Roma, 06 Giugno 2003

 

Comportamenti

 

Lo scrivente è Pietro Sabato, Presidente Nazionale del Partito Italiano Nuova Generazione, il vero

Presidente, operaio imprenditore, la sua attività politica inizia il 02 Maggio 1999.

Dopo questa chiarificazione:

Gentili Signore e Signori, amici e nemici lettori, Vi consiglio prima di leggere questo episodio e per meglio acquisire la morale, di consultare nel sito del Partito 6 articoli, di seguito elencati:

1) In data 5 Novembre 2001 dal titolo “Il Fico” successivamente, “Mercanti in Fiera” del 10 Novembre 2002, “La Rosina” del 31 Gennaio 2003, “Cucuzza Lancillotto” del 5 Febbraio 2003 “Amadeus lo Schermitore” del 20 Febbraio ed infine “ Quando il Due di Picche dilaga su tutti i fronti” del 24 Maggio 2003 e tanti altri Vostro tempo permettendo.

In seguito ai contenuti elencati nella recentissima lettera per ultima segnalata, indirizzata al Sig. Prefetto di Roma, che suppongo abbiate già letto, ho deciso di intraprendere una attività politica più incisiva per diffondere il mio messaggio politico agli italiani, pensando di acquistare un furgone caravan, con caratteristiche strutturali speciali, elencate nel predetto articolo, che mi permetterà di calcare tutte le piazze d’ Italia con più mobilità ed avere l’ opportunità di esibirmi in veri e propri show, raccontando con un pizzico di ironia la vita del sottoscritto: “Politico per caso e Politico da sempre”.

Per poter realizzare questo disegno, dovrei vendere il mio appartamento e sede del Partito, oppure indossare il vestito della Domenica e chiedere i finanziamenti a fondo perduto a tutte le banche che fossero disponibili a sostenere tale progetto. (riferendomi alla mia residenza e sede del Partito Vi consiglio per l’ennesima volta e scusandomi per l’assillo, di consultare l’ articolo dal titolo “Casa e bottega” del 10 Gennaio 2003 inviato alla Rai, i cui registi, leggendo e scopiazzando, successivamente dopo alcune settimane hanno dato adito alla realizzazione di una trasmissione televisiva di grande successo dal titolo: “Sabato sera sognando Las Vegas”).

Dopo questa necessaria puntualizzazione torniamo al progetto, decidendo di preferire la seconda opzione, la più comoda per il mio portafoglio, e la prima mossa strategica dopo essermi agghindato a festa, è quella di visitare la Banca dove sono titolare di due conti correnti, uno personale e l’altro del Partito, ambedue carenti di contante.

Correva l’anno 2003 ore 9,30 del 5 Giugno, giunto in banca e notando recentemente l’avvicendamento di un nuovo Direttore, nella veste di una bella Signora slanciata almeno alta un m.1,80 e il sottoscritto dal basso dei suoi m.1,65 le chiede un colloquio, dopo alcuni minuti sono invitato ad accomodarmi nella stanza del Direttore, e subito dopo le presentazioni, espongo il motivo della mia visita e del mio progetto politico, puntualizzando che il vero scopo della mia visita era referenziale, in quanto, dovendo effettuare un censimento di sensibilizzazione presso diverse Banche, era necessario innanzi tutto che la Direzione della banca dove sono titolare del conto corrente del Partito ne fosse informata e che quindi, nel caso che i direttori delle banche censite dal sottoscritto dovessero chiedere informazioni sulla mia persona, fossero in tal caso informati e assicurati in senso positivo.

Dopo questa chiarificazione, la direttrice mi ha chiesto, quale fosse la mia corrente politica, ed ho risposto di essere stato snobbato da tutte le correnti e direzioni politichese, affermando di essere un partito civetta indipendente. (si veda il sito lettera del 6 Marzo 2001 (“Sospetto Partito Civetta”)

Dopo la mia spiritosa battuta, la direttrice controlla i miei due conti correnti di cui sono titolale e con grande disappunto mi fa notare che il conto corrente del Patito è in rosso di 83 Euro, e che quindi non poteva fornire informazioni bancarie positive, se non avessi prima coperto l’ammanco.

Premetto, che questo conto corrente bancario è stato aperto subito dopo la fondazione del Partito esattamente nel mese di Luglio del 2001 e versai illo tempora circa un milione di lire e d’ allora non ho mai fatto alcun prelievo ed operazione bancaria e non ho mai ricevuto da alcuno una lira e fino ad oggi con l’avvento dell’ Euro, neppure un solo centesimo, per cui si tratta di un debito causato esclusivamente da spese di conto inesistenti.

Così, venuto al mulino a prendere la farina, mi è toccato invece lasciare anche il sacco, quindi ho dovuto saldare seduta stante in contanti il fantomatico debito e dopo averlo fatto, ho chiesto alla direttrice se era propensa a collaborare al mio progetto politico e la risposta è stata come sempre “Picche”, seguita dalla frase fatta: “ Siamo in un periodo di austerità.

Concludo, dopo questo diniego, così come il prestigiatore estrae dal suo cappello magico le sue carte, così il sottoscritto aprendo la sua consumata 12 ore a fisarmonica con due ante a soffietto, tira fuori una manciata di petizioni indirizzate alle Autorità ed Istituzioni Italiane ed Europee, facendole sventagliare con grazia fra le dita esibendole alla dirigente, che ha subito mutato il suo atteggiamento aggressivo con un sorriso sincero, e mi ha congedato dicendomi per ben due volte consecutive: sono onorata di averla conosciuta Sig. Sabato.

 

Saluto gli amici lettori e grazie della Vostra attenzione.

 

Il vero Presidente operaio imprenditore che la storia politica italiana ricordi.                 Pietro Sabato