Roma, 15 dicembre 2020 ore 22,35 Inizio relazione DA: Pietro Sabato, Presidente Nazionale del Partito Italiano Nuova Generazione, costituito il 16 Giugno del 2000, la cui Sede e residenza del sottoscritto site in Via Cropani, 49 - 00118 Roma. Sito del Partito: www.nuovagenerazioneroma.it - pietrosaba0442@gmail.com pietrosaba@tim.it pietrosabato42@pec.it Tel. e fax 067231027. A: CSM alla cortese attenzione del Presidente, Prof, di diritto Costituzionale, Sergio Mattarella A: Ministro della Giustizia Dott. Alfonso Bonafede A: Dott. Luigi Di Maio A: Dott. Matteo Renzi A: Dott. Fabrizio Salini, Amministratore Delegato di RAUNO a mezzo E mail A: Ansa a mezzo E mail Oggetto: da versare dei soldi sul conto… dopo poche ore siamo passati alla favola della mosca cocchiera, che per evitare ulteriori equivoci di sorta, mi pregio di allegare quanto rilevato dalla rete, unitamente al brevissimo messaggio di oggi pomeriggio, per definire questa estenuante complessa diatriba. Egregio Dott. Fabrizio Salini e relativi collaboratori della trasmissione l’Eredità, condotta da Flavio Insinna, è bene chiarire, le mie origini, ben descritte nel sito Web del Partito in attività precedenti, per cui c’è scritto che in vita mia non ho mai avuto velleità di fare politica oppure di fare la Mosca Cocchiera, cioè con l’intento di comandare, lo prova il fatto che ho svolto la mia attività di imprenditore dal mese di ottobre del 1983 sino al 2005, senza operai, perché ho sempre pensato che è una perdita di tempo delegare il lavoro ad un dipendete, per una semplice motivazione, se dopo il lavoro è sbagliato, bisognerà rifarlo, e l’operaio lo devi sempre retribuire, quindi preferisco sbagliare da solo, ma quando il lavoro era troppo lo davo fuori in appalto ai miei colleghi, così come ricambiavano loro quando erano intasati. Dopo questa breve prefazione, racconto che ho dovuto fondare il Partito, il 16 giugno del 2000, per una sacrosanta crociata, cioè, per essere più incisivo nella mia azione di protesta, visto che ero snobbato da tutti, sia dalle autorità locali del 1998, cioè, dai sindaci, Francesco Rutelli e dal Suo successore, Walter Veltroni, ed anche dal Prefetto epocale, che non ricordo il Suo nome, i quali sottovalutarono la mia prima petizione, presentandomi semplicemente ed umilmente come il promotore del comitato di quartiere di via Gasperina e di via Cropani, stilata il 1 maggio del 1999, dopo un anno dall’acquisto della mia prima casa, alla veneranda età di 58 anni, dove chiedevo solamente giustizia, per un disagio ambientale da terzo mondo, che perdurava da decenni nella vicina periferia di Roma Capitale, dove due fattori proprietari di due vaccherie una di fronte all’altra, che lasciavano essiccare montagne di sterco di giovenche nei piazzali antistanti le loro masserie, che erano vicinissime al nostro agglomerato urbano, distanti appena cento metri, e non solo, invece l’altra vaccheria quella più grande e la più distante dalle nostre case, di circa duecento metri, scoprii personalmente che il fattore seppelliva le carcasse degli animali nella stessa masseria, cioè, prima le lasciava sul terreno alla merce dell’intemperie e dal sole cocente d’estate, per essere prima spolpate dalle carni dai cani e poi le carcasse venivano seppellite in loco, quindi, convivevamo vicini ad un cimitero di animali, e con il grande pericolo di inquinare le falde acquifere dell’acqua Santa, quindi la puzza maggiore di putrefazione che si riversava nelle nostre abitazioni era cagionata da questa incresciosa situazione. Il resto è tutto pubblicato nel sito. Quindi, vi anticipo che il problema fu risolto dopo circa 5 anni con l’avvento del Sindaco, Gianni Alemanno, che riuscì a far trasferire in altro loco la vaccheria del Signor Fattore, è il nome del conduttore. Invece la Vaccheria del Signor Spizzichino, è stata ripristinata con nuovi capannoni a norma di legge, ed oggi le giovenche sono massaggiate docciate prima della mungitura e grazie alla Mosca Cocchiera, Pietro Sabato, ascoltano anche la musica classica. Carissimo Flavio Insinna, dopo aver lapidato alcuni milioni di lire con manifestazioni carnevalesche, da dove avete anche scopiazzato dalle mie performance, e vi siete anche arricchiti, anche i signori condomini invece di ringraziarmi per questo grave problema risolto, hanno iniziato a perseguitarmi, sino ad oggi, in venti anni mi hanno truffato circa 55.000,00 mila euro, e finalmente recentemente dopo aver scoperto, della truffa e del falso in bilancio, a mio danno ed a danno dello Stato, ho chiesto di condurre l’amministrazione del condominio a costo ZERO, per caso ho chiesto la luna nel pozzo? Inoltre, vista l’indifferenza delle Istituzioni a risolvere i miei problemi, per rabbia, metaforicamente ho scritto che vorrei diventare il Presidente della Repubblica Italiana, per aver scoperto molti altarini, Signori Raiofili, volete sapere quanto ha fatto risparmiare allo Stato la Mosca Cocchiera che si appella: Pietro Sabato, Il Presidente Nazionale del Partito Italiano Nuova Generazione? Ebbene alla fine del mese di dicembre, sempre per la ormai risaputa consulenza di 39 pagine, del 19 settembre del 2014 inviata a mezzo A/R al Presidente Epocale, Giorgio Napolitano ed al Presidente del Consiglio, Dott. Matteo Renzi, che dopo aver letto i contenuti, il mese successivo, cioè il 27 ottobre dello stesso anno 2014, decurtarono gli stipendi dei magistrati del 20%, quindi da allora lo Stato ha recuperato ben 3.720.000.000,00 ovviamente sono inclusi i 40.000.000,00 milioni di Euro che lo stato incasserà il 27 dicembre p.v. Posso rinfacciare anche tutti i plagi di copyright che ha subito la Mosca Cocchiera, cioè, Pietro Sabato, durante un intero ventennio, preferite essere sputtanati per la centesima volta? Quindi dopo questa esaustiva sintesi, mi accingo a commentare i vostri messaggi di questa serata: se ho ben capito, la Giustizia Italiana, ha derubricato, cioè ha eliminato il reato di falso in bilancio e truffa, commesso dall’amministratore e dai condomini, contro il sottoscritto e contro lo Stato. Quindi ora cosa succede, che a condurre il condominio sarà lo stesso amministratore, ebbene, sappiate che passerete tutti sul mio cadavere se ciò dovesse accadere. Per il resto datemi quello che mi spetta e ci salutiamo in santa pace, e cerchiamo di trascorrere tutti, il Santo Natale come si deve da veri cristiani e non da lestofanti. Quindi spero facciate fede al vostro messaggio subliminale di questa serata, cioè, Risarcimento Cumulativo ed io vi garantisco che mi ritiro a vita privata. Di seguito gli allegati promessi. Questa è la conclusione, Cordialmente, Pietro Sabato, non è la Mosca Cocchiera, preferisco, il titolo di Sputtanetor Roma, 15 dicembre 2020 ore 14,56 Aggiornamento Importantissimo DA: Pietro Sabato, Presidente Nazionale del Partito Italiano Nuova Generazione, costituito il 16 Giugno del 2000, la cui Sede e residenza del sottoscritto site in Via Cropani, 49 - 00118 Roma. Sito del Partito: www.nuovagenerazioneroma.it - pietrosaba0442@gmail.com pietrosaba@tim.it pietrosabato42@pec.it Tel. e fax 067231027. A: Dott. Fabrizio Salini, Amministratore Delegato di RAUNO a mezzo E mail A: Ansa a mezzo E mail Oggetto: Versare dei soldi sul conto… Egregio Dott. Fabrizio Salini e relativi collaboratori della trasmissione l’Eredità, condotta da Flavio Insinna, l’espressione: versare dei soldi sul conto, descritta in oggetto, è stato un vostro messaggio subliminale del 14 dicembre u.s., che questa mattina ho omesso di commentare, pertanto se è vero che avete effettuato questo versamento, inviatemi le coordinate del bonifico, spero non trattasi dell’ennesima lusinga. Cordialmente, Pietro Sabato Roma, 15 dicembre 2020 ore 8,07 DA: Pietro Sabato, Presidente Nazionale del Partito Italiano Nuova Generazione, costituito il 16 Giugno del 2000, la cui Sede e residenza del sottoscritto site in Via Cropani, 49 - 00118 Roma. Sito del Partito: www.nuovagenerazioneroma.it - pietrosaba0442@gmail.com pietrosaba@tim.it pietrosabato42@pec.it Tel. e fax 067231027. A: Dott. Fabrizio Salini, Amministratore Delegato di RAUNO a mezzo E mail non inviata in data odierna A: Ansa E mail non inviata in data odierna Oggetto: la legge del Taglione… magari fosse applicabile ai giorni nostri! Egregio Dott. Fabrizio Salini e relativi collaboratori della trasmissione l’Eredità, condotta da Flavio Insinna, il messaggio più gradito della serata è stato quello espresso in oggetto, cioè, la legge del Taglione. Si racconta che, il diritto di Pena comune a tutti i popoli antichi, consistente nell’infliggere all’autore di una lesione personale, una uguale lesione, in partole povere traducibile in: occhio per occhio, dente per dente! Magari fosse una legge applicabile nel nostro Paese, contro l’amministratore e relativi condomini, che durante un intero ventennio mi hanno derubato per un ammontare di circa 55.000,00 mila euro, si sono anche ristrutturato gli interni dei loro cinque appartamenti con i miei soldi. Intanto piacevolmente incasso questa bella notizia, e passo a commentare gli altri vostri messaggi subliminali inviatemi ieri sera 14 dicembre. Infatti il vostro successivo messaggio è stato: Compensazione, cioè, si estingue l’obbligo, ed al tempo stesso si realizza il credito, cioè la somma di 55.000,00 mila Euro. Magari fosse vero! Altri Vostri messaggi sono stati: rimostranza ed Interesse ritrovato, cioè, riscoperta, quella dell’America, cioè spero si riferisca al mio progetto umanitario, che i potenti della Terra finalmente prendano inconsiderazione. Staremo a vedere. Altro messaggio è stato: Performen, cioè, animale da palcoscenico, aspettate ancora altro tempo per ingaggiarmi, perché è risaputo che, la bellezza dell’asino prima o poi svanisce, ed io ho appena compiuto 78 anni ed otto mesi ed ancora faccio innamorare le ragazzine di 15 anni e di venti anni, che sono più consapevoli. Quindi, dateVe na mossa! Brad Pitt, mi fa un baffo, nonostante sia più giovane di venti anni. Altro messaggio è stato: Umiliare, cioè schernire, non è ancora iniziata la vera mattanza, se non si dovesse quagliare. Altro messaggio è stato: Sostituire, cioè, rimpiazzare, spero trattasi dell’amministratore del condominio ed anche di qualche pezzo grosso. Altro messaggio è stato: Staffilata, in gergo politico, significa, infliggere una aspra critica. Altro messaggio è stato: Mirare, cioè, raggiungere un obbiettivo. Per finire in bellezza, la soluzione della ghigliottina è stata Freddo, che legata all’ultima opzione: SPIA, è l’unico abbinamento che possa essere attinente al messaggio subliminale, in cui sono sicuramente coinvolto, in quanto spesso e volentieri sono stato accusato dai media di essere una Spia che tradisce il proprio Paese, invece la Spia di questa serata mi scagiona da queste infamanti insinuazioni, perchè trattasi di una spia patriottica, cioè, assoldata dal suo stesso Paese, per scoprire strategie nemiche. In breve da venti anni ho sempre fatto parte dei Servizi Segreti Italiani, senza che nessuno lo sapesse, incluso il sottoscritto, ed anche da venti anni, senza stipendio, purtroppo! Di seguito la breve recensione del film: “La spia venuta dal freddo” Alec Leamas è un esperto agente dello spionaggio inglese, reduce da una complicata missione in terra tedesca dove ha perso molti uomini a causa del controspionaggio, di cui fa parte uno spietato quanto abile funzionario di nome Mundt. Rientrato a Londra, Leamas riceve dalle alte sfere l' ordine di compiere un' ultima, difficile, operazione : fingersi un agente stanco e disilluso pronto a tradire la madrepatria, per infiltrarsi così tra linee del nemico e combatterlo dall'interno. Etc.Etc. Concludo, sempre con le solite parole: sperando che fra pochi giorni si concludano tutte queste vertenze. Cordialmente, Pietro Sabato La favola della mosca cocchiera Un carrozzone tirato da sei cavalli saliva su per una via erta, rotta, sabbiosa. I viaggiatori erano scesi e facevano a piedi il tratto di strada per alleggerire ai cavalli il peso e la fatica; tuttavia i cavalli sudavano e soffiavano. Sopraggiunse una mosca. "Per fortuna sono arrivata io!" esclamò. E cominciò a ronzare negli orecchi degli animali, a pungere ora questo ora quello, or sul muso or sul dorso. Poi si sedette sul timone, poi si posò sul naso del cocchiere, poi volò sul tetto della carrozza. Andava, veniva, affannata, e brontolava e squillava: "Bel modo di fare! Se non ci fossi io! Guarda! Il prete legge il breviario. Quella donna canta. Quei due parlano dei loro affari. Il cocchiere sonnecchia. A darmi pena sono io sola. Tocca a me far tutto. Tutto cade sulle mie spalle. Ah che lavoro!" Finalmente dalli e dalli, la carrozza giunse al termine della salita, dove ricominciava la via piana. I viaggiatori ripresero il loro posto; il cocchiere fece schioccare la frusta; i cavalli si rimisero al trotto. Sul tetto del carrozzone la mosca trionfava. "Li ho condotti, eh, fin quassù! Se non c’ero io!" - si lagnava. "Nemmeno grazie mi dicono. Dopo tutto ciò che ho fatto." Tra gli uomini quante mosche cocchiere! Da Jean de La Fontaine, Favole Fine Relazione

 

 

 

 

 

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Roma, 21 luglio 2019