AVVISO
15 Luglio 1999
Il Comitato di via Gasperina e via Cropani, rende noto ai residenti in questa zona e dintorni che in data 30 aprile 1999 alcuni cittadini hanno firmato una petizione contro il Comune di Roma e contro il
proprietario della fattoria situata in Via Anagnina, altezza Ericsson (exFatme) ritenuto da noi unico proprietario anche della fattoria difronte, sempre sita in Via Anagnina. Mentre invece ora, 15 luglio 1999,
ci è stato comunicato a voce da un dirigente della ASL RMB di Roma che questi terreni sono di proprietà del Comune di Frascati, e che sono in affitto a due fattori con due licenze indipendenti. Quindi ora,
le fattorie inquisite sono due.
In queste due fattorie l'unità di capi di bestiame ammonta a circa 250 mucche e circa 100 capponi (bipedi pennuti). Elenchiamo di seguito, per chi non fosse stato informato, il contenuto della petizione
stilata da un cittadino. Questa petizione è stata protocollata presso i vigili urbani di Cinecittà il 30 aprile 1999 con il numero di protocollo 8429 e presso il comune di Roma, numero di protocollo 20390 del
13 maggio:
Spett.le COMUNE DI ROMA (alla cortese attenzione del Sindaco Francesco Rutelli) o Spett. X GRUPPO TUTELA AMBIENTE o Al MATTATOIO DI ROMA Viale Palmiro Togliatti e, per conoscenza:
Alla Spett. ASL RMB Igiene Pubblica - Viale Bruno Rizzieri, 226 ROMA.
Io sottoscritto S. P., residente in via Cropani (località Gasperina), portavoce di tutti gli abitanti della zona, chiedo che venga risolto il seguente problema ambientale: in questa località c'è una grande fattoria,
la cui attività consiste nell'allevamento di mucche, che giornalmente producono un elevatissimo volume di letame che viene lasciato essiccare all'aperto in cumuli alti circa quattro metri, emanando
così un elevato volume di gas.
Già in passato sono state fatte richieste per la chiusura dell'attività di allevamento del bestiame, ma senza risultati. Oggi, invece, chiediamo l'uovo di Colombo, cioé di evacuare giornalmente tutto il letame
prodotto dal bestiame. Tutto ciò a spese o della fattoria o del Comune.
Telefonando all'Associazione Lega Ambiente, abbiamo saputo che a Pomezia è in allestimento uno stabilimento adibito allo smaltimento del suddetto letame ed al suo riciclaggio sottoforma di gas (chiaramente
si suppone che questa raccolta di letame venga retribuita dallo stabilimento di Pomezia).
Roma, 3 maggio 1999.
Alleghiamo il testo parlato della videoregistrazione effettuata presso la fattoria sita in via Anagnina altezza ERICSSON (FATME). Per non infrangere la legge sulla privacy non abbiamo citato il nome del
proprietario, ma nel caso questa vertenza risultasse vana, presenteremo in Tribunale la videocassetta in nostre mani, citando il nome del proprietario.
"Buongiorno, queste riprese sono state effettuate con una telecamera amatoriale e l'operatore che vi parla è il sottoscritto P. S., residente a Roma in Via Cropani (traversa di Via Gasperina). Oggi è il 25 aprile
1999.
Queste immagini si riferiscono alla fattoria situata in via Anagnina (altezza ERICSSON ex FATME). Come potete vedere, queste collinette sono composte di letame, prodotto da sterco di mucche da latte.
Osservate bene le mucche: sono imbrattate dal loro stesso letame e vivono come si suol dire felici e contente, e tutto ciò a pochi metri dalla strada e a 150 metri circa dal centro abitato.
Questi cumuli di letame sono presenti sia dalla parte della strada, sia sul retro della fattoria, che poi andremo a riprendere con la telecamera dal terrazzo del mio appartamento, la cui distanza in linea d'aria
è di circa 100 metri. Quindi avrei a pochi passi una fonte d'aria a base di gas animale, permanentemente, poiché i cumuli di letame sono lì, SEMPRE, e da sempre come i ghiacciai del Polo Nord eterni
e perenni (tanto per essere più espliciti). Questi cumuli di letame aumentano di volume di giorno in giorno, sono al cospetto di tutti, tenuti all'aperto, esposti al sole ed alle intemperie, e lasciati a fermentare
per poi diventare un ottimo concime, credo poi venduto o utilizzato dalla stessa fattoria. Si tratta di una vera e propria conceria di concime alla luce del sole. È questo il luogo adatto? Come citato nella
lettera inviatavi, questo compito di trasformazione spetterebbe ad un'industria specializzata nel riciclaggio di letame, in allestimento a Pomezia.
Ora io mi chiedo se tutto ciò è permesso, sia dal proprietario della fattoria, sia dal Comune di Roma, che in un'area ormai così popolata da esseri umani - (ed ora devo aggiungere la solita filastrocca) -
che pagano regolarmente le tasse vigenti, debba verificarsi quest'increscioso e vergognoso disagio ambientale? Nei periodi estivi ed autunnali, quando le temperature salgono e soffia lo scirocco, bisognerebbe
inforcare le maschere antigas, specialmente di notte se costretti dal caldo afoso a tenere le finestre aperte. NON SIAMO CITTADINI DI SECONDA CATEGORIA: NON CE LA FACCIAMO PIÙ !
Ora voglio raccontarvi un piccolo episodio: "Durante la raccolta delle firme per questa petizione, una ragazza, dopo avermi ringraziato per questa mia iniziativa, con il nodo alla gola mi ha detto queste
parole: "Ho 23 anni; è da 23 anni che abito in questa zona e sono 23 anni che respiro quest'aria puzzolente".
Segnalo un altro problema che aggraverà la situazione della nostra zona, già altamente penalizzata: una circolare del Comune di Roma tratta dell'obbligo della disinfestazione dei locali scolastici e dei
giardini contro l'imminente temuta schiusa delle uova della zanzara tigre - che come è noto può causare problemi allergenici violenti ed addirittura letali per l'uomo. Dobbiamo noi cittadini ed i nostri figli
esporci a questo pericolo d'invasione di insetti vari come la zanzara malarica e quant'altro ed attendere inermi l'arrivo di crisi anafilattiche?
Pertanto, con riferimento alla lettera allegata, noi, abitanti di questa zona, non vogliamo la chiusura della fattoria, ma un'adeguata e rigorosa regolamentazione igienicoecologica della stessa. Esigiamo
cioé l'intervento urgente da parte delle Unità Sanitarie competenti, per la rimozione di tutti i cumuli di letame esistenti nella fattoria ed una bonifica della zona a base di disinfettanti o prodotti chimici adatti
a combattere l'inquinamento. Saremmo inoltre lieti se alcuni fra gli abitanti del quartiere potessero affiancarsi agli Ispettori che effettueranno in un prossimo futuro controlli igienici ed ecologici nella fattoria.
Sospendiamo questa registrazione audiovisiva per proseguirla e trarne le conclusioni dal terrazzo del mio appartamento, come promesso all'inizio.
Ecco una breve panoramica sulle abitazioni della zona, considerata dall'ICI come zona residenziale di lusso. Ma più che di lusso si dovrebbe parlare di puzzo! Scusate se mi sono un po' alterato. Questo
è il terrazzo del mio appartamento da dove, come promesso, possiamo riprendere con una telecamera amatoriale i cumuli di letame parcheggiati perennemente sul retro della fattoria.
Concludo: era ora, direte in coro! Ebbene, io sono un simpatizzante della Vostra Amministrazione e specialmente del nostro Sindaco Rutelli. Facciamo questa sviolinata perché quando ci vuole, ci vuole!
Tutti noi chiediamo che venga presto risolto questo grave problema ambientale che incombe sulle nostre teste, prima che sopraggiunga l'estate 1999; altrimenti daremo in pasto tutto questo materiale alla
TV di Stato, alle TV private ed ai quotidiani. Scenderemo in piazza con manifestazioni e blocchi stradali ed in ultima analisi citeremo il proprietario della fattoria in Tribunale per inquinamento atmosferico
continuato, ed il Comune di Roma per incuria e malgoverno.
Grazie per la vostra attenzione. Buona giornata e buon lavoro da P. S.
___________________
Oggi, 2 agosto 1999, ci è stata recapitata una raccomandata da parte dell'Azienda Sanitaria Locale in risposta alla nostra del 3 maggio 1999. Elenchiamo di seguito il contenuto:
Protocollo n° 29516 del 3 maggio 1999. Oggetto: Esposti relativi alla vaccheria sita in via Anagnina 171. In relazione agli esposti e alle lamentele pervenuti a questo Servizio d'Igiene e Sanità Pubblica
ASL RM/B, per la vaccheria in oggetto, il Servizio stesso insieme con il Servizio Veterinario si è attivato facendo ispezionare la vaccheria di cui sopra. Per le inadempienze igieniche sanitarie riscontrate, si
è proceduto e si procederà secondo quanto richiesto dalle norme. Inoltre il titolare della vaccheria è stato diffidato a non depositare il letame in cumuli fortemente maleodoranti e quindi causa di fastidio per
la popolazione residente nelle vicinanze. Trattandosi di insediamento zootecnico, il Servizio Veterinario è tenuto a proseguire nella vigilanza. Responsabile del SISP (Dott.ssa G. Ausili).
Il Comitato ringrazia vivamente il Dirigente della ASL ed il Veterinario del mattatoio di Roma, che, con grande impegno, sono intervenuti, e in qualche modo, e nei limiti loro consentiti, sono riusciti
solo a far spostare tutte quelle montagne di letame parcheggiate nelle vicinanze della strada, un po' più lontano dalle nostre abitazioni, con alcuni accorgimenti ecologici. Ma il letame è sempre lì.
Commentiamo insieme il penultimo periodo rimarcato in neretto, della lettera dell'Azienda Sanitaria Locale. Quindi è chiaro a tutti, che il nostro problema di evacuare il letame giornalmente è stato nettamente
ignorato. Segno evidente che le licenze di vaccheria prevedono un tacito consenso alla produzione del concime, che, come tutti sanno, per maturare deve restare sui campi tutto il periodo dell'anno,
quindi per sempre. Pertanto, il Comitato chiede ai Comuni di Frascati e di Roma quanto segue: se lo sterco delle mucche non verrà rimosso dalle fattorie, noi chiederemo la sospensione delle licenze di vaccheria
di queste due sopracitate fattorie, poiché, come ripetutamente detto, nocive alla popolazione residente in quanto, oltre all'inquinamento atmosferico, provocano un notevole insediamento di mosche
ed insetti vari. Peraltro, come sopra citato all'inizio dell'Avviso, questi terreni delle due fattorie sono di proprietà del Comune di Frascati. Le licenze di allevamento di bestiame sono state concesse nel lontano
1960, quando l'agglomerato urbano già era in via di sviluppo. Quindi noi cittadini da ben quarant'anni stiamo subendo, per incuria dei Comuni di Frascati e di Roma, questo disagio ambientale in un
territorio comunale. Ora il Comitato di zona ritiene di prendere dei provvedimenti. Sono trascorsi circa quattro mesi dalla data della petizione e noi avevamo dato tempo fino all'inizio dell'estate 1999 affinché
si effettuasse l'evacuazione giornaliera del letame prodotto da circa 350 capi di bestiame, equivalente a qualche tonnellata di sterco, che ogni giorno si accumula e viene lasciato all'aperto a fermentare
ed evaporare. Il Comitato vorrebbe conoscere la data in cui si svolgerà il prossimo Consiglio di Amministrazione e, se possibile e se la legge ce lo consentirà, di essere presenti per deliberare insieme la destinazione
futura di questi terreni comunali. Questi terreni comunali non possono essere destinati al solo beneficio di due persone e a malo modo.
Ribadiamo quindi che non aspetteremo l'estinzione dei dinosauri; il termine ultimo che diamo alle Autorità competenti (parleremo solo con i Sindaci) per risolvere questo problema ambientale, è il 15
ottobre 1999. Se entro questa data saremo ancora ignorati, inizieremo la lotta con blocchi stradali e citeremo i Comuni di Frascati e di Roma per incuria e malgoverno, inquinamento atmosferico quarantennale
e chiederemo i danni morali da quantificare in lire per ciascun cittadino. Invece, i cittadini che ignari di questo grave problema ambientale hanno comprato in questa zona appartamenti abusivi, poi condonati,
chiederanno ai Comuni interessati un risarcimento danni in lire o in Euro rilevantissimo, in quanto penalizzati rispetto a coloro che hanno comprato in altre zone e vivono senza problemi. Ripetiamo,
come sopra citato: non siamo cittadini di seconda categoria! È dovere delle Autorità comunali di salvaguardare tutti i cittadini da ogni problema ambientale quale esso sia. "Lo dice la Costituzione Italiana".
Si avvisano i cittadini che non ci sarà alcun costo per la citazione e le spese legali, in quanto se ne occuperanno solo alcuni volenterosi. Confidiamo nella collaborazione di tutti gli avvocati residenti in
questa zona. Altrimenti faremo da soli. Pur non essendo avvocati, siamo nel giusto; sapremo difendere i nostri diritti di cittadini.
Le adesioni per le firme saranno aperte dal primo agosto 1999 presso i locali del Supermercato di via Gasperina n° 157. Una copia di questo manifesto nel formato di 70 x 100 cm. sarà il nostro baluardo;
lo tempesteremo di firme sulla parte anteriore e posteriore e lo presenteremo in Tribunale. Questa sarà la nostra carta di citazione: un manifesto!.
Ricordiamo alle Autorità interessate che per chiudere l'Aeroporto della Malpensa nelle ore notturne sono bastate 48 ore di sciopero. Lì c'era il rumore a tenere svegli gli abitanti della zona, qui c'è la
puzza di sterco di animali. A questo proposito volevamo scrivere in modo ironico ed offensivo quanto segue: "Siamo tornati indietro di 2000 anni; ai tempi dei Romani e della Cloaca Massima! Ma un signore,
esperto in storia, adirato, ci ha detto: "Ignoranti, cosa dite mai! La cloaca Massima era stata costruita in modo perfetto, nessun odore cattivo trapelava da quell'ingegnoso progetto". Scusateci, antenati!
Vorremmo consigliare al Primo Cittadino di Roma di spolverare il suo vecchio motorino e farsi una passeggiata in Via Anagnina 171; solo in questo modo potrebbe comprendere il nostro problema. Non
si può tornare a casa la sera, dopo una dura giornata di lavoro, e pregare Eolo che soffi la tramontana anziché lo scirocco. Tutto ciò é angosciante. Renderemo pan per focaccia.
Speriamo che la ragione prevalga; siamo esseri umani, non possiamo convivere con le bestie malgovernate a soli 200 metri dalle nostre abitazioni. Siamo nell'anno 2000 ed è quindi l'ora di voltare pagina.
Se questo manifesto sarà firmato dai cittadini, sarà valido come citazione per i Comuni di Frascati e di Roma a tutti gli effetti legali. Se invece il problema sarà risolto in modo positivo, cesseremo le ostilità
e presenteremo i dovuti ringraziamenti a chi di dovere.
Se ci sarà possibile, il 10 ottobre 1999 alle ore 19 e alle ore 21 proietteremo nei pressi della sede del Consorzio di Via Gasperina 254, la registrazione filmata del 25 aprile 1999, effettuata presso la fattoria
sopracitata.
Si invitano i cittadini coinvolti in questo problema a partecipare attivamente. Grazie.
P.S. - Una copia di questo manifesto sarà inviata per conoscenza a Bruxelles, sede del Mercato Comune Europeo.
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