Roma 27 Settembre 2003
Lo scrivente è Pietro Sabato, Presidente Nazionale del Partito Italiano Nuova Generazione.
Commenti sollevati da Pietro Sabato sui contenuti della nuova trasmissione “ Scherzi a Parte”, andata in onda in prima serata, su Canale 5 Mediaset, Venerdì 26 Settembre.
In riferimento alla mia lettera del 24 Settembre 2003 dal Titolo “ Il Ritorno di Scherzi a Parte”, inviata via E mail esclusivamente alla redazione interessata, dove chiedevo al presentatore della trasmissione un rito propiziatorio di umiltà, prima che iniziasse la trasmissione, e un invito ai redattori di essere più cauti nel realizzare gli scherzi.
In sintesi, il mio appello alla moderazione è risultato vano, valutando i nuovi contenuti trasmessi al pubblico a casa, in prima serata su Canale 5, Venerdì 26 Settembre, risultati per la maggiore, vera e propria spazzatura televisiva.
Abbiamo potuto ascoltare e vedere, che solamente l’ episodio della cantante Orietta Berti è rientrato nei canoni del buon gusto televisivo, tutti gli altri invece, in quelli della spazzatura, poichè indirizzati a ferire in modo al quanto violento la suscettibilità dei personaggi coinvolti, per età e prestigio personale, la cui reattività generale ci è parsa reale e abbastanza violenta, vorrei pensare che il mio messaggio del 24 Settembre sia giunto in ritardo in redazione e quindi non è stato possibile esaudirlo dai redattori, poiché il programma era ormai tutto registrato e quindi in soli due giorni non sarà stato possibile cambiare tutta la struttura della trasmissione, si spera, che nelle prossime puntate cambi qualcosa, “ mai dire mai ”.
Pertanto, per avvalorare le mie opinioni, vorrei commentare lo scherzo perpetrato ai danni del giovane calciatore del Milan Sig Gattuso, che per difendersi dall’oltraggio subito, ha risposto con violenza e grinta, con calci e pugni, arrivati peraltro al bersaglio, sul corpo dell’ attore provocatore, procurandogli sicuramente qualche livido, ed in seguito, presenziando la trasmissione, durante la programmazione del suo episodio, pur stando seduto e rilassato sulla poltrona del salotto, abbiamo notato nella sua espressione, la medesima carica emotiva di violenza dimostrata nel filmato. E’ mia opinione, che se non vigesse il detto: “non si sputa nel piatto dove si mangia”, vestendo i panni del calciatore, saprei descrivere dettagliatamente come realmente sarebbe finita.
Lo stesso dicasi per l’episodio della Cucinotta, che dopo l’affondamento parziale del taxi in cui viaggiava per recarsi in albergo, finiva in una grande pozzanghera di acque sulfuree e dopo il plateale umido impatto, era sommersa dall’acqua sino all’altezza delle gambe, e per poter uscire da tale situazione, dopo svariate imprecazioni ed altrettante movenze, riusciva ad aprire lo sportello posteriore dell’auto dove era seduta, per darsi finalmente a gambe, ma per prolungare lo scherzo, quindi per esigenza di copione, gli è stato impedito da un complice che dall’esterno, posizionato sul tetto dell’ auto, gli ha richiuso con forza lo sportello informando la mal capitata che era impossibile uscire, in quanto la pozzanghera era abbastanza profonda.
Quindi, si suppone che chiunque si fosse trovato in quella situazione, avrebbe provato uno stato di tensione di sicura claustrofobia e che successivamente, poteva causare traumi molto gravi.
Passiamo all’Onorevole La Russa, coinvolto nello scherzo all’ entrata dello stadio con i propri figli, (birichini complici dello scherzo al proprio genitore, non più giovanotto) e relativi biglietti di ingresso, dichiarati falsi dal controllore, complice dello scherzo, tale falsa contestazione ha provocato nello stato d’animo dell’ Onorevole una certa tensione, e conoscendo tutti i Suoi trascorsi di gioventù, molto focosi, lo scenario poteva degenerare da un momento all’altro, tenendo conto che l’Onorevole non è più un ventenne, il tempo passa per tutti.
Lo stesso dicasi per l’ episodio del collega Vittorio Feltri, naturalmente volevo scherzare nel definirmi collega di un famoso giornalista, è stata la mia solita battuta di spirito, che in ogni mio scritto ci tengo ad esprimere. L’ ironia si può accentuare di più se i lettori vengono a conoscenza, che il sottoscritto, non è iscritto nell’albo dei giornalisti e non potrà mai esserlo, in quanto privo dei requisiti richiesti, avendo solamente conseguito, circa mezzo secolo fa, gli studi di Terza Media.
Ritornando allo scherzo del giornalista Dott. Vittorio Feltri, anch’Egli non più ventenne, come il calciatore del Milan, è stato coinvolto in uno scherzo veramente pesante, dato lo stato d’animo in cui versava, dopo quella serie di torture telefoniche, aveva accumulato una tensione tale, che ha mandato con rabbia canina tutti a quel paese, e in modo alquanto pesante per la esemplare figura giornalistica che tutti noi conosciamo e successivamente con insana violenza, metteva a soqquadro il proprio ufficio scaraventando poltrone e suppellettili varie.
Il Dott. Feltri non ha gradito affatto lo scherzo, data la sua assenza nella trasmissione.
Signori Redattori di Scherzi a Parte, non abbiamo tutti sempre vent’anni, il tempo passa per tutti.
Concludo, pensando che non ci sarà un ulteriore mio intervento a questo proposito, di fronte a quest’ ultimi episodi, il mio operato si è concluso.
Distinti Saluti
Pietro Sabato