Roma,
14 Maggio 2014
DA:
Pietro Sabato, Presidente Nazionale del Partito Italiano Nuova Generazione.
A:
ANSA ed ai maggiori quotidiani Nazionali ed Internazionali.
OGGETTO: Scandalo EXPO. La corruzione continua
a dilagare nel Nostro Paese…
La vacca va munta ogni mattina!
Carissimi
lettori che mi seguite in rete, si è appena conclusa
l’ Ottava Parte di questo Supplemento, e come avrete letto a ritroso, nelle mie
molteplici e recentissime relazioni, descrivo dettagliatamente il modo
malavitoso di come venivano gestiti gli appalti pubblici quaranta anni fa, riferendomi
specificatamente al clamoroso caso dell’appalto pubblico della metropolitana di
Roma, linea Anagnina, Battistini, (mi
riferisco alla relazione salva chiappe per il Buon Silvio Berlusconi,
ricordate il titolo? Imprenditori di Serie A ed Imprenditori di serie B… B , Come Berlusconi.) Ebbene,
chiusa questa parentesi, dopo tutto questo trascorso, nulla è cambiato, la
storia si ripete con l’attuale scandalo di mazzette elargite a Milano durante i
lavori dell’EXPO, sputtanate ieri sera su Rai Uno
durante la trasmissione Porta a Porta, condotta dal Vespone.
A
questo punto, vorrei tanto definirmi un chiromante per aver descritto episodi
del passato, prima che gli stessi si verificassero a
Milano dopo quaranta anni, nello scandalo EXPO, ma penso di non meritare l’appellativo di
chiromante, in quanto non ho previsto nulla di nuovo su questo tema, perché
questo male affare fa parte del DNA dell’uomo, come se si trattasse di una
religione da professare e quindi da mettere in atto liberamente senza alcun
pentimento, come se si trattasse di un fioretto, cioè di una buona azione verso
le proprie tasche. Ma il male peggiore è che queste
persone dopo essere state condannate, dopo pochi anni riappaiono nel quadro
politico e continuano a governarci come se nulla fosse accaduto, e quindi
essere perennemente derubati. Non verremo mai a capo da questo sistema
malavitoso se non dovessimo applicare nuove leggi
sugli appalti pubblici italiani, attualmente i più esosi del mondo, che appunto
enormemente gonfiati, consentono di elargire questo giro di mazzette. Come evitare tutto ciò, ebbene, bisognerà specificare nel
Capitolato dei lavori pubblici, che innanzi tutto la Società che si aggiudica
l’appalto, deve essere responsabile dei lavori dall’inizio alla fine, e di
effettuare la consegna nelle date ben prefissate. Inoltre la stessa società
vincitrice dell’appalto, non potrà totalmente delegare l’intero appalto ad
altre società minori, ma potrà incaricare dette società di effettuare
determinati lavori strutturali, come gli impianti idraulici o elettrici, od
altro, ma scrupolosamente deve essere presente e responsabile nei cantieri
dalla mattina alla sera. Ricordate la storia dell’appalto di quaranta anni fa,
appena sopra menzionato, concesso al famoso imprenditore di Torino, per
edificare la linea della Metro, Anagnina,
Battistini? Ebbene, questo signore, dopo aver
detratto la sua mazzetta, cedette sulla carta l’appalto ad un’altra società, e
dopo la consueta trafila di ulteriori mazzette, ai cittadini
romani fu consegnata una canna fumaria invece di una metropolitana. Quindi ci
furono altri lavori supplementari per renderla agibile, i cui costi superarono il prezzo iniziale dell’intera opera, che
noi italiani abbiamo dovuto pagare. Quindi se vogliamo cambiare questo tribale
sistema malavitoso, il vincitore dell’appalto, ripeto,
deve essere responsabile sino alla fine dei lavori, non ci devono essere scuse
di interruzione dei lavori, solo se ci sono giuste cause, come ritrovamenti di
reperti archeologici, che valutati in breve tempo, si valuterà a parte il costo
dell’impedimento, ed i lavori saranno subito ripresi. In sintesi, quanto costa
un Kg. di Pane al cittadino? Bisognerà sommare il
costo della materia prima, la lavorazione ed il consumo energetico che
comporterà il giusto costo. In ugual modo, si spera in un prossimo futuro, sarà
valutato il costo a mq. dello stabile, da edificare,
tazza del cesso e catena idraulica funzionante, e chiavi in mano. In alternativa, bisognerà adottare un altro sistema, divulgando
le gare di appalto ad imprenditori internazionali, e chi presenterà un
capitolato meno caro e più affidabile, vincerà la gara. Evitando i mille
preamboli vigenti nei capitolati attuali. Ad esempio: trovati scarafaggi e topi
durante gli scavi, e per la derattizzazione aumenta il
prezzo dello stabile, del 10%, altro, il cemento è aumentato di un euro al
quintale, e quindi aumenta il costo dell’opera di un altro 10%, e così via
altri cavilli malavitosi che fanno triplicare il costo dell’opera iniziale, e
per queste cause i lavori non finiscono mai. Sintetizzando attualmente
un appaltatore Statale, si potrebbe paragonare ad un fattore che giustamente
munge la sua vacca ogni mattina.
Cordiali Saluti
Lo Sputtanetor,
Pietro Sabato
PS: In separata sede, evitando che
nessuno ci ascolti, vorrei raccontarVi un aneddoto
della mia infanzia, ripetutamente citato in altre occasioni, repetita iuvant! Ritenendo sia attinente all’oggetto di oggi, quindi mi ripeto:
all’età di sette
anni mia madre Nicoletta con dei grandi canovacci mi faceva asciugare i piatti,
le posate ed anche le pentole che pesavano più del mio stesso peso corporeo, ed
un bel giorno, stufo di essere considerato una donnicciuòla,
mi ribellai, e di soppiatto mi abbassai i pantaloni e mostrai a mia madre il
mio pistolino, e dissi: guarda mamma, io sono un maschio non sono una femminuccia
addetta alle faccende domestiche. Mia madre li per lì
mi mollo un ceffone imponendomi ugualmente di continuare ad asciugare i piatti,
ma subito dopo scoppio a ridere, rifugiandosi in un’altra stanza per non farsi
vedere in quello stato euforico.
Pertanto, per restare in tema con questo ultimo episodio, cioè, al mio stato puerile di tanti
anni fa, mi rivolgo al nostro Presidente
del Consiglio, che contrariamente è grandicello e ben
vaccinato, per farsi rispettare da questi ladri facinorosi, quindi, deve
abbassarsi i pantaloni e mostrare loro gli attributi, facendo capire che non ci
sono i presupposti per essere munti.
Di nuovo Lo Sputtanetor
Pietro
Sabato