Roma, 25 Febbraio, 2014 Ore 11,27 Tempo scaduto

DA: Pietro Sabato

 

A: Rai Tre, Trasmissione Ballarò, alla Cortese Attenzione di Maurizio Crozza, il Mattatore del secolo.  -  C.P.C.: Dott. Giovanni Floris.

 

A: ANSA ed ai maggiori quotidiani Nazionali ed internazionali.

 

C.P. C. : Presidenza del Consiglio, Dott. Matteo Renzi E mail  

 

Oggetto: Il tempo è scaduto da alcuni minuti, il mattatore del Secolo, Maurizio Crozza è in difficoltà, non ha risposto al mio invito, in allegato descritto, e quindi con il suo silenzio, confessa la verità, cioè di aver appreso la notizia che c’è la possibilità di unire in matrimonio due persone dello stesso sesso, con l’unione contrattuale Gay, ideata e descritta dal sottoscritto nel libro sceneggiatura: Maccarolo…. Politico da Sempre… regolarmente registrato in SIAE il 25 Marzo del 2004.

Anche questo sputtanamento si è concluso.

 

P.S.: Un appunto per il neo Presidente del Consiglio, Dott. Matteo Renzi,

Egregio Signor Presidente, nel Suo programma ho letto che risolverà anche il problema delle coppie Gay, non vorrei che Lei la pensasse come il Crozza, l’avverto farebbe subito la prima magra figura, e se non mi sbaglio, durante un telegiornale credo di aver intravisto sulla Sua scrivania la copertina del mio libro sceneggiatura, Maccarolo… Politico da Sempre…

Il sottoscritto come leggerà negli allegati, ha commesso una magra figura dopo 14 anni di intensissima attività politica, stia attento Lei, a non farla pochi giorni dopo il Suo Incarico. Non abbia paura a fare il mio nome, se deciderà di fare approvare l’unione contrattuale Gay. Ovviamente non chiedo denari in cambio, ma che questa nuova legge porti il mio nome: Pietro Sabato.

Sarebbe sbagliato impostare il Suo nuovo incarico di Governo, con delle menzogne, è risaputo che prima o poi la verità emergerebbe implacabilmente.

Cordiali Saluti

                                                                                         Lo sputtanetor, Pietro Sabato

Roma, 24 Febbraio 2014

DA: Pietro Sabato, Presidente Nazionale del Partito Italiano Nuova Generazione.

A: Maurizio Crozza a mezzo E – mail Giovanni Floris Rai Tre.

A: ANSA ed ai maggiori quotidiani Nazionali ed internazionali.

C.P.C. : Dott. Giovanni Floris E mail Rai Tre Ballarò.

 

Oggetto: la domanda sorge spontanea: Secondo Maurizio Crozza, è vero o non è vero che i Notai Genovesi maritavano i Gay nel 600, oppure nel 1600, ma si parla degli anni, dopo, oppure avanti Cristo?

 

Carissimo Maurizio, in riferimento alla conclusione della relazione di ieri che mi pregio di allegare in fondo, ti ho chiesto di darmi conferma di ciò che hai dichiarato durante la scorsa serata del festival di Sanremo, cioè, su quanto sopra ho espresso in oggetto. Purtroppo, sono trascorse più di 48 ore dal tuo monologo esibito Venerdì 21 Febbraio appena scorso, ma non ho ricevuto alcun tuo riscontro.

Urgono dei chiarimenti, io so per certo che nel XII secolo, quindi nel 1100, dalle mie parti cioè in Puglia, ha vissuto il conte di Martina Franca, detto il guercio, ed Egli applicava unitamente in altri Stati d’Europa, lo jus primae noctis, cioè, aveva il diritto di fottersi tutte le donne che si maritavano, in modo più elegante, tale locuzione latina, indicherebbe il diritto di un Signore feudale di trascorrere in occasione del matrimonio di un proprio servo della gleba, la prima notte di nozze con la sposa, quindi facendo cornuti i rispettivi mariti, ma questi se non accettavano questo sopruso, avevano il diritto di sfidare a duello il Conte, che essendo un ottimo spadaccino, per la maggiore vinceva tutti i duelli, ma durante questi molteplici diverbi, in un  duello fu accecato ad un occhio, ma riuscendo lo stesso ad uccidere il suo rivale. Ma un bel giorno un contadino alquanto furbetto, dovendosi sposare e sapendo di dover pagare questa ignobile tassa, ma valutando le condizioni fisiche del Conte che durante un duello aveva perso un occhio, lo sfidò ugualmente, ma con delle regole diverse, cioè, dopo aver preventivamente consultato le previsioni del tempo del colonnello Bernacca, ed avendo saputo che il giorno del duello doveva essere una giornata serena, con un sole che avrebbe spaccato le pietre, quindi, invece di sfidare il conte alle prime luci dell’alba, lo sfidò alle ore 12,00 cioè, nell’ora in cui il sole era più alto. Quindi il contadino con alcune movenze astute di scherma, acquisite in poco tempo dal campione Olimpico Aldo Montano, riuscì a mettere il conte in posizione di fronte al sole, ed Egli essendo guercio, fu abbagliato dai raggi e perse il controllo del duello, ed il burino con scaltrezza lo infilzò a morte.

Quindi, carissimo Maurizio io conosco solo questa di storia, altro non so, quindi il Conte era uno spietato mandrillo e non era omosessuale, e neppure un Notaio, che organizzava matrimoni Gay.

Quindi ti esorto a riferirmi in quali libri di storia hai letto queste tue preziose notizie. Sappi però che il sottoscritto oltre ad essere una buona penna, è anche un comico come te, quindi siamo colleghi, cerca di non perdere la mia stima.

Poi ricordati che sono più grande di te, sono nato nel 1942 sotto i bombardamenti, quindi dallo spavento mi disse mia madre, la buonanima,  che mi addormentai 24 ore dopo il parto, ed ho potuto sopportare questo stres perché pesavo 5 chili. Quindi ero più sveglio nella norma, e per giunta anche già grande, da piccolo.

Concludo, se ti imbarazza a scrivermi, faremo così: ti do altre 24 ore di tempo, dall’invio di questo ulteriore messaggio, lo stesso tempo in cui sono rimasto sveglio dopo essere venuto alla luce. Dopo di che, se non riceverò alcun tuo riscontro, divulgherò la notizia che hai detto una corbelleria durante il Festival di Sanremo, affermando che non è vero che i Notai Genovesi del tempo che fu, maritavano gli omosessuali, forse ti sbaglierai, con i testamenti, oppure con i passaggi di proprietà di terreni od altro. Ah Giova, pensaci tu a convincerlo a dire apertamente la verità.

Considerazione: se questa vicenda si dovesse concludere in una vera bufala, cioè, con il silenzio assenso, di Maurizio Crozza, in questo caso, è evidente che queste nozioni di unire in matrimonio persone dello stesso sesso, lo avrà sicuramente letto nel mio Libro Sceneggiatura titolato: Maccarolo… Politico da Sempre…, ripeto regolarmente registrato in SIAE, nel lontano 25 Marzo del 2004, dove appunto, con una diversa etimologia letteraria, cioè Unione Contrattuale GAY, è descritto come risolvere questo antichissimo problema genetico, di fronte ad un Notaio.

Pertanto deduco, che con questo semplicissimo e nello stesso tempo puerile stratagemma, nessuna legge Istituzione Statale ed Ecclesiastica, verrebbe violata, e pertanto, in questo caso spetterebbe solamente alle Istituzioni Statali il compito di stabilire se queste unioni contrattuali Gay, godrebbero degli stessi diritti o meno dei veri Matrimoni, che la genesi umana ci ha tramandato. Cioè di legittimare i diritti di successione e quat’altro le Istituzioni democraticamente in tal caso dovessero approvare.

                                                                                            Ciao, Pietro Lo Sputtanetor,

Roma, 23 Febbraio 2014 -  ore 0,45 

DA: Pietro Sabato, Presidente Nazionale del Partito Italiano Nuova Generazione.

C.P.C. : ANSA ed ai maggiori quotidiani Nazionali ed Internazionali.

A: Maurizio Crozza  RAI Uno Festival Di Sanremo

Oggetto: Una Magra Figura:

ritrattazione di una delle due relazione in allegato, quella inneggiante alla bellezza, inviata al PM Dott. Eugenio Albamonte, il 15 gennaio 2014, devo ammettere che dopo aver scritto questa mia performance, in questo momento consultando la rete, ho scoperto che già nel maggio del 2013 esisteva il titolo del film Italiano: La Grande Bellezza, addirittura è candidato all’Oscar per il miglior film Straniero dell’anno, di Paolo Sorrentino, interpretato da Toni Servillo.

Parole Unite lettere in Viaggio…

Dalle mie parti, quando due persone, pronunciano la stessa parola, è un buon auspicio, sia per l’uno che per l’altro, quindi porta fortuna, ed il sottoscritto è veramente in buona fede, le parole che ho espresso al PM Albamonte, date le circostanze, sono state espresse con il cuore in mano, e non le ho copiate da nessuno, quindi non devo chiedere scusa ad alcuno, in quanto non ho chiesto alcun risarcimento, pertanto, ciò che è stato scritto, è giusto che rimanga invariato, per eventuali rivalse, peraltro non ritratto nessuna parola di quanto ho scritto in allegato, poiché è quello che io ho visto, durante queste serate del Festival, e quindi ho commentato, secondo il mio esplicito parere. Vorrei congratularmi con Maurizio Crozza per la Sua gigantesca interpretazione durante l’ultima serata del Festival, ma sono curioso di sapere in quale libro, oppure in quale libreria, ha letto, che i Notai Genovesi nel 600, maritavano gli omosessuali. 

Non è che anche tu ti stai sbagliando, come ho già fatto io pocanzi?

Non è che il tutto lo avrai letto nel mio libro sceneggiatura: Maccarolo… Politico Da Sempre… quest’ultimo registrato in SIAE nel 2004?Pquello che io ho visto, e quindi interpretato.tto in allegato, poichè mano, quindi non devo chiedere scusa a nessuno, e p

Concludo, sperando in un tuo sollecito riscontro, per conoscere quest’ultima verità, ma in confidenza, non credo che nel 600 i Genovesi erano così evoluti, da permettere unioni legali tra omosessuali, io so il contrario, che se la passavano male, cioè se li beccavano, venivano impalati. Il Vaticano di allora, era molto vigile su questo argomento.

                                                                                                                       Ciao Pietro