Roma, 11 Ottobre 2004

 

Due Piccioni con una fava

 

Lo scrivente è Pietro Sabato, Presidente Nazionale del Partito Italiano Nuova Generazione.

 

Egregio Dott. Bonolis,

in riferimento alla mia lettera, del 5 Ottobre scorso, titolata: “ Finchè la barca va, parassitando…, ove il sottoscritto per la terza volta consecutiva, difendendo i propri diritti di cittadino libero, unitamente a quei dei possessori dei biglietti della Lotteria di Capodanno, La informava, di essere in errore nel voler perseguire ad usare il sostantivo parassita e ostinatamente il verbo parassitare, nei confronti dei cittadini di cui sopra specificato, e a tale proposito, ascoltando la Sua intervista, questa volta da intervistato, durante la trasmissione Domenica In, andata in onda il 10 Ottobre c.a., condotta dalla avvenente Signora Mara Wenier, Lei Sig. Bonolis, ha lamentato di aver subito delle critiche circa il Suo modo di condurre, da parte di persone, che hanno approfittato della Sua popolarità, per mettersi in luce, uscendo così, a Sue spese dall’anonimato.

Pertanto, se tutto ciò è riferito alla mia persona, è in errore, si consoli, in quanto, consultando il mio Sito Web, noterà, che non è il solo personaggio pubblico famoso, che il sottoscritto, come si suol dire ha messo in riga, sebbene Lei continua a chiamare i concorrenti parassiti, sicuramente la mia sarà una lezione di galateo televisivo che difficilmente cancellerà dalla sua pelle di presentatore.

Il sottoscritto, per sua informazione, da circa sei anni ha speso molto denaro, detratto dagli utili ricavati dal proprio lavoro di litografo, spese postali, telefoniche per inviare E mail, per realizzare sfilate di carri allegorici, ben due sfilate in cinque anni, spese per la realizzazione di maschere allegoriche, manifesti, volantini e infine le spese per realizzare la sceneggiatura e il piano di produzione del film “Maccarolo”, sarei io un parassita? Io no!

Pertanto, concludendo, La invito a Lei piacendo, di iscriversi al mio Partito, con solo 12 Euro, oltre alla tessera del Partito, avrebbe la possibilità futura di assistere alla visione del film Maccarolo, che molto presto vedremo nelle sale cinematografiche Italiane e si spera anche all’estero.

 

Distinti Saluti

 

                                                                                                    Senza rancore, Pietro Sabato

 

Riferendomi al titolo di testa, passiamo al secondo caso, riferito alla trasmissione Domenica IN, condotta dalla Stimatissima Signora Mara Venier.

Signori Registi, sceneggiatori e Signora Mara Wenier, grazie all’intervista del Dott. Bonolis, approfitto come è mia consuetudine esprimere il mio parere sui contenuti della Sua Trasmissione, che secondo il mio parere l’inizio risulterebbe molto violento, in quanto, lo stallone di turno che sceglie la compagna per un eventuale fidanzamento, dopo la propria scelta, mortificherebbe notevolmente le altre due coppie concorrenti escluse. Come fare per supplire a quest’altra lacuna televisiva di etica morale?

Basterebbe contrassegnare le coppie composte da madre e figlia con le lettre A – B- e C- , e oscurare inizialmente il volto di tutte le protagoniste, sia nella prima fase di approccio con il belloccio protagonista macio, sia nella seconda, cioè, a scelta avvenuta dal protagonista maschile, A , oppure B, oppure C , in quest’ultima stazione scoprire solamente i volti della coppia vincente, si eviterebbe così alle coppie escluse l’umiliazione di essere state eliminate e non solo, in seguito, dopo il loro ritorno a casa, dagli amici e parenti, essere chiacchierati e additati.

Attenzione! Additare le persone è sempre cattiva educazione e poi il concorso di miss Italia si é appena concluso! Basta con le lacrime delle escluse!

Egregio Sig. Bonolis ha visto che non è il solo ad essere chiacchierato?

Concludo, facendo alla bellissima Mara Wenier, a Lei piacendo, lo stesso invito fatto al Sig. Paolo Bonolis,

sperando ambedue di ascoltare il mio consiglio di raffinatezza, nella Vostra professione di conduttori televisivi.

 

Distinti Saluti

                                                                                                                                      Pietro Sabato