressività di potere esercitata dai cittadini in maggioranza, possano essere paragonate alla riflessa arroganza dei nostri governanti, nei confronti delle minoranze. Chi ha lo scettro del potere vince e detta Legge.
Pertanto, inviterei per la seconda volta i Signori Onorevoli et Istituzioni in indirizzo, allegando le relazioni del 24 Settembre: (“Nuova Proposta di legge Condominiale” e del 23 Agosto “Disobbedisco” tutte disponibili nel sito web del Partito nelle date rispettive) di rivedere queste leggi condominiali, che danno troppo potere agli inquilini in maggioranza. Non si possono tollerare tanti Staterelli come l’Italia anche nei nostri condominiiiiiiiii, almeno nelle nostre case fateci vivere in santa pace, soggiogati in casa propria, no grazie!
Contro: Signora X Maggiore Azionista dello stabile, proprietaria e inquilina di due appartamenti più immenso garage in Via Cropanelli, località, Paese di Bengodi.
Contro: Amministratore del condominio di Via Spartacensi, Sig. Chiavistelli, località Paese di Bengodi.
Riferimento: Procedimento penale del 31 Ottobre 2006 Prot. N.00000 al Tribunale X Prot.0000/ 2006 PM P. che ha fatto richiesta di archiviazione il 28 Maggio 2007, trasferendo il 29 Maggio 2007 il procedimento penale al Gip Dottoressa X del Tribunale Penale X, dove si attende l’esame del Gip, che il sottoscritto X appena 15 giorni fa recatosi personalmente nella stanza del Giudice, la segreteria ha comunicato che il procedimento è in fase di lavorazione.
Lo scrivente in riferimento al procedimento penale appena elencato, si riserva di elencare quanto accaduto ieri 9 Ottobre 2007 alle ore 18,00 circa, presso il vano caldaia condominiale in oggetto.
Prima di raccontare l’accaduto è necessaria una breve premessa, io sottoscritto mister X da 15 mesi pago un canone di 250,00 euro per ogni quattro settimane per l’affitto di un box presso la Società X, sita in via Z, per il parcheggio di 10.000, dico diecimila libri satiro politici, titolati: M.P.S, di cui per motivi di grave ammanicamento politico generale, non sono riuscito a vendere una sola copia.
Altra premessa, notando ultimamente il continuo via vai della Signora X, all’ interno del vano caldaia, ho pensato che lo usufruisse come deposito merci, pur essendo proprietaria di un immenso garage. Riflessione, il sottoscritto X da circa nove anni è proprietario di un appartamento nella palazzina condominiale in oggetto e non avendo mai visionato il vano caldaia di cui sono in parte proprietario e non conoscendo la capienza, ho pensato sebbene sia vietato, di poter usufruire anch’io di questo spazio per i miei libri, salvaguardando la mia esigua pensione, (da cui debbo ancora decurtare l’eccessiva somma di rata condominiale attuale di ben 129,00 euro mensili, motivo del procedimento penale in oggetto, in corso).
Veniamo finalmente ai fatti:
Io sottoscritto, X, ieri 9 Ottobre 2007, verso le ore 18,00 mentre rincasavo a piedi con due copiose buste della spesa, vedendo il cancello del garage aperto al cui interno giù in fondo di fronte alla rampa è visibile il vano caldaia, e vedendo al suo interno la signora X, attivamente affaccendata, chiedendo ad alta voce, permesso, ho percorso la rampa del garage salutando cortesemente la Signora, spiegando la mia legittima curiosità di visionare per la prima volta il vano caldaia, per poterne usufruire dello spazio condominiale, ricredendomi subito dopo, dell’esiguo spazio disponibile, utile appunto per contenere solamente una caldaia per il riscaldamento centralizzato, mentre scorgevo all’interno almeno dieci gatti, con relativi piatti con del cibo apparecchiato, scoprendo così la vera attività della Signora X, che preferiva allevare i gatti nella proprietà altrui, preservando la propria.
Soprassedendo a quanto appena visto, e appagato dalla mia legittima curiosità, stavo per salutare come sempre cortesemente la Signora, sebbene le controversie in corso, e tornare sui miei passi, quando la Signora inviperita, fuori di se, iniziava a dare in escandescenza, prima mi invitava ironicamente a venire a vivere nel vano caldaia, poi intimandomi di non denunciare il fatto appena visto circa l’allevamento abusivo di gatti randagi in una proprietà condominiale, ed infine di non procedere legalmente al procedimento penale di cui sopra, che è in fase di compimento, altrimenti avrebbe allarmato i vicini chiedendo Aiuto! denunciandomi per molestie, mettendo subito in atto il suo disegno criminoso, chiedendo, impazzita Aiuto! e suppongo, avendo visto in Tv l’atteggiamento negativo del portiere del Milan, esclamava: ora mi butto a terra! Omettendo invece l’insano gesto calcistico.
Alle grida della Signora X, sono accorsi dal vicino appartamento affacciandosi al balcone, La signora B e il suo figliolo minore suppongo si tratti di M., testimoni di questa sceneggiata, vedendo il sottoscritto, che aveva ambedue le mani impegnate con due copiose buste della spesa che si accingeva a risalire terrorizzato la rampa.
I Signori B. e M. vista la scena, sono rimasti attoniti per alcuni secondi e senza pronunciare una sola parola, girando subito le spalle, sono rientrati in casa.
Pertanto, chiedo che questa relazione venga trasmessa ed essere a conoscenza del Gip presso il Tribunale X, a cui è stato affidato il procedimento penale del 31 Ottobre 2006, affinché valuti con parsimonia e giustizia questo stato di sopraffazione condominiale, che a questo punto suppongo che questa esimia signora, con il suo atteggiamento aggressivo unitamente al Suo Amministratore che con preventivi gonfiati, e rate condominiali esose, soggioghino i restanti condomini.
( Amici lettori, pensate, per ripristinare due terrazzini di 40 mq. cadauno, è stato approvato dal condominio, escluso il sottoscritto X, una spesa di ben 35.000, Euro, incluse 4500,00 Euro spesi per l’Architetto che ha stilato il capitolato dei lavori, cioè una specie di preventivo dettagliato e con l’obbligo di vigilare sul procedimento esecutivo dei lavori, che invece alla fine sono risultati eseguiti male, fatto sta che il condominio ha dovuto citare per danni l’architetto e la società appaltatrice. Infine è emerso da esperti del settore, che questi lavori eseguiti alla perfezione, al massimo, volendo essere di manica larga potevano ammontare ad un costo di 9000,00 Euro. Quindi, si può dedurre con le dovute supposizioni del caso, che il costo dell’esecuzioni lavori del condominio del Sig. X, si possa paragonare alla spesa globale del ripristino culturale della Reggia di Caserta, costata a noi tutti italiani, ben 200.000.000,00 di Euro, così come ci ha comunicato recentemente il nostro Ministro dei Beni Culturali On. Francesco Rutelli.
Il nostro amatissimo Avo, avrebbe sicuramente commentato: E IO PAGOOO!!!
Concludo, chiedendo le immediate dimissioni dell’ Amministratore che ha concesso alla Signora X il permesso di allevare gatti randagi nel vano Caldaia, bene condominiale e che questo venga immediatamente sgombrato da ogni cosa e animali non attinenti allo stato di fatto, poichè si ripete è un bene condominiale, dove è custodita una caldaia che potrebbe essere oggetto di divertimento per i gatti, noti arrampicatori, che potrebbe invece tramutarsi in danni sia materiali che igienici per i condomini.
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Distinti Saluti
Mister X e collaboratore Pietro Sabato